La maggior parte delle conoscenze consolidate su cui possiamo contare oggi nel settore della smart manufacturing è da ricondurre a un lavoro avviato decine di anni fa e che continua a trasformare e plasmare il futuro della produzione avanzata.
Questo lavoro ha ricevuto un forte impulso quando, attraverso connettività e software, siamo riusciti a riunire tante conoscenze diverse lavorando in parallelo, anche se non insieme, verso una direzione ben precisa. Il risultato di questa collaborazione è stato quindi un incremento della produttività industriale in tutto il mondo.
I pionieri quasi mai si rendono conto di come il loro lavoro influenzerà il mondo fin quando non possono guardarsi indietro con la lucidità e la prospettiva del presente, esaminando la strada percorsa e il potenziale per il futuro.
Anni fa, quando coniai il termine “The Connected Enterprise”, non mi rendevo conto dell’importanza che questo lavoro avrebbe avuto nella quarta rivoluzione industriale e della nostra capacità di trovare il valore tra i confini indefiniti tra mondo fisico e digitale.
Il termine riassumeva in modo semplice le richieste dei clienti, che cercavano dei dispositivi connessi in grado di aprire nuove prospettive per una maggiore trasparenza dei processi, nonché dati e analisi che permettessero di prendere le decisioni in modo migliore e più rapido.
La nostra soluzione e il nostro modo di raggiungere questi obiettivi era semplice: garantire un filo diretto costante tra le persone, i processi e le tecnologie attraverso la Connected Enterprise.
Prosegue sul blog di Rockwell Automation (cliccare qui)
* Sujeet Chand, Senior Vice President of Strategic Development and Chief Technology Officer, Rockwell Automation