Panasonic porta i dati dalla macchina all’ERP

di Renzo Zonin ♦︎ Mettere in comunicazione i macchinari e i loro sensori con i sistemi IT aziendali è la mission del nuovo gateway IIoT Panasonic FP I4C, visto in anteprima al Forum Telecontrollo e da qualche giorno disponibile a catalogo

Proprio quest’anno, tutte le business unit italiane legate al mondo industriale della corporation Panasonic sono state riunite sotto una sola azienda: Panasonic Industry Italia. In questa realtà è confluita anche tutto il comparto di Automazione industriale che ha sede nel veronese, a Bussolengo.

In visita al Forum Telecontrollo, abbiamo intervistato Mirko dal Castello (Product Manager Plc & Hmi di Panasonic Industry Italia).







 

Quanto è importante il Telecontrollo nelle attività di automazione Panasonic?

Come Panasonic partecipiamo attivamente al Gruppo Anie dedicato al telecontrollo. In particolare, proponiamo soluzioni specializzate per le Public Utility, ma non solo, perché è indicato anche per altri impieghi, per esempio da parte di costruttori di macchinari. Esso soddisfa in particolare un’esigenza: quella di trasferire i dati raccolti dai sensori e dagli altri dispositivi di campo e portarli dove servono, cioè a quelle persone/infrastrutture/asset che li interpreteranno per trarre informazioni e quindi decisioni di business o tecniche (per esempio per il miglioramento del ciclo produttivo).

 

Un nuovo gateway per l’IioT

«A questo Forum Telecontrollo abbiamo presentato un nuovo IIoT gateway FP 14C molto adatto alle esigenze delle Public Utilities, ma non solo, perché è indicato anche per altri impieghi, per esempio da parte di costruttori di macchinari. Esso soddisfa in particolare un’esigenza: quella di raccogliere i dati prodotti dai sensori dei vari dispositivi presenti sul campo, e portarli dove serve, ovvero a quelle persone e a quelle infrastrutture che poi si occupano di interpretare i dati per trarne delle decisioni a livello di business, in modo da migliorare il ciclo produttivo».

L’FP I4C ha le dimensioni di un pacchetto di sigarette e si integra con i dispositivi di campo tramite protocolli standard, come Modbus RTU e Modbus TCP, con il centro di controllo con lo standard IEC60870, e altri più specifici dell’IIoT, come OPC-UA e MQTT. L’interfacciamento avviene con porte Ethernet o seriali, e la scelta fra i vari protocolli e interfacce dipende di fatto dall’architettura presente in azienda.

«Il tema della sicurezza della comunicazione e dei dati è un elemento molto importante, per questo il dispositivo integra anche una VPN, rendendo possibile la creazione di un canale criptato per accedere ai device sul campo in piena sicurezza» ci spiega Dal Castello «quindi, per esempio, le aziende possono connettere l’IIoT gateway al cloud per creare un servizio di teleassistenza, attraverso il quale si possono raggiungere i device di campo per fare monitoraggio, riprogrammarli, scambiare file, eccetera. Ci si può anche collegare al web server integrato di FP I4C per fare operazioni di telediagnostica».

Mirko Dal Castello, product manager Plc & Hmi di Panasonic Industry Italia

 

Questa vostra nuova proposta è adatta a essere usata con sistemi mobili?

«Sì, è una tecnologia adatta ad interfacciarsi con dispositivi mobile. FP I4C, grazie al web server integrato, è raggiungibile da smartphone e tablet, dai quali si possono consultare pagine personalizzate in HTML5. Questo garantisce l’opportunità d’interagire con la macchina da remoto» continua Dal Castello. Un’altra possibilità è quella di leggere e scrivere dati su il database SQL. «In pratica, con l’FP I4C ho si ha un unico dispositivo che mi fornisce sia connettività con protocolli standard (OPC-UA e MQTT), sia la capacità di interagire con i database – spiega Dal Castello». Naturalmente, la comunicazione è sempre bidirezionale, tra i dispostivi di campo e gli ecosistemi IT

Una curiosità: l’FP I4C è sviluppato da un team di ricerca & sviluppo Panasonic in Germania, per cui c’è la possibilità concreta di parlare con gli sviluppatori e i progettisti per integrare in futuro nuove caratteristiche e funzionalità. «Il dispositivo è basato su un sistema operativo Linux – rivela Dal Castello – e questo rende più semplice l’eventuale aggiunta di integrazioni per ampliarne gli utilizzi».

Panasonic Fp I4C

 

Dal gateway al PLC

Verso il campo, FP I4C può connettersi direttamente a dei sensori mediante schede addizionali I/O digitali e analogiche e dispositivi intelligenti come PLC. Anche in quest’ultimo segmento Panasonic ha un nutrito catalogo.

«Proponiamo PLC compatti e modulari – sempre attenti alle dimensioni – che si differenziano fra loro per velocità, memoria, espandibilità, oltre che per il livello di integrazione con gli altri device, uso di vari fieldbus, eccetera. – spiega Dal Castello – Il nostro software è compliance IEC 61131-3». Il PLC può interfacciarsi con il gateway tramite Ethernet o seriale e una volta connesso tutti i dati provenienti dai Plc verranno condivisi e gestiti. «Tramite le porte USB si può eseguire il data logging – aggiunge Dal Castello – cioè registrare degli eventi, o degli allarmi, su supporto esterno; tuttavia è possibile farlo anche su memoria interna (di 2,4Gb, ndr.)

 

Panasonic protocolli Telecontrollo a confronto

 

Come siete organizzati nel supporto al cliente?

«Ai nostri clienti diamo un supporto pre e post vendita nella loro fase di progettazione, eventualmente affiancando un partner della nostra rete (system integrator, sviluppatori software, ecc). Inoltre, organizziamo corsi strutturati a livelli per formare alle aziende la migliore preparazione su PLC, pannelli e presto anche FP I4C, il quale porta con se tante opportunità nuove in tema di telecontrollo e teleassistenza.» conclude Dal Castello.

Panasonic Fp I4C

 

Portare i dati all’ERP

Nell’ambito del Forum Telecontrollo, organizzato da Anie Automazione e Messe Frankfurt, svoltosi a Firenze lo scorso 23 ottobre, Panasonic è intervenuta con uno speech, tenuto da Nicola Cattalani, Application Engineer, intitolato “Il valore del dato raccolto lungo la rete idrica: tecnologie di connettività”. La presentazione ha tra l’altro ricevuto una menzione speciale da parte del Comitato Scientifico del Forum Telecontrollo. La relazione di Cattalani, di carattere prettamente tecnologico, parla della gestione dei dati lungo la rete idrica, introducendo un tema molto attuale: come portare l’enorme quantità di dati prodotti sul campo (del ciclo idrico integrato) verso i data center, gli ERP aziendali o gli SCADA?

Nicola Cattalani, Application Engineer Panasonic Industry Italia

La presentazione riguardava l’utilizzo da parte delle Public Utility, in particolare da parte di aziende impegnate nella gestione delle risorse idriche. Secondo i dati presentati, mediamente le reti idriche perdono il 40% dell’acqua che trasportano, e appena un gestore su 10 utilizza tecnologie di telecontrollo. Le esigenze tipiche del settore sono quindi monitoraggio degli indicatori, registrazione degli indicatori e comunicazione dei dati agli enti di controllo, al fine di ridurre le perdite. Cattalani ha illustrato i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzare, per il sistema di telecontrollo, configurazioni client/server con protocolli di comunicazione IEC60870 (orientato a sistemi SCADA) oppure configurazioni basate su publisher/subscribe e protocollo MQTT (orientato a sistemi IIoT). A entrambi i protocolli andrà comunque aggiunto un sistema di sicurezza crittografico, implementato tramite una VPN esterna in quanto non nativamente presente nello standard. Ma quindi, quale protocollo è più adatto al telecontrollo di installazioni di questo tipo? «IEC60870 per sua natura è il protocollo che ancora è in grado di rispondere meglio alla maggior parte delle esigenze del mondo del telecontrollo, grazie alla gestione delle priorità e del Timestamp già integrati – riassume Cattalani – MQTT è aperto, flessibile e può lavorare in cloud. Quest’ultima infrastruttura può cambiare senza perdita di performance e ogni dispositivo può entrare a farne parte semplicemente ’’presentandosi’’ al Broker. Data la sua natura destrutturata, diventa efficace per le finalità del telecontrollo se abbinato a software a livello applicativo».














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