Piacenza capitale della logistica su ferro del Nord-Ovest

Con l’accordo firmato ieri da Comune e Provincia di Piacenza con le Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia, la città emiliana è destinata a diventare il retroporto di Genova. Diventando l’asso della logistica sostenibile su ferro per poli del Nord-Ovest che guarda all’Europa

La logistica del Nord-Ovest prende il treno per rispondere a uno dei principali obiettivi della Ue: lo spostamento in chiave di sostenibilità econonomica e ambientale. La sua capitale sarà Piacenza, che si trova in posizione privilegiata rispetto ai quattro Corridoi europei TEN-T.

Non si tratta di un sogno, ma di una realtà che va prendendo forma in vista di un efficiente sviluppo dell’intermodalità tra porti, retroporti e mercati di sbocco. Una intermodalità che per Piacenza vede da ieri configurarsi il ruolo di retroporto di Genova, potendo disporre già nel breve del Polo logistico del ferro, il nuovo hub intermodale della città emiliana, i cui primi lavori di realizzazione inizieranno a breve a Le Mose.







 

Il polo emiliano retroporto per gli scali della Liguria

Bypassare Milano e superare le Alpi dal Brennero. È questo l’obiettivo del protocollo firmato da Comune e Provincia di Piacenza con le Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia per lo sviluppo della logistica e il potenziamento del trasporto merci, in particolare ferroviario. Uno sviluppo che seguirà la conclusione dei lavori per il Terzo valico e il potenziamento della linea ferroviaria per Voghera, aprendo tra il porto di Genova e Piacenza un corsia preferenziale

Il progetto si radica nella legge Genova numero 130 del 2018, per il quale Piacenza e la sua provincia sono perimetrate all’interno dell’area Zona logistica speciale, permettendo di destinarsi a retroporto ligure.

 

Il Polo logistico del ferro

In quanto al Polo logistico del ferro. Il progetto vede al lavoro Piacenza Intermodale (società del Gruppo svizzero Hupac, il principale gestore di rete nel trasporto intermodale in Europa), Mercitalia Logistics e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). In particolare si punta al raddoppio dei binari dell’attuale terminal Le Mose con un cantiere che prevede due anni di lavori e un investimento di 60 milioni di euro (Hupac e Mercitalia) e che sarà collegato alla futura nuova stazione di Rfi. L’area di Le Mose è nota per ospitare importanti realtà industriali, fra cui l’Ikea, che ha qui uno dei suoi principali snodi logistici. Oggi l’impianto Le Mose ha una superficie di 45mila metri quadrati, di cui 10mila dedicati allo stoccaggio e ha cinque gru gommate con portata fino a 40 tonnellate, due locomotori di manovra e linea e tre di terminal. I binari di trasbordo sono quattro, di cui tre da 600 metri e uno da 500 metri, che offrono una capacità massima di otto coppie di treni al giorno.

La sindaca Patrizia Barbieri (anche presidentessa della Provincia) ha ricordato con i numeri il valore del comparto della logistica e dei trasporti per l’economia piacentina, che oggi «Con oltre 11mila addetti, una superficie di 5 milioni di metri quadrati – di cui la metà nel polo di Le Mose – e un fatturato complessivo di 1,1 miliardi di euro, è una delle realtà economiche in maggiore sviluppo e con enormi potenzialità che potranno concretizzarsi con la realizzazione del Polo del ferro, su cui l’amministrazione è fortemente impegnata».














Articolo precedenteIl sistema di assistenza per la lavorazione dei conduttori targato Phoenix Contact
Articolo successivoBosch Rexroth, obiettivo essere carbon neutral entro l’anno






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui