Print Genius 150 Double Wavelength di Prima Additive in mostra a Formnext 2023 (Francoforte, 7-10 novembre)

La nuova soluzione è stata sviluppata in collaborazione con Siemens attraverso l’integrazione del braccio robotico e il Cnc

Una delle due macchine esposte, equipaggiata di tecnologia Laser Powder Bed Fusion, è la Print Genius 150 Double Wavelength. Si tratta di una configurazione unica sul mercato

Le soluzioni innovative e intelligenti per l’additive manufacturing del metallo di Prima Additive (Gruppo Prima Industrie) saranno in mostra alla fiera Formnext di Francoforte dal 7 al 10 novembre (hall 12.0, stand E81). Allo stand sarà possibile capire meglio la filosofia dell’azienda, che ambisce a fornire soluzioni laser innovative e configurabili a seconda delle esigenze. Diverse piattaforme di macchine equipaggiabili con laser infrarossi, verdi o blu, con la possibilità di configurazioni da uno a quattro laser e l’unicità delle soluzioni che incorporano laser di lunghezze d’onda diverse all’interno dello stesso sistema. Una delle due macchine esposte, equipaggiata di tecnologia Laser Powder Bed Fusion, è la Print Genius 150 Double Wavelength. Si tratta di una configurazione unica sul mercato, che prevede due laser di lunghezze d’onda diverse all’interno dello stesso sistema: un laser infrarosso da 500 W e uno verde da 200 W che possono lavorare alternativamente sulla stessa area di lavoro cilindrica di ⌀150 x 160 mm. Unica nel suo genere per la possibilità di alternare i due laser sulla stessa area di lavoro, garantendo così risultati altamente performanti, affidabili e precisi. L’interscambiabilità della tecnologia garantisce la possibilità di lavorare sullo stesso sistema sia leghe convenzionali come quelle di acciaio, alluminio, nichel, titanio e cromo-cobalto, grazie al laser infrarosso, sia materiali altamente riflettenti come il rame puro o i metalli preziosi, con l’implementazione del laser verde. Il laser verde, infatti, risolve i principali problemi di assorbimento, stabilità di processo e scarsa efficienza che generalmente si presentano quando queste leghe vengono lavorate con laser infrarossi. In particolare, grazie alla sua particolare configurazione di uno spot size beam da 30μm, la Print Genius 150 DW riesce a lavorare metalli preziosi come l’oro con elevata accuratezza e raggiungendo ottimi livelli di qualità. Per la tecnologia Direct Energy Deposition, allo stand di Prima Additive sarà possibile vedere all’opera la cella robotizzata multiprocesso Ianus, anch’essa dotata di una configurazione laser innovativa. Sarà infatti equipaggiata con un laser blu da 3 kW. La particolarità di questa diversa implementazione laser è data dalla possibilità di lavorare materiali altamente riflettenti, garantendo ottimi ed efficienti risultati. La versatilità della cella Ianus consente anche di equipaggiare la macchina con due differenti sorgenti laser all’interno dello stesso sistema, cambiando sorgente a seconda delle necessità sulla stessa testa laser.

La cella Ianus, con un’area di lavoro di 1600 x 1200 x 700 mm e un volume di costruzione di 1440 x 850 x 540 mm, si distingue per la possibilità di essere configurata per diversi processi laser. Infatti, in aggiunta alla testa per deposizione diretta basata su polvere metallica è possibile configurare la macchina per la Direct Energy Deposition basata sull’utilizzo di filo di metallo o altri processi laser come la saldatura remota e la tempra laser. In linea con le applicazioni flessibili proposte da Prima Additive, l’innovativa cella è disponibile anche in versione Double Wavelength, con un laser infrarosso e un laser blu. Questo sistema presenta una serie di soluzioni funzionali al suo inserimento nella fabbrica del futuro. Infatti, è stato sviluppato da Prima Additive in collaborazione con Siemens, azienda leader in automazione e digitalizzazione con competenze specifiche in ambito robotico e di additive manufacturing. L’integrazione tra le tecnologie di Siemens e quelle di Prima Additive si esprime, in primo luogo, attraverso l’integrazione del braccio robotico e il Cnc, tramite la funzionalità Sinumerik Run MyRobot / Direct Control. Attraverso tale funzionalità l’utilizzatore della macchina potrà interfacciarsi con la cella robotica utilizzando un’unica console di controllo ma soprattutto potrà eseguire la movimentazione e la programmazione del robot utilizzando istruzioni tipiche di una macchina utensile, esonerandolo di conseguenza dal conoscere un ulteriore linguaggio di programmazione specifico per robot. L’utilizzo integrato della catena Cad-Cam-CNC, resa possibile dall’utilizzo della piattaforma NX e del controllo numerico Sinumerik One, viene completata dall’integrazione di soluzioni digitali e di gestioni dei dati, nonché di soluzioni per la simulazione del processo come il digital twin generato da Create MyVirtual Machine.







Prima Additive non fornisce soltanto macchine, ma anche servizi digitali, ai quali sarà dato ampio spazio durante la fiera Formnext. Su tutti il “Prima Additive Marketplace”, che rappresenta uno degli sforzi dell’azienda torinese nella direzione di ridurre le barriere all’ingresso dell’additive manufacturing del metallo, rendendo allo stesso tempo la produzione sempre più digitalizzata. Tramite questa piattaforma, accessibile all’indirizzo https://marketplace.primaadditive.com e realizzata in collaborazione con Morphica, l’innovativa pmi italiana che fornisce servizi di stampa 3D, sarà possibile richiedere la realizzazione di componenti in metallo, partendo da un file 3D.

Il Prima Additive Marketplace sfrutta la capacità produttiva dei Prima Open Additive Labs, il network di aziende, università e centri di ricerca che fornisce supporto sulla manifattura additiva, e dei clienti di Prima Additive per fornire un servizio di produzione on demand, che possa rendere l’additive manufacturing del metallo accessibile anche alle aziende che non hanno la possibilità o i volumi necessari per avere un sistema proprio. Oltre alla possibilità di richiedere direttamente la stampa del componente, sulla piattaforma si potrà ottenere anche una consulenza dedicata, funzionale alla realizzazione di uno studio applicativo, con il quale esplorare le potenzialità dell’additive sul caso specifico del cliente, analizzando le opportunità di re-ingegnerizzazione del suo componente e identificando i principali vantaggi e le possibili criticità.














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