Saranno Exprivia e Sony ad archiviare i dati del programma spaziale Copernicus

Le due aziende saranno responsabili del servizio di archiviazione delle informazioni acquisite dai satelliti relative a inquinamento, cambiamenti climatici ed ecosistemi. Per la prima volta verranno usati i supporti ottici Oda Gen 3

Supporto ottico Sony Oda Gen3

Exprivia si è aggiudicata la gara pubblica bandita dall’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, per il sistema di archiviazione dei dati (Long Term Data Archive Service) provenienti dai satelliti Sentinel 1, 2 e 3, che tengono sotto controllo l’ambiente terrestre e marino, le superfici terrestri e i loro movimenti. Storicamente Esa si occupava internamente di queste operazioni e questa è la prima volta che l’agenzia affida il servizio di archiviazione a una società esterna.

Partner di Exprivia è Sony: verranno infatti usati i nuovi supporti ottici Oda Gen3, la terza generazione della tecnologia Optical Disc Archive di Sony, un sistema indirizzato al segmento di archiviazione a lungo termine per l’immagazzinamento dei Big Data. Grazie a Oda, per i prossimi 100 anni, infatti, un’immensa quantità di informazioni (più di 8 Peta Bytes a fine 2021) provenienti dall’osservazione e dal monitoraggio della Terra, sarà conservata in dispositivi più performanti e duraturi rispetto ai tradizionali supporti magnetici. I dati, una volta processati, saranno disponibili gratuitamente per cittadini, enti pubblici e privati (tra cui Istituti di ricerca, autorità militari o governative) e imprese autorizzate che ne faranno richiesta.







Satellite Sentinel 3

«I dati grezzi acquisiti dai satelliti Copernicus sono la base di tutte le informazioni provenienti dal nostro pianeta e costituiscono un patrimonio di fondamentale importanza», spiega Roberto Medri, head of digital factory, defence & aerospace di Exprivia. «La soluzione ideata da Exprivia, unita alla tecnologia ODA di Sony, garantisce affidabilità e sicurezza, contribuendo alla conoscenza dei fenomeni ambientali, terrestri, meteorologici e atmosferici del nostro pianeta per i prossimi decenni. Un nuovo approccio che metterà a disposizione gratuitamente delle future generazioni informazioni utili alla salvaguardia della terra. Questa tecnologia, dallo spazio, diventa adesso disponibile per altri contesti nel mondo It, per la tutela di banche dati eterogenee in mercati come l’Industria, la Sanità, la Pubblica Amministrazione e il mondo bancario».














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