Innovazione di prodotto, di processo e di servizio: le coordinate dell’evoluzione di Bystronic

di Piero Macrì ♦︎ L'azienda svizzera - fatturato 1 mld - specializzata in macchine per la lavorazione della lamiera punta tutto sull’as a service: rappresenta un quarto dei ricavi. Tra i clienti: John Deere, Caterpillar, Franke. BySoft Business: software suite modulare per controllo e visibilità sulle performance di fabbrica. Ne parliamo con Roberto Nicoli

Macchina da taglio laser ByCut Star. Questa tipologia di macchine rappresenta una fetta importante del fratturato dell'azienda

Taglio, piegatura, operazioni di carico scarico e stoccaggio magazzino ovvero completa automazione del ciclo di lavoro della lamiera con monitoraggio dei processi e macchine IoT ready, interconnesse e digitali, che permettono di estendere ai clienti finali, dalle piccole officine meccaniche alle grandi aziende, i benefici della servitizzazione ovvero servizi a valore aggiunto, basati sull’analisi dei dati, per tutto il ciclo di vita del prodotto. È laì carta d’identità di Bystronic, multinazionale svizzera da 1 miliardo di euro, nata nel 1986 e quotata dal 2021 alla Six Swiss Exchange, leader mondiale delle macchine per la lavorazione e automazione della lamiera. In Italia vanta 400 dipendenti e un giro d’affari che vale circa il 10% del fatturato globale. È presente con uffici di vendita e di service, e con due stabilimenti produttivi, uno a San Giuliano Milanese, Bystronic Automation, e uno a Brescia, Bystronic Tube. Innovazione di prodotto, di processo e di servizio, sono queste le coordinate dell’evoluzione del big della lamiera. I settori spaziano dall’automotive all’aeronautico, dai trasporti industriali alla mobilità (scale mobili e ascensori), dal settore delle costruzioni (impalcature tubolari), all’elettrico (armadi e cabinet) e al bianco (rivestimenti per elettrodomestici). Tra i clienti globali, John Deere, Caterpillar e Franke.

«I ricavi sono ancora largamente basati sulla vendita macchina, ma il service è in crescita costante. 10 anni fa quest’ultima componente valeva il 10%, oggi contribuisce per il 25% del fatturato», dice Roberto Nicoli, managing director di Bystronic Italia. Una crescita importante che continuerà anche nei prossimi anni. Bystronic, come la gran parte dei costruttori di macchine più innovativi, sta ormai compiendo una transizione a un modello di business ibrido, dove la vendita macchina diventa il presupposto per creare nuovi flussi di ricavi as a service. Una tendenza che trova riscontro nei dati contenuti nell’ultimo report finanziario, dove si evidenzia che il 90% delle macchine vendute nell’ultimo anno, nel segmento medio alto del mercato, è ormai associato a contratti supportati da nuovi servizi integrati. E in questa transizione il software diventa l’elemento competitivo e strategico. Ne sono una conferma gli investimenti fatti negli ultimi due anni per sviluppare BySoft Business, la software suite che consente ai clienti di accedere ai dati per monitorare, gestire e analizzare i processi aziendali, dall’offerta alla consegna. L’effetto di una maggiore focalizzazione sui servizi e sul software si registra anche sulle performance finanziarie. L’ebit di Bystronic viaggia su cifre importanti, con un valore di gran lunga superiore a quello che si registra mediamente in imprese pure hardware.







Ecco la visione e strategia del gruppo, le novità sul fronte dei prodotti, del software e dei servizi. «Abbiamo sempre cercato di essere i primi ad introdurre novità tecnologiche con l’obiettivo di migliorare la produttività e l’usabilità da parte degli operatori, dice Nicoli. Da una parte progettando macchine sempre più potenti (ultimissima novità la generazione di macchine con potenze laser da 30 KW), che abilitano la produzione di volumi di lavoro via via crescenti, dall’altra rendendo possibile una più ampia flessibilità e configurabilità delle celle per riuscire a produrre lotti più piccoli e personalizzati». Non ultimo lo sviluppo di interfacce “super easy”, per supplire alla carenza di manodopera specializzata. «Il piegatore o l’operatore di taglio laser una volta che escono dalla fabbrica per raggiunta età anagrafica non si rimpiazzano più», spiega Nicoli. Ecco, quindi, macchine in grado di essere supervisionate e gestite con la stessa semplicità di uno smartphone, utilizzabili da persone senza alcuna specifica esperienza dopo una formazione di soli pochi giorni.

Celle di produzione integrate per supportare l’intero processo di produzione

Lo stand di Bystronic alla fiera Lamiera 2022

In Bystronic parlare di innovazione non è puro esercizio di retorica: quasi la metà delle vendite deriva da macchine che sono sul mercato da meno di 5 anni. Core business sono le macchine da taglio laser. Nel tempo, attorno a quest’offerta, si sono poi sviluppate tutta una serie di piattaforme e prodotti complementari per proporre delle soluzioni complete. «Oggi, siamo in grado di consegnare agli end user celle di produzione che comprendono macchine di taglio laser per lamiera, sistemi per il carico scarico materiale, stoccaggio e presse piegatrici. Soluzioni pienamente automatizzate che si estendono al taglio dei tubi, competenza, quest’ultima, in carico a Bystronic Tube», afferma Nicoli. L’attenzione è sull’automazione dell’intero flusso di materiale e dati della catena di processo taglio e piegatura. L’interconnessione dei sistemi di taglio laser e delle presse piegatrici con soluzioni di automazione, software e servizi è dunque la chiave per la digitalizzazione completa dell’industria della lamiera, un settore in piena espansione, che vale oltre 7 miliardi di dollari. A farla da padrone la tecnologia laser, che secondo gli analisti vale circa il 50% delle vendite globali e continua ad essere il driver del mercato. Le vendite di macchine che utilizzano questa tecnologia aumentano di oltre il 10% anno su anno e la previsione è di arrivare a 7 miliardi nel 2027. Insomma, il mercato di riferimento di Bystronic continua a crescere. Ecco, quindi, il nuovo piano industriale triennale che prevede un’estensione dei prodotti e un forte investimento nel software che, come racconta Nicoli, è l’elemento che permette di avere un posizionamento sempre più competitivo.

