Prima Industrie, Q3 2022 da record. Fatturato a 327,1 mln (+16,2%), ordini a 302,7 mln

È stato registrato un incremento nell’area Semea (+22,8%): l’Italia, in particolare, ha segnato il 19,5% dei ricavi consolidati

Gianfranco Carbonato, executive vice president di Prima Industrie

Un altro trimestre da record per Prima Industrie, gruppo che opera nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser e di lavorazione della lamiera e dei componenti elettronici per applicazioni industriali. Questo è il commento di Gianfranco Carbonato, presidente della società: «L’andamento dei primi nove mesi dell’anno ha confermato un andamento positivo nei principali mercati di riferimento del Gruppo; in particolare il terzo trimestre 2022 è stato il più elevato di sempre sia in termini di fatturato che di acquisizione ordini. Ad oggi confermiamo dunque il trend positivo anche per l’ultima parte dell’anno, tanto in termini di ricavi che di redditività. L’ottimo portafoglio ordini (cresciuto a circa 303 milioni di euro al 31/10/22) ci consente inoltre di affrontare con tranquillità l’anno 2023, sebbene permangano a livello macroeconomico e politico forti instabilità legate ai costi dell’energia, agli approvvigionamenti nonché al conflitto Russia-Ucraina».

Il cda ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30/09/2022: questi i risultati finanziari ottenuti. Il fatturato del Gruppo è pari a 327.130 migliaia di euro, in aumento del 16,2% rispetto al 2021. Confrontato con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, è stato registrato un incremento nell’area Semea (+22,8%), in North Europe (+13,3%) e in Americas (+22,4%), ma ha avuto una leggera diminuzione nell’area Apac (-2,7%). I principali paesi di destinazione in area Semea sono stati l’Italia (19,5% dei ricavi consolidati), la Polonia e l’Est Europa (6,1% dei ricavi consolidati) e la Spagna ed il Portogallo (3,8% dei ricavi consolidati). I principali paesi di destinazione in area North Europe sono stati la Finlandia e i Paesi Baltici (7,0% dei ricavi consolidati), i paesi Dach (5,0% dei ricavi consolidati) ed il Benelux (4,6% dei ricavi consolidati). La quota di ricavi realizzata nelle Americas è passata da 70.958 migliaia di euro a 86.881 migliaia di euro, di cui 70.084 migliaia di euro negli Stati Uniti. Con riferimento a quest’area oltre all’incremento dei ricavi si segnala anche una decisa crescita nell’acquisizione di nuovi ordini. In area Apac i ricavi sono diminuiti del 2,7% rispetto al 2021, passando da 47.818 migliaia di euro a 46.521 migliaia di euro. In particolare, il Gruppo ha tenuto sul mercato cinese grazie al buon andamento dei ricavi di macchine destinate al settore automotive (principalmente auto elettriche), nonostante il forte calo del mercato di riferimento dello sheet metal, legato alla crisi del mercato delle costruzioni ed al rallentamento economico del paese in generale.







L’Ebitda del Gruppo al 30/09/2022 è pari a 27.326 migliaia di euro, pari al 8,4% dei ricavi contro i 20.891 migliaia di euro, pari al 7,4% dei ricavi del 30/09/2021, nonostante il forte impatto dell’incremento dei costi di materiali e componenti. L’Ebitda è stato negativamente influenzato da costi non ricorrenti pari a 1.258 migliaia di euro (al 30/09/2021 erano pari a 3.150 migliaia di euro); pertanto l’Ebitda adjusted risulta pari a 28.584 migliaia di euro (pari al 8,7% dei ricavi). In particolare nel terzo trimestre dell’esercizio l’Ebitda adjusted è stato pari a 11.012 migliaia di euro (pari a circa il 9,7% sul fatturato del trimestre).

L’Ebit del Gruppo al 30/09/2022 è positivo per 13.580 migliaia di euro, pari al 4,2% dei ricavi contro 6.205 migliaia di euro pari al 2,2% dei ricavi dell’esercizio precedente. Inoltre, su questo risultato incidono:

  • Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali per 5.431 migliaia di euro (relativi a costi di sviluppo per 3.440 migliaia di euro e al marchio iscritto nell’ambito dell’aggregazione aziendale del Gruppo Finn-Power per 1.454 migliaia di euro).
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per 8.316 migliaia di euro.

L’Ebit al 30/09/2022 è penalizzato da costi di natura non ricorrente pari a 1.258 migliaia di euro; di conseguenza l’Ebit adjusted risulta pari a 14.838 migliaia di euro (4,5% dei ricavi). In particolare nel terzo trimestre dell’esercizio l’Ebit adjusted è stato pari a 6.361 migliaia di euro (pari a circa il 5,6% sul fatturato del trimestre). L’Ebt del Gruppo al 30/09/2022 è positivo per 10.618 migliaia di euro contro 3.024 migliaia di euro del 30/09/2021. L’bt del Gruppo sconta oneri netti derivanti dalla gestione finanziaria (compresi utili e perdite su cambi) per 5.473 migliaia di euro (al 30/09/2021 erano pari a 3.121 migliaia di euro). Esso inoltre include un provento da partecipazioni, pari a 2.541 migliaia di euro, che si riferisce per 1.993 migliaia di euro alla rivalutazione al fair value della preesistente partecipazione del 19,9% detenuta in 3dnt (ora Prima Additive) ai sensi del paragrafo 42 dell’Ifrs3 “Aggregazioni aziendali” e per 548 migliaia di euro alla plusvalenza derivante dalla vendita della partecipazione in Osaicnc detenuta dalla Prima Electro.

Il Risultato Netto del Gruppo al 30/09/2022 è positivo per 7.561 migliaia di euro contro i 1.621 migliaia di euro al 30/09/2021; il Risultato Netto di pertinenza della capogruppo è positivo per 7.802 migliaia di euro. In particolare il risultato netto del terzo trimestre è positivo per 3.721 migliaia di euro.

Al 30/09/2022 l’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo è pari a 80.548 migliaia di euro in aumento rispetto al 31/12/2021 (pari a 68.421 migliaia di euro), ma in riduzione rispetto a al 30/09/2021 (pari a 102.191 migliaia di euro). L’incremento rispetto al 31/12/2021 è da attribuirsi principalmente ad un incremento del capitale circolante legato all’elevato portafoglio ordini nonché all’incremento dei livelli di approvvigionamento di alcuni componenti, oltre che al pagamento di circa 4 milioni di euro di dividendi.

Nel corso dei primi nove mesi del 2022 l’acquisizione ordini del Gruppo (inclusiva dell’after-sale service) è stata pari a 393,9 milioni di euro in aumento del 14,1% rispetto ai 345,3 milioni di euro al 30/09/2021 e del 78,7% rispetto al 30/09/2020. Il portafoglio ordini consolidato (non inclusivo dell’after-sale service) al 30/09/2022 ammonta a 285,2 milioni di euro in aumento rispetto ai 187,9 milioni di euro al 30/09/2021.Il portafoglio è ulteriormente cresciuto a 302,7 milioni di euro al 31/10/2022.














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