Renaulution: il piano strategico di Renault. Quattro business unit e 24 lanci entro il 2025

La casa francese scommette sulla gamma E-Tech di auto ibride ed elettriche e ambisce a diventare leader dell'elettrificazione in 4 anni

Renault, forte del successo in Italia, dove nel 2020 si è imposta come leader nel settore elettrico e plug-in, scommette per i prossimi anni sulla gamma E-tech, derivata dall’esperienza su elettrico e in Formula 1, e punta a diventare leader dell’elettrificazione entro il 2025. Per raggiungere l’obiettivo, l’azienda si riorganizzerà in 4 business unit (Renault, Dacia-Lada, Alpine e Mobilize) e prevede 24 nuovi veicoli entro il 2025, 10 dei quali elettrici.

Ma le vetture non sono l’unica scommessa del Gruppo, che punta anche sul settore dell’energia con la realizzazione di un Electro Pole in Francia.







GLI ITALIANI NELLA RICERCA IPSOS “MOBILITÀ ELETTRIFICATA IN EUROPA: QUALI PROSPETTIVE?”

Il Gruppo Renault, in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato Ipsos, ha fatto un ritratto della mobilità elettrica dopo la crisi dovuta al Covid-19, da cui emerge la tendenza degli Europei, e in particolar modo degli Italiani, a favore dell’accelerazione della transizione verso la mobilità elettrica. Nell’ambito della ricerca di mercato, gli Italiani, grandi estimatori dell’auto, mostrano infatti atteggiamenti di grande apertura e sensibilità verso il tema della mobilità elettrica.

Il contesto attuale li vede, infatti, piuttosto inquieti per il cambiamento climatico, che pongono al primo posto tra le questioni che maggiormente li preoccupano (35%). Insieme al Regno Unito, l’Italia è il paese che più ha percepito e, probabilmente, apprezzato i miglioramenti a livello climatico durante il lockdown (62% contro il 56% della media europea).

Gli italiani sono anche i primi che vedono nello sviluppo di modalità di trasporto meno inquinanti la soluzione prioritaria da mettere in campo per combattere il riscaldamento globale (49% vs il 41% della media dei G5). Per questo motivo, sono tra i principali sostenitori dei veicoli elettrici e ibridi, che ritengono non siano una moda passeggera, ma denotino una profonda trasformazione nel modo di spostarsi in auto (79%).

Gli Italiani si sentono coinvolti in prima persona in questo processo di trasformazione: uno su due pensa che la prossima auto a breve termine possa essere un’auto elettrica e addirittura due su tre pensano possa essere un’auto ibrida (i valori più elevati tra tutti i paesi del G5). Coerentemente, la prima motivazione all’acquisto dei veicoli elettrici o ibridi è associata alla riduzione delle emissioni inquinanti (46%, secondi solo ai tedeschi, primi tra i G5 con il 56%), seguita dalla riduzione della spesa per il carburante (43%).














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