Elena Chiorino (assessore a Istruzione e Lavoro Piemonte): così supporteremo le pmi e il reskilling

di Chiara Volontè ♦︎ L'intervento durante la presentazione dell'Academy del Competence Center Cim 4.0: «Gli innovation hub, i competence center, le accademie e gli Its possono creare sistema se supportati dalla politica»

«Soprattutto in questo periodo, con l’emergenza da Coronavirus che ha minato l’economia italiana e la solidità delle nostre industrie, è fondamentale essere competitivi. È solo con la competitività che le aziende riescono a creare nuovi modelli di business, che a loro volta attraggono investimenti. Ma non dobbiamo dimenticare che è solo la formazione, di altissima qualità e improntata verso le nuove tecnologie abilitanti, che rende solide le imprese e migliora il tessuto imprenditoriale».

Dunque gli skill alla base della ripresa, la formazione come cuore pulsante delle realtà industriali di un territorio. È questo il pensiero di Elena Chiorino – assessore della Regione Piemonte all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario -, esposto durante l’evento di presentazione dell’Academy del Competence Center piemontese Cim 4.0, guidato da Enrico Pisino, convinta che il modo migliore per sostenere le imprese, in modo particolare le piccole e medie, sia aiutarle a migliorare il know-how aziendale.







«La regione Piemonte – spiega Chiorino – ha recentemente investito 180 milioni per lo sviluppo di un nuovo progetto a disposizione delle Pmi. In particolare, abbiamo offerto loro il supporto di manager qualificati che tramite diversi strumenti, tra cui la swot analysis, hanno individuato i punti di forza e le fragilità delle aziende. Le varie realtà hanno capito quali erano i settori in cui tutti gli ingranaggi funzionavano correttamente, e quali invece necessitavano di migliorie e correzioni: in questo modo è possibile puntare al reskilling e all’upskilling di determinate posizioni».

E la formazione, cuore pulsante dell’Academy del Cim 4.0, è la conditio sine qua non per valorizzare il distretto industriale piemontese, da sempre traino dell’automotive e dell’aerospace. «Dobbiamo fare sistema per valorizzare al massimo la nostra manifattura – conclude l’Assessore – siamo la seconda manifattura d’Europa, e dobbiamo anche essere motivo di attrazione per gli altri Paesi perché sappiamo insegnare. E sappiamo impartire una formazione snella e veloce, l’unica (esclusa quella universitaria) in grado di tenere il passo con le rivoluzioni tecnologiche in atto. Perché la trasformazione digitale è talmente veloce che è necessario un aggiornamento costante delle competenze. È altresì fondamentale che gli innovation hub, i competence center, le accademie e gli Its creino sistema. Ma questo sarà possibile solo con un adeguato seostegno da parte della politica. Nella formazione, soprattutto in quella professionalizzante nell’abito della manifattura, il Piemonte è all’avanguardia: qui diamo un contributo importante per far diventare il nostro Paese un polo all’avanguardia per quanto riguarda la formazione».

Un altro importante tema su cui sta lavorando la Regione riguarda la messa in sicurezza delle aziende dai fondi di speculazione: infatti, è stato istituito un fondo per acquisire quote di imprese momentaneamente in crisi a causa del Coronavirus, sempre ovviamente se ci sono prospettive di salvataggio.














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