I segreti di Nvp, il super high-tech per le trasmissioni sportive

di Laura Magna ♦︎ Strategie, programmi di crescita e digital transformation del leader di questo segmento. Parla l'ad Massimo Pintabona

La sala di regia di Nvp

C’è un’altro oro da aggiungere al palmares italiano da record di Tokyo 2021. Lo ha vinto, senza i clamori della cronaca, Nvp, una società di produzione televisiva chiavi in mano specializzata in eventi sportivi. Dietro ogni grande produzione tv – non solo sportiva – ci sono aziende che si occupano delle riprese, della post produzione, della confezione di un contenuto. Dei servizi, del personale e della tecnologia di Nvp si avvalgono network televisivi nazionali ed internazionali (Dazn, Mediapro, Mediaset, Sky Italia, Rai, Uefa), produttori di contenuti (Endemol, Magnolia) nonché numerose federazioni sportive, italiane ed internazionali (Olimpic Broadcast Service, Eurosport). Nvp è in Italia la società di riferimento per la trasmissione in 4K hdr, grazie a un modello di business unico che copre la filiera in maniera completa. Partendo dalla connettività sul luogo delle riprese, occupandosi della produzione tv (dal monocamera fino alle complesse regie mobili in 4K hdr), passando per il processo di codifica, editing, distribuzione e diffusione dei contenuti su diversi terminali.

Nvp sviluppa internamente le sue tecnologie

Un modello di business che è possibile perché Nvp si occupa in house della creazione delle tecnologie, sia per la parte hardware sia per quella software e per le interfacce, e cura direttamente anche la formazione del personale altamente specializzato che queste tecnologie le maneggia. Tutto ciò viene portato nel luogo dell’evento attraverso regie mobili di 90 mq che viaggiano su ruote. «Ci siamo posizionati laddove si stava creando una domanda nuova di mercato: i grandi network televisivi, non riescono ad ammortizzare i necessari investimenti per stare dietro alla tecnologia, che evolve a ritmo vertiginoso e così preferiscono esternalizzare ad aziende come noi che sono specializzate, avvantaggiandosi per altro di un costo flessibile. Loro forniscono regia e produzione e noi tutto il resto», dice a Industria Italiana l’amministratore delegato di Nvp Massimo Pintabona.







Un modello di business da medaglia olimpionica

L’azienda ha una struttura agile e flessibile che conta su 37 dipendenti e oltre 200 collaboratori. Grazie a ingenti investimenti (circa 25 milioni in 4 anni e 7 milioni nel 2020, di cui 300mila, circa il 5% del fatturato, in R&D), è tra le prime società europee del suo settore per tecnologia, racchiuse negli Ob Van, veri e propri camion semoventi con all’interno tutto ciò che serve per fare riprese di elevata qualità. La flotta di Nvp si compone di 13 regie mobili  di cui cinque per produzioni in 4K Hdr, ultimo e più evoluto standard tv,  una fly-case, due uplink satellitari e droni ultra tech per le riprese dall’alto. «Abbiamo portato alle Olimpiadi di Tokyo tre stazioni di regia mobile, che si occupano della trasmissione delle gare di tiro a segno ed equitazione. Non è un lavoro banale: per trasmettere una partita di calcio, tanto per fare un esempio e capire di cosa parliamo, ci vogliono tra i 60 e i 70 tecnici: noi siamo in grado di portarli sul luogo». Nvp offre anche il valore aggiunto di realizzare tutto in house: «abbiamo un forte reparto tecnico interno che fa innovazione, progettiamo in house i nostri mezzi produttivi, integrando tecnologie e software e interfacce che noi stessi sviluppiamo. I nostri mezzi sono un unicuum e questo ci permette un vantaggio competitivo e ci fa essere leader nel 4k». Non è un caso dunque che negli anni abbiano prodotto più di 3.000 eventi.

I numeri

Massimo Pintabona ad di Nvp

E non è un caso che siano riusciti rapidamente ad ammortizzare i colpi del Covid, dopo un 2020 in forte calo per il differimento delle Olimpiadi nella cui post produzione Nvp è conivolta. Al 30 giugno 2021, i ricavi del gruppo si sono attestati a circa 6,2 milioni di euro: il dato risulta quintuplicato rispetto a 1,3 milioni di euro al 30 giugno 2020 e più che raddoppiato rispetto ai livelli pre Covid-19 (3 milioni di euro al 30 giugno 2019).

