Supply chain: le soluzioni di Remira per aumentare la visibilità e favorire il dialogo coi fornitori

La soluzione di Remira, utilizzata già da importanti brand nel mondo della moda come Guess e Peuterey, anticipa il nuovo Digital Product Passport

Secondo Remira Italia, azienda specializzata nell’offerta di soluzioni software avanzate per la gestione della supply chain, attraverso software innovativi è possibile garantire una visione più approfondita dell’ecosistema della catena di approvvigoinamento. Con l’aumento degli acquisti online e la richiesta di consegne just-in-time, sta diventando essenziale per le aziende avere una visione chiara, trasparente e di profondità della propria catena di approvvigionamento. Il fine è quello di riuscire ad identificare in anticipo errori o eventuali interruzioni nella produzione e garantire una migliore tracciabilità e trasparenza dei prodotti nel rispetto delle pratiche di produzione sostenibile. 

Il 43% delle aziende ha, però, una visibilità limitata o nulla delle prestazioni dei fornitori di primo livello, cioè coloro che hanno un rapporto diretto con la catena di approvvigionamento. Ed è proprio la mancanza di visibilità nella catena di fornitura che contribuisce, secondo il 60% delle organizzazioni, a danneggiare le attività.







Come favorire il dialogo con i fornitori?

Il successo della gestione della supply chain inizia proprio da una comunicazione trasparente tra l’azienda e il fornitore: quando questa manca, infatti, si registrano gravi perdite che impattano in modo negativo sulla reputazione dell’azienda stessa.

La soluzione cloud Supplier Collaboration di remira permette alle aziende di integrare i fornitori nei flussi di lavoro, aumentare del +90% l’accuratezza delle informazioni, garantendo una maggiore visibilità sui tempi di produzione e sulle spedizioni e, allo stesso tempo, velocizzare del +20% la comunicazione con i fornitori e subfornitori. Questa soluzione consente anche alle piccole e medie imprese, che non dispongono di un proprio sistema Edi per lo scambio di documenti e informazioni commerciali, l’opportunità di partecipare ai processi digitali di acquisto in modo semplice ed efficiente.

Fra i clienti della soluzione KW automotive, uno dei i principali fornitori di ammortizzatori. L’adozione ha permesso all’azienda di digitalizzare i processi di acquisto e di logistica, che in precedenza erano esclusivamente manuali, ridurre il margine di errore e garantire una maggiore trasparenza nel flusso di comunicazione con i fornitori.

Trasparenza nella filiera dei fornitori significa anche trasparenza dei prodotti 

Stabilire una comunicazione trasparente con i fornitori significa anche conoscere al meglio ciò che viene prodotto e trasportato al fine di evitare problemi in dogana o, ancora peggio, sanzioni amministrative per la mancata conformità alle leggi e ai regolamenti internazionali. A questo proposito, Remira ha messo a punto Web Label, una soluzione pensata specialmente per il settore abbigliamento, accessori e calzature, per gestire in modo efficiente e aggiornato le norme dei mercati di riferimento, garantire una conversione simultanea delle taglie e dei simboli di lavaggio dei tessuti, oltre alla traduzione automatica delle etichette del prodotto. 

La soluzione di Remira, utilizzata già da importanti brand nel mondo della moda come Guess e Peuterey, anticipa il nuovo Digital Product Passport (Dpp), strumento concordato dalla Comunità Europea per contribuire a rendere l’industria della moda più sostenibile e trasparente. Attraverso un QR Code, che può tracciare i dettagli della composizione e della catena di approvvigionamento dei prodotti, il Dpp di Remira è utile non solo alle aziende, che possono così operare con sicurezza e fluidità sul mercato internazionale, ma anche al consumatore finale, che oggi più che mai dimostra di avere a cuore temi legati alla produzione sostenibile per la durabilità e il riutilizzo dei prodotti.

«Costruire un sistema di filiera trasparente dei fornitori è un processo tanto complicato quanto basilare che, se messo a punto in modo adeguato, permette di raggiungere molteplici risvolti positivi, tra cui: rispettare le normative vigenti, mitigare i rischi come le interruzioni della catena di approvvigionamento, i problemi di qualità o le violazioni normative, tracciare l’origine di ciascun componente o materiale utilizzato nella produzione e garantire, allo stesso tempo, che i propri fornitori rispettino determinati standard etici e sociali. Tutte queste pratiche aiutano, da un lato, l’azienda a rafforzare la competitività sul mercato e, dall’altro, gettano solide basi per un rapporto di fiducia nei confronti dei consumatori», afferma Matteo Sgatti, regional sales manager di Remira Italia.














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