Sergio Cavalieri nuovo rettore dell’Università di Bergamo: il plauso del CFI, nel quale il docente è sempre stato attivo (oltre che in Afil)

di Marco de' Francesco ♦︎ Manuelli: «Cavalieri, grazie alla sua approfondita conoscenza dei processi di innovazione, è stato rappresentante del CFI nel contesto della redazione del Programma Nazionale per la Ricerca (Pnr) 2021-2027, con un ruolo importante: quello di coordinatore del tavolo di innovazione per l’industria manifatturiera. E poi ha partecipato alla delegazione del Cluster in Cina, nel contesto di rapporti di cooperazione fra Paesi».

Sergio Cavalieri, rettore dell’Università di Bergamo

«È un segnale quanto mai importante per noi, visto che Cavalieri è uno dei protagonisti della prima ora del Cluster».

Così Luca Manuelli, presidente del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) – l’associazione che riunisce aziende, regioni, università ed enti di ricerca con l’obiettivo di aggregare tutti gli attori più importanti a livello italiano sulle tematiche della manifattura avanzata – sulla recente nomina di Sergio Cavalieri a rettore dell’Università di Bergamo.







CFI si congratula con Cavalieri, 52 anni, professore ordinario in Operation Management al dipartimento di ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione, nonché prorettore al trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca dell’ateneo bergamasco. Siciliano, dopo la laurea al Politecnico di Milano il dottorato in ingegnerie gestionale all’università di Padova. Cavalieri insegna a Bergamo da due decenni.

Ancora secondo Manuelli, «Cavalieri, grazie alla sua approfondita conoscenza dei processi di innovazione, è stato rappresentante del Cfi nel contesto della redazione del Programma Nazionale per la Ricerca (Pnr) 2021-2027, con un ruolo importante: quello di coordinatore del tavolo di innovazione per l’industria manifatturiera. E poi ha partecipato alla delegazione del Cluster in Cina, nel contesto di rapporti di cooperazione fra Paesi».

Ma esattamente di cosa si tratta? Che attività ha svolto di preciso Cavalieri per il Cluster? Vediamolo nel dettaglio.

IL RUOLO DI CAVALIERI IN CFI

1)      Sergio Cavalieri come rappresentante del Cluster e coordinatore del tavolo di innovazione per l’industria manifatturiera nel contesto del Programma Nazionale per la Ricerca

Si accennava al ruolo di Cavalieri nel contesto della redazione del Pnr 2021-2027.

Ma cos’è esattamente il Pnr? È il documento che orienta le politiche della ricerca e innovazione in Italia, alla realizzazione del quale concorrono le amministrazioni dello Stato con il coordinamento del Miur.  Ed è un “luogo di sintesi” delle linee d’intervento in materia portate avanti da enti pubblici centrali e regionali che contribuiscono al sistema nazionale in funzione delle loro competenze e specificità.

In particolare, il tavolo coordinato da Cavalieri ha affrontato i problemi attuali della ricerca e innovazione manifatturiera che riguardano, ad esempio: l’esigua percentuale di risorse pubbliche e private destinate a R&D in rapporto al Pil; la caduta degli investimenti materiali e immateriali delle imprese nell’ultimo decennio; la piccola percentuale di laureati nella società e nelle imprese italiane e la scarsa attività di formazione sulle nuove tecnologie nelle aziende; l’emigrazione di 14mila ricercatori italiani in un decennio dovuta alla mancanza di opportunità di lavoro in Italia; i bassi salari di ingegneri, tecnici, professionisti e ricercatori nelle imprese e nel settore pubblico, a confronto di altri Paesi europei; e tanti altri.

Sono emerse, dunque, cinque direttrici principali che dovranno guidare lo sviluppo e la competitività del sistema manifatturiero italiano: l’industria circolare, pulita ed efficiente; quella inclusiva; quella resiliente; quella intelligente; e quella competitiva.

Si vede come gli esiti del tavolo quasi combacino con gli obiettivi del Cluster, che punta alla realizzazione di una manifattura forte, competitiva, resiliente e largamente basata sulla circolarità e sull’ausilio di tecnologie abilitanti come l’AI.

2)      Sergio Cavalieri e la missione in Cina

La missione in Cina di Cfi si è svolta tra il 18 e il 22 settembre del 2017, tra Chongqing e Pechino due realtà di interesse strategico per l’Italia e poli di eccellenza in Cina per la frontiera tecnologica. Insieme, le due municipalità hanno quattro quinti degli abitanti del Belpaese. La prima è nota per il manifatturiero avanzato, la seconda per la ricerca e sviluppo e per il fatto che lì sono concentrati il 70% dei fondi di venture capital di quel Paese.

La missione era promossa dal Miur e coordinata da Città della Scienza di Napoli. La delegazione di Cfi era guidata dall’allora presidente Gianluigi Viscardi, da Cavalieri e da altri membri. Sono stati realizzati incontri e relativi confronti tecnici con diverse realtà attive nel campo della manifattura avanzata (commissioni governative territoriali, enti di ricerca, università) per avviare piani di cooperazione.

Queste attività con le istituzioni cinesi sono confluite nel 2020 nell’inaugurazione del centro Ci-Lam, cui era presente anche una delegazione di Cfi. Ci-Lam sta per “China-Italy laboratory on advanced manufacturing” ed è la principale piattaforma di collaborazione tra gli ecosistemi di manifattura avanzata dei due Paesi. È promosso, da parte italiana, dall’Università degli Studi di Bergamo, dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal suo incubatore, Campania NewSteel, e, da parte cinese, da Tsinghua University e China Sci-Tech Automation Alliance. La missione di Ci-Lam è quella di promuovere uno sviluppo congiunto delle attività di ricerca, incluso il trasferimento tecnologico, le applicazioni dimostrative e la commercializzazione; e quella di valorizzare le tecnologie sviluppate nei laboratori coinvolti in Ci-Lam.

Il Ci-Lam inoltre organizza programmi di formazione, scambio e mobilità per studenti, accademici e professionisti.

IL RUOLO DI CAVALIERI IN AFIL

Cavalieri è anche membro del Comitato tecnico scientifico di Afil, l’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia che, guidata dal presidente Diego Andreis (che peraltro è il managing director dell’innovativa azienda di micro pompeFluid-o-Tech, ed è altresì vicepresidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda e vicepresidente di Federmeccanica) porta all’attenzione della Regione le priorità della ricerca e innovazione della manifattura e segue alcuni importanti progetti.

È di primario rilievo l’asse tra Afil e il Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente. Nel contesto di CFI, Afil rappresenta le esigenze del manufacturing della Regione più industrializzata d’Italia. Afil è socio del Cluster Fabbrica Intelligente e rappresenta anche la Regione Lombardia (socio a sua volta) che gli conferito la delega apposita.














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