BySoft Business, la software suite modulare per controllo e visibilità sulle performance di fabbrica

La piattaforma BySoft, una suite software progettata secondo una logica modulare

Centrale nello sviluppo ed evoluzione del business Bystronic, la piattaforma BySoft, una suite software progettata secondo una logica modulare. BySoft Shop Floor, per esempio, digitalizza tutto il processo, dall’ordine alla produzione alla fatturazione. Un modulo che è stato pensato come un management execution system ritagliato sulle specifiche di processo del settore: automatizza ogni singola fase del ciclo di lavoro e si connette al gestionale, sincronizzando Ot e It. «Con questo software ricevo l’ordine, lo comunico al reparto produttivo, dove l’operatore prende in carico la distinta per poi procedere alla lavorazione, Una volta completata, il gestionale viene informato ed esegue spedizione e fatturazione. In buona sostanza BySoft offre la possibilità di digitalizzare la produzione ad ogni azienda del settore della lavorazione delle lamiere, indipendentemente dalle dimensioni o dal livello di digitalizzazione attuale. Una soluzione ibrida che coniuga software in cloud e on-premise, rendendola accessibile anche a piccole e medie imprese. «Consente ai clienti di disporre di dati completi in modo centralizzato. Le aziende che lo utilizzano dichiarano di aver ridotto il tempo necessario per l’accettazione dell’ordine, passando da tre ore a pochi minuti, e di aver migliorato la precisione», racconta Nicoli. Oltre al Mes, il modulo BySoft Insight, per avere visibilità sui dati di produzione: analizza i dati storici di una singola macchina o cella, rendendo disponibile una visione d’insieme delle performance di fabbrica. Funzione strettamente integrata a quella svolta da BySoft Cell Control, per un monitoraggio real time della cella o della macchina. O, ancora, BySoft Cam, per semplificare e velocizzare i piani di taglio o piegatura.

La dimensione di servizio per garantire business continuity e zero fermi macchina

Roberto Nicoli managing director della filiale italiana di Bystronic (fonte: LinkedIn)

Come racconta Nicoli, «L’innovazione di prodotto è ormai associata a un potenziamento del customer service, con servizi post-vendita sempre più efficaci grazie alla digitalizzazione delle macchine. Siamo passati da un approccio reattivo, basato su interventi che venivano effettuati nel momento in cui si verificavano malfunzionamenti o guasti, a un approccio proattivo in grado di assicurare l’uptime della produzione, minimizzando fermi macchina e sprechi. Grazie a dati accessibili dallo shop floor in tempo reale, forniamo servizi di connettività da remoto con l’obiettivo di essere predittivi. È il bello della servitizzazione. Prossimo passo sarà l’integrazione del nuovo portale web delle parti di ricambio con il gestionale, in modo da automatizzare e velocizzare la consegna dei pezzi». In termini di service anche la consulenza, con le attività che sono responsabilità del Customer Advisor. Con questo servizio si analizzano i punti di forza e di debolezza che possono influire sulla produzione, identificando i problemi che causano tempi di inattività e scarsa produttività.

Macchine più potenti e veloci allineate a obiettivi di sostenibilità e riduzione dei consumi energetici

La macchina di taglio laser di tubi FL 300 è utilizzabile con un’ampia gamma di diametri. Può lavorare tubi fino a 12,5 metri e di tagliare pezzi fino a 12,2 metri

«La nostra visione è offrire soluzioni modulari in grado di scalare in funzione degli obiettivi di business del cliente. Sia sulla parte hardware che software. Si può partire dalla singola macchina e poi crescere integrando funzioni e componenti addizionali, personalizzando le singole esigenze, afferma Nicoli. Due anni fa siamo stati i primi ai introdurre macchine con potenze da 20 KW. E siamo ancora oggi tra i primi a presentare macchine laser a 30 KW. Più potenza significa poter eseguire cicli lavoro a maggiore velocità, assicurando quindi una maggiore produttività. Più potenza che non va però a discarico del consumo energetico. Con soluzioni specifiche di energy saving si riesce per esempio a ridurre fino al 60% dei consumi di una pressa piegatrice tradizionale», osserva Nicoli. La disponibilità di una macchina di potenza superiore mette poi in moto tutta una serie di aggiornamenti per tutte le parti che sono coinvolte nel processo di produzione, che devono essere tarate e dimensionate per assecondare quelle velocità. Ed in tema di sostenibilità? «Stiamo intensificando i nostri sforzi per migliorare l’efficienza energetica e delle risorse. L’obiettivo è aumentare la circolarità della nostra produzione utilizzando materiali meno energivori e sviluppando soluzioni tecniche che aumentano la durata dei prodotti e richiedono meno energia per funzionare». Bystronic si occupa anche di ritirare l’usato a fronte della vendita di una nuova macchina. Il macchinario dismesso viene acquistato, rimesso in ottime condizioni e venduto come “ricondizionato” a prezzi sensibilmente inferiori a quelli di un macchinario equivalente nuovo. «Questo permette di allungare la vita utile dei macchinari, riducendo gli scarti e consentendo anche ad aziende molto piccole, che non potrebbero permettersi un macchinario nuovo, di dotarsi di sistemi di taglio laser di qualità», conclude Nicoli.

 

(ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 5 giugno 2023)














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