Ptc aggiunge nuove funzionalità di analisi e strumenti di progettazione collaborativa per i software Creo 10/Creo+

L'azienda sta ampliando anche la collaborazione con Ansys e aPriori per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’industria manifatturiera

Jim Heppelmann, presidente e ceo di Ptc

Novità in casa Ptc: sono disponibili le nuove versioni di CadCreo+ (in modalità Software as a Service) e di Creo 10. Il nuovo Creo+ combina la potenza e le comprovate funzionalità di Creo con nuovi strumenti cloud che migliorano le attività di progettazione collaborativa e semplificano quelle di amministrazione dei tool Cad. Basato sulle più avanzate funzionalità Mdb (Model-based definition) offerte da Creo, sulla metodologia di progettazione guidata dalla simulazione e in grado di supportare le metodologie di produzione più avanzate, Creo+ include strumenti di progettazione collaborativa che consentono a più persone e team di rivedere, esplorare e modificare i progetti in tempo reale. Creo+ include anche l’applicazione Ptc Control Center, basata sulla piattaforma SaaS Atlas di Ptv, che consente di distribuire e gestire in modo semplice ed efficace le licenze software degli strumenti basati su cloud.

«Con Creo+ i nostri clienti saranno in grado di progettare i loro prodotti in modo più rapido, semplice e collaborativo che mai», ha dichiarato Brian Thompson, general manager di Creo, Ptc. «Abbiamo combinato le più avanzate funzionalità di Creo con i vantaggi che solo la potenza e la flessibilità del cloud possono offrire in termini di produttività. Ora gli utenti di Creo+ possono collaborare sugli stessi progetti contemporaneamente con partner sia interni che esterni, il che li aiuta ad accelerare il processo di sviluppo dei loro prodotti e a ridurre le fasi di riprogettazione. Il rilascio di Creo+ è una pietra miliare non solo per i nostri clienti e per Ptc, ma per l’intero mondo della tecnologia Cad».







Ai clienti che lo scelgono, Creo+ offre accesso a:

  • Strumenti di collaborazione in tempo reale e di branching: i vari gruppi coinvolti nello sviluppo sono in grado di collaborare in tempo reale per rivedere, esplorare e modificare i loro progetti avvalendosi di uno spazio di lavoro dedicato, indipendentemente dal numero delle persone coinvolte. È così possibile ricevere feedback sul prodotto da parte della produzione, dei fornitori o da altre parti interessate al progetto già nelle fasi iniziali, favorendo l’avanzamento dei lavori in modalità concorrente piuttosto che sequenziale. Gli strumenti di branching forniscono visibilità a supporto delle attività di esplorazione delle soluzioni. Quando pronti, questi studi di fattibilità possono essere riconciliati nel flusso progettuale principale.
  • Ptc Control Center: gli amministratori possono distribuire e aggiornare Creo+ in tutta l’organizzazione da un unico singolo desktop, riducendo al minimo l’onere in termini di tempo e sforzo per l’installazione, la configurazione e l’aggiornamento del software. Creo+ consente una maggiore efficienza durante l’assegnazione e la distribuzione di licenze nominative e la configurazione delle stesse in base agli specifici requisiti di ciascun utente.

Ptc Control Center è accessibile tramite una semplice interfaccia basata su cloud. Creo+ è pienamente compatibile con le versioni on-premise di Creo ed essendo basato sulla stessa tecnologia non rende necessaria alcuna conversione dei dati. Contemporaneamente al rilascio di Creo+, Ptc ha annunciato il rilascio di Creo 10. Con Creo 10 gli utenti possono ora progettare e simulare prodotti in materiali compositi al fine di renderli più leggeri senza compromettere le loro caratteristiche di resistenza e durata. Inoltre, Creo 10, grazie alla collaborazione con Ansys, introduce la possibilità di eseguire l’analisi dello stress termico, nonché la simulazione di materiali non lineari e dei contatti, ampliando notevolmente la varietà dei calcoli disponibili nell’ambiente Creo.

L’azienda ha varato anche una serie di nuove iniziative nell’ambito del suo programma dedicato alla sostenibilità ambientale. Ptc ha aderito all’iniziativa Science based targets (Sbti) sottoscrivendo una lettera d’impegno per ridurre le emissioni nel breve termine e raggiungere obiettivi net-zero sul lungo termine. Oltre a ciò, Ptc sta ampliando la collaborazione, peraltro già in essere, con Ansys e aPriori al fine di supportare gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’industria manifatturiera con specifico riferimento alla dematerializzazione dei prodotti e all’efficienza produttiva.

«Gli impegni assunti da Ptc con l’adesione al progetto Sbti derivano dalla convinzione che questa sia la strada giusta da seguire, alla luce dell’impatto che i cambiamenti climatici stanno generando», ha affermato Catherine Kniker, chief strategy and marketing officer, Ptc. «Questa iniziativa fa parte di un impegno più ampio che Ptc ha deciso di assumersi nei confronti dei clienti che operano in ambito manifatturiero, volto a ridurre la nostra impronta ambientale coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità che essi devono ottemperare».














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