Prysmian spinge il gas sulla trasformazione digitale e punta sull’Erp Sap S/4Hana

La migrazione completa di 78 plant, 5.000 utenti e 163 legal entity in 25 paesi coinvolti è avvenuta in 48 ore

Da tempo Prysmian adotta l’Erp di Sap per la gestione del suo business, un Erp che però necessitava di essere ammodernato per poter garantire ulteriore innovazione e migliorare la produttività del gruppo.

«Il primo step è stato quello di implementare un modello di kernel innovativo in tutti i Paesi dove siamo presenti e nei 104 plant di Prysmian. Sap ci ha permesso di facilitare l’integrazione con i sistemi delle aziende acquisite nel corso degli anni, come Draka e General Cable, consentendo di attivare un linguaggio di business comune tra le diverse realtà», spiega Giovanni Cauteruccio, cio Corporate di Prysmian Group. «Avere processi armonizzati ci permette oggi di accelerare l’innovazione verso il concetto di intelligent Erp».







Nel 2016, Prysmian aveva già iniziato a gettare le basi del suo percorso di trasformazione digitale con l’adozione di SAP HANA, oggi lo perfeziona ulteriormente con l’adozione dell’intelligent ERP di SAP S/4Hana.

«Un progetto unico nel suo genere, che ci rende particolarmente fieri perché siamo andati oltre quello che è l’approccio adottato solitamente in queste situazioni che prevede un avanzamento progressivo nei singoli paesi. Inizialmente, avevamo pensato anche noi di attuare un percorso graduale partendo dall’esperienza del Nord America che per primo era migrato a SAP S/4Hana», commenta Stefano Brandinali, group cio & cio di Prysmian Group. «Ci siamo invece presi il rischio di un passaggio di tipo “Big Bang”, tutto e subito, che presentava indubbiamente alcune complessità, ma che ci ha permesso di abbreviare i tempi di adozione della tecnologia intelligente di Sap sull’80% dei plant di Prysmian in un unico momento, liberando risorse e tempo per dedicarci a nuove innovazioni».

La best practice del Nord America su cui Prysmian ha potuto fare riferimento per impostare il lavoro di migrazione delle altre sedi, pur offrendo indicazioni importanti sui possibili problemi da affrontare, non poteva coprire comunque tutte le peculiarità di business e le differenze di processo soprattutto fiscali dei Paesi coinvolti nel passaggio simultaneo. Per questo motivo, in collaborazione con SAP, sono stati attuati un programma di discovery per la definizione della roadmap di tutte le innovazioni che la nuova piattaforma avrebbe permesso di attivare in Prysmian e una fase di assesment denominata “early census and detection” per valutare e ridurre al minimo i rischi di processo e l’impatto del passaggio a SAP S/4Hana. 

La migrazione completa di tutti i sistemi dei 25 paesi coinvolti è avvenuta in 48 ore – grazie al servizio Sap di Near Zero Downtime -, tempo massimo previsto per la chiusura e riapertura degli impianti di produzione. Perdere anche solo due giorni di operatività rappresentava infatti un danno economico non trascurabile. Il passaggio alla nuova piattaforma ha toccato più del 70% del business di Prysmian e ha interessato ambiti strategici come la gestione delle fatture, logistica, operation. 

Il progetto è andato live il 19 settembre su 78 plant, 25 paesi, 5.000 utenti e 163 legal entity

A distanza di tre mesi dal go-live, Prysmian ha già riscontrato importanti e positivi impatti sul proprio business migliorando la gestione dei sistemi, la disponibilità dei dati in tempo reale, l’utilizzo degli analytics e la user experience nelle transazioni. Inoltre, con SAP S/4Hana è stato possibile integrare nei sistemi i business partner, alcune funzionalità dell’area accounting, dei cespiti e della logistica.

«Per capire gli aspetti migliorativi della migrazione al nuovo sistema SAP, faccio l’esempio pratico della reportistica delle giacenze di magazzino. Le risposte sulle disponibilità dei prodotti, nel nostro caso i cavi, sono passate da svariati minuti prima di SAP S/4Hana a un massimo di due secondi di oggi, con un evidente vantaggio anche per il lavoro dei commerciali che possono utilizzare informazioni sempre aggiornate e dare riscontri ai clienti in tempo reale, fornendo inoltre particolari scontistiche a seconda della disponibilità dei prodotti», afferma Miriam Corvese, project manager di Prysmian.

Con Ibm per un data center in cloud

Il passaggio a Sap S/4Hana ha visto la migrazione da un data center in modalità on premise a un nuovo ambiente basato sui data center Ibm Cloud di Milano e Francoforte, permettendo a Prysmian di ottenere un’infrastruttura affidabile e scalabile.

Il progetto “Big Bang” rappresenta solo il punto di partenza su cui Prysmian baserà la sua roadmap innovativa dei prossimi anni, accelerando la transizione digitale ed energetica per supportare la crescita del business anche in un’ottica più sostenibile. 

«Quello tra Prysmian e Sap è un rapporto consolidato, insieme stiamo costruendo un importante percorso di innovazione digitale che permetta all’azienda di sostenere la sua crescita internazionale e avere allo stesso tempo la flessibilità necessaria per integrare nella propria infrastruttura eventuali nuove acquisizioni e nuovi business partner. Questo oggi è reso più semplice dalla tecnologia di Sap S/4Hana, cuore di ogni impresa intelligente», commenta Massimo Lodigiani, sales director energy ed extended manufacturing di Sap Italia. «Il progetto Big Bang di Prysmian è un’importante best practice che possiamo vantare come Sap e rappresenta un punto di riferimento per quelle organizzazioni che vogliono a trasformare i propri modelli di business per continuare a essere competitive nell’attuale contesto sempre più digitalizzato e sostenibile».














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