Premio produzione da record per i dipendenti di Fedrigoni: una media di 2.800 euro ciascuno

Negli ultimi due anni sono state assunte in Italia in media 130 persone all’anno, anche durante la pandemia

Marco Nespolo, ad di Fedrigoni

Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni, realtà italiana specializzata nella produzione di carte speciali per il packaging, non ha ancora presentato il bilancio 2021 ma ha già voluto dare un segno ai suoi dipendenti. Nonostante le difficoltà, l’anno si è chiuso con una forte crescita e ottime prospettive per il 2022.

Risultati che portano con sé numerose ricadute positive, tra cui un premio unico di risultato da record: istituito lo scorso anno per 2.200 dipendenti in Italia, stante un valore base di 2.100 euro, quest’anno la media si attesta a 2.800 euro con punte di 3.450 euro. Cifre che vengono incrementate da Fedrigoni del 15% se destinate al programma di welfare aziendale, che offre un paniere di beni e servizi a prezzi agevolati: introdotta quest’anno, l’opzione è stata scelta dal 35% degli impiegati e il 20% degli operai. Ancora, per supportare la crescita negli ultimi due anni sono state assunte in Italia in media 130 persone all’anno (900 a livello globale negli ultimi tre anni), anche durante la pandemia, e sono stati realizzati importanti investimenti per lo sviluppo prodotti, l’innovazione e il potenziamento della capacità produttiva.







«Negli ultimi 24 mesi il mercato della carta ha subito profonde discontinuità, prima con l’emergenza Covid, poi con la carenza e il rincaro senza precedenti di tutte le materie prime inclusa l’energia e il gas, infine con la guerra in Ucraina», afferma Nespolo. «Nonostante questo Fedrigoni ha saputo garantire la continuità del business, producendo a pieno regime in tutte le fabbriche e mantenendo la propria marginalità, grazie ad interventi efficaci sui processi, dalla supply chain agli acquisti, dai trasporti alla distribuzione. Un ingrediente della nostra strategia che ha giocato un ruolo chiave è stato il riposizionamento, negli ultimi due anni, verso quei segmenti di offerta premium destinati al mercato del lusso, che crescono e sono in grado di assorbire meglio gli aumenti di prezzo. Nella divisione carta questo ci ha portato a spostare gradualmente la produzione verso il mondo del packaging di lusso e delle altre applicazioni creative e artistiche, di cui abbiamo sensibilmente aumentato i volumi e le vendite.

Nel 2021 abbiamo spinto l’acceleratore sugli investimenti, con un piano di oltre 66 milioni di euro (oltre il 40% in più del 2020) finalizzato ad aumentare la capacità produttiva e insistere su ricerca e sviluppo dei nostri prodotti. Anche per il 2022 abbiamo previsto un budget di investimenti molto significativo e in crescita. Nella divisione Paper prevediamo 43 milioni di euro di investimento tra R&D e aumento della capacità produttiva. In particolare, nell’area delle Marche (Fabriano, Pioraco, Castelraimondo), a Verona e in Trentino (Arco) realizzeremo interventi di potenziamento dei macchinari per rendere sempre più sostenibile il processo produttivo e crescere su segmenti promettenti (si pensi alle nuove macchine per produrre soluzioni termoformate per il packaging). Nella divisione Self-Adhesives, invece, degli oltre 24 milioni di euro previsti nel 2022, circa 9 milioni saranno destinati agli impianti di Sassoferrato, in provincia di Ancona, e di Arco di Trento, per l’installazione di nuovi macchinari e l’efficientamento di quelli esistenti».














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