Record di commesse per Prysmian: 2,3 miliardi da inizio anno

In ripresa il settore Telecom, soprattutto sulla spinta della domanda di cavi ottici negli Usa. Torna il segno più nel segmento Projects, che registra primi segnali di ripresa nel terzo trimestre con prospettive di accelerazione per l’ultimo trimestre, trainati dai progetti submarine

ceo di Prysmian
Valerio Battista, ad di Prysmian

Prysmian prosegue la sua crescita e annuncia ricavi per 9.294 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, con un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. I risultati positivi si estendono a tutti i settori di business e alle aree geografiche, e superano i livelli pre-pandemia, con una variazione dell’1.5% rispetto al 2019. Il segmento Energy, in particolare, conferma le caratteristiche di resilienza e capacità di crescita mostrate anche nel 2020. In ripresa il Telecom, soprattutto sulla spinta della domanda di cavi ottici negli Usa. Torna il segno più nel segmento Projects, che registra primi segnali di ripresa nel terzo trimestre con prospettive di accelerazione per l’ultimo trimestre dell’anno sulla spinta della esecuzione dei progetti submarine.

L’Ebitda è aumentato a 700 milioni di euro (erano 601 milioni nei primi nove mesi del 2020) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 25 milioni (€46 milioni nei primi nove mesi del 2020). Il risultato operativo sale a 488 milioni rispetto ai 294 milioni dei primi nove mesi del 2020.







Sfide e opportunità

Le infrastrutture di rete per la trasmissione e distribuzione di energia e per le telecomunicazioni a banda larga e ultra-larga, ricoprono un ruolo cruciale nel globale processo di decarbonizzazione. Il Green Deal in Europa e il Piano Biden in Us rappresentano per Prysmian Group una opportunità strategica di crescita e le tecnologie dei cavi e delle fibre ottiche possono dare risposta alla necessità di ammodernare e sviluppare le infrastrutture di rete. Le previsioni sono di una crescita importante del fabbisogno di cavi e sistemi per la trasmissione di energia, fino a raggiungere una media di oltre 7 miliardi di progetti all’anno nel periodo 2020-2030, da una media di circa €2,4 miliardi nel periodo 2015-2019. Con l’obiettivo di affrontare le importanti sfide tecnologiche e industriali e cogliere tali opportunità, il Gruppo prevede investimenti per un ammontare fino a 350 milioni in media all’anno dal 2021 al 2025, che includono anche la costruzione di un nuovo stabilimento di cavi sottomarini negli USA. L’innovazione tecnologica supportata da costi di R&D per oltre 100 milioni all’anno rappresenta un punto di forza distintivo di Prysmian, impegnata nello sviluppo di sistemi in cavo sostenibili per l’ambiente, con più elevata capacità di trasmissione e in grado di coprire distanze e profondità marine record.

«I risultati dei primi nove mesi del 2021 segnano il ritorno a livelli del pre-pandemia», commenta Valerio Battista, amministratore delegato di Prysmian Group. «Il trend di recupero è positivo in tutti i business e a livello globale, con segnali di ulteriore miglioramento registrati nel terzo trimestre. In particolare, è il segmento Energy a mostrare ancora resilienza e buona capacità di ripresa. Anche il Telecom è in miglioramento spinto dalla ripresa della domanda in particolare negli Usa e da un miglior bilanciamento di domande e offerta in Cina. Projects torna a segnare una crescita organica positiva, con previsioni di un forte recupero nel quarto trimestre. La decisa ripresa della crescita organica dei ricavi si accompagna al balzo dell’Adjusted Ebitda e al miglioramento dei margini di profittabilità, conseguita anche grazie al focus sul cliente e alle efficienze operative che hanno consentito di limitare l’impatto del rincaro delle materie prime e dei costi di shipping. Le recenti maxi commesse negli Stati Uniti hanno portato il totale dei progetti acquisiti da inizio anno a un ammontare di 2,3 miliardi, confermando il ruolo da protagonista che il nostro Gruppo ricopre nei piani di sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture energetiche. Pur mantenendo la prudenza che da sempre caratterizza il nostro stile manageriale, esprimo fiducia nella possibilità di raggiungere la parte alta dell’obiettivo di Ebitda Adjusted (920 milioni – 970 milioni) che ci siamo dati per l’intero esercizio 2021».














Articolo precedenteEcco come Autodesk supporta la crescita di Coster Macchine
Articolo successivoI piani di espansione di Doxee, l’azienda che digitalizza la fatturazione






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui