Manifatturiero: le imprese Lombarde sono ottimiste sulla ripresa

Le principali criticità sono legate a problemi con i clienti e gli ordinativi. Cresciuta l'adozione dello smart working, ma solo la metà lo manterrà una volta terminata l'emergenza sanitaria

La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Unioncamere Lombardia hanno analizzato l’impatto dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid nel settore manifatturiero, riscontrando un quadro in miglioramento.

La situazione in Lombardia

La principale criticità evidenziata dagli intervistati delle imprese lombarde sono relative ai problemi con  con i clienti e gli ordinativi (32%), seguite dalle problematiche relative alla supply chain (24%), mentre il 17% sostiene di aver già risolto i principali problemi. L’impatto sul business è stato in ogni caso significativo, con un 10% di imprese che ammettono che le perdite saranno difficilmente recuperabili. Nonostante un periodo difficile, si respira un clima di ottimismo tanto che il 23% è in espansione, alla ricerca di nuove figure. Più della metà (57%) delle imprese manifatturiere lombarde ha adottato lo smart working, che verrà mantenuto da un’impresa su tre.







Nel manifatturiero le criticità prevalenti sono legate a problemi con i clienti e gli ordinativi, problema segnalato dal 32,4% delle imprese industriali di Milano, il 28,6% di Monza Brianza, il 25% di Lodi. A Lodi il dato più importante sono i problemi di approvvigionamento/organizzazione col 29,5%, che per Milano e Monza Brianza sono rispettivamente 22,8% e 26,4%. Con la ripresa della domanda mondiale stanno inoltre emergendo anche difficoltà di reperimento dei materiali e significativi rincari delle materie prime e semilavorati. Dalle dichiarazioni degli imprenditori emerge una situazione difficile anche se in lento miglioramento la percentuale che dichiara di non avere alcun problema è abbastanza elevata (16,2% per Milano, 14,3% per Monza e Brianza, ancora più alta con 22,7% per Lodi. Le imprese che dichiarano di aver subito perdite difficilmente recuperabili sono 10,1% per Milano, 14,3% per Monza Brianza, 9,1% per Lodi.

Lavoro e smart working

Le imprese in questo periodo di difficoltà hanno fatto largo impiego degli ammortizzatori sociali: il 37,3% per Milano, il 29,3% per Monza Brianza, il 27,3% per Lodi dichiara di aver utilizzato recentemente la Cassa Integrazione. Questo strumento ha permesso di limitare il ricorso a provvedimenti con impatti maggiormente negativi sull’occupazione come la riduzione dell’organico e il mancato rinnovo dei contratti in scadenza.

Nell’industria il 26,3% delle imprese di Milano, il 32,1% di Monza Brianza, il 36,4% a Lodi ha dichiarato di non aver avuto ripercussioni o di avere aumentato l’organico, con imprese in espansione (22,8% a Milano, 20% a Monza Brianza, 18,2% a Lodi). Interessanti i dati sullo smart working: oltre la metà delle imprese lo ha adottato durante la pandemia nell’industria (62,1% a Milano, 59% a Monza Brianza e 55% a Lodi). Non tutte le imprese sembrano comunque intenzionate a rendere strutturale questa modalità di lavoro: non lo sono il 52% a Milano, il 64,6% a Monza Brianza, il 54,2% a Lodi.














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