Produzione più flessibile con software FactoryTalk Design Hub di Rockwell Automation

La società statunitense punta ad aiutare i clienti a concentrarsi sul miglioramento delle prestazioni utilizzando le nuove tecnologie e massimizzando il valore che possono ottenere

Cyril Perducat, senior vice president e cto di Rockwell Automation

In occasione dell’apertura di Automation Fair 2022 di Rockwell Automation, Cyril Perducat, senior vice president e cto dell’azienda, ha tenuto uno dei keynote speech sulla thought leadership nell’ambito dell’evento “Perspectives”. «Negli ultimi 100 anni le nuove tecnologie hanno continuato ad emergere, ma ciò che è mutato sono i livelli di velocità e complessità”, sostiene Cyril Perducat, senior vice president e cto di Rockwell Automation. «La differenza, ora, è che gli utenti si chiedono: «Perché non posso ottenere all’interno del mio impianto gli stessi dati complessi e la stessa intelligenza delle mie tecnologie consumer? Gli utenti devono capire che ci sono diversi scenari, ma questa velocità e complessità stanno avendo ripercussioni sulla nostra modalità di innovare. Si richiedono sistemi aperti, interoperabili e adattabili che permettono agli utenti di rendere la produzione flessibile e ottimizzata».

Stabilità nel cacciare, efficienza nel raccogliere

Considerando le continue turbolenze causate dall’epidemia di Covid-19 e le sue scosse di assestamento sul lavoro da remoto e sulla supply chain, secondo Perducat risulta difficile per gli ingegneri e i manager mantenere l’equilibrio relativo di cui hanno bisogno per innovare e migliorare le prestazioni delle operazioni. «È sempre più difficile per i produttori seguire e restare all’interno di una traiettoria snella», continua Perducat. «Ultimamente, devono ripensare e rivedere tutto ciò che fanno. Inoltre, devono fare i conti con richieste di un più rapido ritorno sull’investimento». Inoltre, i grandi produttori si trovano a dover far fronte a sfide produttive altrettanto grandi, ivi comprese le direttive aziendali volte a risolverle, che possono causare attriti tra reparti che un tempo erano isolati. «Ad esempio, in passato l’It si concentrava sull’infrastruttura informatica e sul tipo di software da inserire negli impianti, ma ora ha a che fare con utenti che vogliono aggiungere software container, intelligenza artificiale (Ai) e modelli, e tutto ciò fa loro temere di perdere il controllo dei loro processi» spiega Perducat. «Ecco perché non possiamo limitarci solo ad aggiungere nuove tecnologie. Dobbiamo aiutare i clienti a concentrarsi sul miglioramento delle prestazioni e della produzione utilizzando le nuove tecnologie e massimizzando il valore che possono ottenere, anche se le loro risorse sono sempre più limitate».







Nel frattempo, Rockwell Automation fornisce aiuti simili alle aziende più piccole, come i produttori di veicoli elettrici (Ev), batterie e di sistemi Life Science. «Ad esempio, collaboriamo con l’Advanced Regenerative Manufacturing Institute che è un consorzio di aziende che abbiamo contribuito a creare e che riunisce le start up tecniche», dichiara. «Uno di questi laboratori start-up sta lavorando sulla crescita della pelle, dei tendini e di altri tessuti e noi partecipiamo aiutandoli nella sperimentazione che consentirà loro di passare dalle attività di laboratorio a una produzione su scala industriale. Lavoriamo con diversi tipi di aziende e settori, ma il nostro obiettivo è quello di risolvere i reali problemi dei clienti e non quello di avere nuove tecnologie di cui vantarci con la gente».

Collaborare per ottimizzare

Oltre all’applicazione di tecnologie utili, l’innovazione deve essere anche alimentata dalla cooperazione delle persone. «Massimizzare la produzione significa trovare scenari di ottimizzazione. Tuttavia, questo processo non può essere portato avanti per silos, tutti, quindi, devono disporre degli strumenti per lavorare insieme», aggiunge Perducat. «Ad esempio, in occasione di Automation Fair, abbiamo presentato un’applicazione di bilanciamento della linea di produzione che individua flussi e problemi combinando i dati di produzione con algoritmi di intelligenza artificiale e identifica più rapidamente l’evenienza di blocchi e arresti. Questo permette agli utenti di liberare le persone, ottimizzare la produzione e individuare problemi più complessi. Inoltre, in tal modo si possono ridurre il consumo energetico e le emissioni con conseguente ampliamento degli obiettivi di sostenibilità ambientali attraverso la combinazione di hardware, software ed ecosistemi». Secondo Perducat, la creazione di sistemi che permettono agli individui e ai dispositivi di collaborare può fare una grande differenza nell’ottimizzazione. Questi sistemi sono caratterizzati da architetture aperte ed ecosistemi che seguono standard aperti ed estendono le loro capacità alle architetture opzionali. «I sistemi includono ogni settore industriale e verticale in cui operiamo» sostiene Perducat. «I clienti guardano a scenari sempre più sofisticati e ci chiedono da dove iniziare il loro percorso di trasformazione digitale. Abbiamo una serie di capacità in questo settore, come la collaborazione con Kalypso, l’azienda di consulenza digitale di Rockwell Automation».

La ricetta segreta degli analytics? Gli esseri umani

Dal momento che Rockwell Automation e il suo personale vantano una lunga esperienza nella trasformazione digitale, sanno che ci vuole molto più di una semplice implementazione di tecnologie. «Per 15 anni abbiamo assistito agli alti e bassi dell’Industrial Internet of Things (IIoT), quindi sappiamo quanto sia frustrante raccogliere dati che non sempre offrono un valore aziendale», aggiunge Perducat. «Le informazioni devono essere utilizzate nel modo giusto in modo da portare la produzione a nuovi livelli e permetterci di co-innovare e inventare il futuro con i nostri clienti». E’ da qui che prende origine la preoccupazione di Rockwell Automation di risolvere i problemi del mondo reale con l’obiettivo di creare valore. «Siamo incentrati sul cliente e questo ci mette in una posizione unica per reinventare l’industria e avere un impatto significativo sulle prestazioni dei nostri clienti», aggiunge Perducat. «Questo è particolarmente importante nel momento in cui si passa da un’automazione che programma i dispositivi per eseguire i compiti a sistemi autonomi che apprendono i compiti e iniziano ad adattarsi da soli. Dobbiamo combinare la scienza dei dati con la competenza di fabbrica. Questi sistemi devono integrare le tipologie di utenti e stiamo sviluppando queste capacità insieme ai nostri clienti. Tuttavia, incentrare l’innovazione sull’essere umano significa anche lavorare con le persone che sono oggi disponibili e aiutarle a ottenere le competenze necessarie per utilizzare queste nuove tecnologie». Ad esempio, secondo Perducat, il software FactoryTalk Design Hub di Rockwell Automation offre la semplicità e la fruibilità che gli utenti possono utilizzare per ottimizzare le loro operazioni. «Questo è il nostro obiettivo: espandere le possibilità umane in modo che la tecnologia non aggiunga complessità e blocchi le prestazioni, ma fornisca invece un buon ambiente di produzione che renda l’innovazione più semplice e meno rischiosa».














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