La realtà virtuale per potenziare la safety sul posto di lavoro: il corso di Lef (Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company)

Tornano gli eventi "10 volte sicurezza” organizzati da Unis&F e dedicati alla sicurezza lavorativa

Negli ultimi anni le aziende stanno cercando di usufruire sempre più di tecniche di formazione e addestramento alternative che possano permettere una migliore comprensione dei pericoli

È tecnologico, virtualizzato e immersivo il futuro della formazione in salute e sicurezza: ne stanno prendendo contatto i partecipanti al corso in svolgimento alla Lef – l’azienda digitale modello fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company – inserito nel più ampio calendario chiamato 10 Volte Sicurezza promosso da Unis&F, la società di servizi e formazione del Sistema Confindustria che opera nelle province di Treviso e Pordenone. Sono stati presentati metodi di formazione e addestramento innovativi che hanno permesso di provare, con il coinvolgimento dei sensi, un ambiente virtuale immersivo, nel quale è stato ricreato un contesto industriale disseminato di rischi e minacce per la sicurezza dei lavoratori. Un’esperienza che permette di comprendere come nelle aziende possano annidarsi rischi sottovalutati o non presi in considerazione.

«Lef – osserva il presidente della stessa Lef e di Caa, Michelangelo Agrusti – ha sviluppato un nuovo modello di gestione dell’azienda sotto il profilo della sicurezza che, utilizzando la realtà virtuale, risulta molto più efficace della formazione a tavolino; un nuovo modo di intervenire che sarà previsto dai nuovi accordi Stato–Regione sulla formazione e che proprio alla luce di questo accordo, potranno essere ulteriormente valorizzati». Secondo il presidente la Lef, come recentemente certificato da Confindustria, «ha colto appieno la parte evolutiva e formativa creando un modello apripista nel paese, avanzato e che ha soprattutto il pregio di sollecitare non tanto o non solo l’aspetto tecnologico che è comunque diffuso noto e conosciuto, ma di agire sulla cultura della sicurezza». Agrusti ricorda anche che sul tema della sicurezza, grazie alla collaborazione con le organizzazioni sindacali, Asfo e prefettura di Pordenone, è attivo un accordo territoriale che ha quale obiettivo Zero Morti sul Lavoro in cui trova spazio anche il percorso formativo a favore dei Rappresentanti dei lavoratori (Rls), dei Responsabili del servizio di prevenzione (Rspp) e dei datori di Lavoro.







Per Marco Olivotto, direttore generale Lef, «la formazione classica limita il coinvolgimento e l’efficacia nel trasferimento delle conoscenze necessarie al riconoscimento e alla gestione dei rischi lavorativi; negli ultimi anni le aziende stanno cercando di usufruire sempre più di tecniche di formazione e addestramento alternative che possano permettere una migliore comprensione dei pericoli, un maggiore coinvolgimento dei lavoratori e delle figure aziendali, creando quella consapevolezza negli operatori che risulta fondamentale per garantire alti livelli di sicurezza».














Articolo precedenteDall’elettronica di potenza fatta in casa ai materiali leggeri: la strategia dell’elettrico di lusso di Maserati
Articolo successivoLeonardo, commessa per la fornitura di un secondo C-27J Spartan alla Slovenia






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui