Un progetto comune attorno allo Lng (Liquefied natural gas). La Snam ha presentato con Scania e DN Logistica un progetto di mobilità sostenibile che prevede la progressiva conversione a Lng della flotta di camion di DN Logistica, fornitore specializzato del gruppo energetico guidato da Marco Alverà nel trasporto dei tubi in acciaio su tutto il territorio nazionale.
I veicoli che saranno 100 di qui a cinque anni garantiscono l’abbattimento delle emissioni di agenti inquinanti quali ossidi di azoto, particolato e monossido di carbonio e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I primi camion sono stati consegnati da Scania: si tratta di motrici dotate di motore a gas naturale da 13 litri, con una coppia di 2.000 Nm e 410 cavalli, con autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili ad un motore a diesel di pari potenza.
La transizione verso al mobilità sostenibile by Snam
«La partnership con Scania e DN Logistica – ha dichiarato Federico Ermoli, Chief Energy Transition Officer di Snam – rientra tra le numerose iniziative intraprese da Snam per dare ulteriore impulso alla mobilità sostenibile a gas naturale e biometano… Il nostro piano industriale al 2023 prevede oltre 400 milioni di nuovi investimenti nei nuovi business della transizione energetica, incluse le iniziative infrastrutturali per sviluppare la distribuzione e l’approvvigionamento di gas naturale compresso e gas naturale liquefatto per i trasporti, oltre che la filiera del biometano. Il nostro impegno per la mobilità sostenibile parte proprio dalla nostra azienda. Per questo, dopo aver avviato la conversione a gas naturale della flotta di Snam, stiamo lavorando lungo la catena di fornitura con i nostri partner di business come DN Logistica».
La sicurezza dei self-service Lng by Snam
Snam sta realizzando – su indicazione del Ministero dei Trasporti – un portale che servirà a istruire gli utenti sulle procedure per realizzare il self-service sicuro in autonomia. Il gruppo mette anche a disposizione degli operatori la sua esperienza per studiare le soluzioni per adeguare i distributori.
All’Italia piace Lng
Corre veloce l’Lng in Italia sia nei trasporti stradali che marittimi. Soprattutto se si pensa che il primo distributore Lng è nato nel 2014. Attualmente sono attivi in Italia 63 punti vendita (1/4 della rete Ue), che riforniscono circa 2.250 veicoli industriali, di cui 1.041 immatricolati nel 2019 (+50% rispetto al 2018). Una crescita impetuosa che non si ferma giacché altri 42 impianti sono al momento in progetto. Del resto si stima che, entro il 2025, si possa arrivare a 15mila veicoli industriali, con una domanda di Gnl che sfiorerà le 500mila tonnellate l’anno. E salirà anche la richiesta di Gnl per il rifornimento di carburante a bordo delle navi (bunkeraggio): 100mila tonnellate l’anno al 2030 per l’area adriatica e 300mila tonnellate annue per quella tirrenica.
Il prossimo passo sarà trasformare l’Lng di origine fossile in bioLng, con l’obiettivo di abbattere le emissioni di Pm10 e di Nox, contribuendo alla riduzione della Co2.