I due trimestri 2021 sono in forte e progressiva crescita (2,5 milioni di euro, ovvero +191% anno su anno nel primo, e 3,7 milioni nel secondo rispetto a 0,4 milioni di euro nello stesso periodo 2020).

«Il parametro a cui guardiamo è ovviamente la crescita rispetto al 2019 – dice Pintabona – il portafoglio ordini ci suggerisce che anche la seconda metà dell’anno sarà molto positiva». Anche perché nel frattempo, complice la pausa di riflessione pandemica, Pintabona ha ampliato in business diversi dallo sport. E lo ha fatto con una serrata politica di M&A che si è concretizzata negli ultimi mesi.

La crescita per linee esterne

«Stiamo seguendo anche ora alcuni dossier per potenziare linee esterne, capacità produttiva, unità produttive in più, sempre nell’ottica di essere player di riferimento in Italia per produzione regie mobili», dice Pintabona che solo a fine a luglio ha acquisito il 100% del ramo d’azienda di Mediacam, una società complementare a Nvp, perché ha il suo focus nella realizzazione di programmi televisivi da studio. «Con Mediacam ci portiamo a casa un vero e proprio hub flessibile in grado di fornire tecnologia, personale e servizi di primo livello, in insourcing o in outsourcing», dice Pintabona. «Questa acquisizione fa parte di una strategia consolidata con la quotazione in Borsa a fine 2019, che appunto prevede che la crescita avvenga anche attraverso M&A».

Ad aprile Nvp già aveva acquistato il 50% del capitale sociale di HiWay Media e il 50% Tangram Technologies: gli accordi sottoscritti prevedono poi che HW Media venga fusa per incorporazione in Tangram, costituendo quindi la joint venture denominata New HiWay, di cui Nvp deterrà complessivamente il 50% del capitale sociale. L’operazione consente di aggiungere servizi innovativi di streaming su piattaforme Ott (modalità di distribuzione di contenuti televisivi dalla rete Internet), anche nei mercati di Spagna e Germania dove HiWay Media già è attiva. In sostanza con New HiWay, Nvp riesce a coprire anche l’ultimo pezzetto della filiera dalla creazione del contenuto alla gestione dello streaming video da parte degli utenti finali: con lo sviluppo di piattaforme Ott completamente personalizzabili e flessibili, con un forte focus all’engagement e alla user experience.

A completamento ulteriore di questo business, Nvp è entrata in Soccerment, una start-up innovativa specializzata nello sviluppo di strumenti di raccolta e analisi di dati di performance calcistiche. Nello specifico, Soccerment opera in tre ambiti: progettazione e produzione di wearable devices, che generano dati di elevata qualità in modo scalabile e completamente automatizzato; sviluppo di strumenti innovativi di data analytics, che supportano i processi decisionali in modo veloce e intuitivo attraverso algoritmi di machine learning; servizi di consulenza alle società calcistiche e ai relativi stakeholders, con il trasferimento di know-how strategico e operativo, in un settore che tende ad essere sempre più “data-driven”. «Si tratta – spiega Pintabona – di strumenti formidabili per l’arricchimento dei contenuti. Lo stesso funziona sia con dati derivanti dai device ma anche su database esistenti. In questo modo i nostri clienti potranno realizzare strategie di marketing personalizzate verso il cliente finale».

Da un garage di Messina alla serie A

Oggi Nvp ha sede a Milano, Roma, Napoli e in Sicilia. Ma tutto quanto abbiamo raccontato assume ancora maggior valore alla luce della storia. Tutto è iniziato nel 2007, per scommessa: l’azienda viene fondata dai tre fratelli Pintabona, Massimo, Natalino e Ivan, che decidono di mettersi in proprio. «I miei fratelli – dice Pintabona – avevano lavorato in tv. Ci siamo messi insieme con la prima regia mobile in hd, costruita in un garage in Sicilia, a San Piero Patti, nella provincia messinese. Io sapevo solo tagliare i cavi e di quello mi occupavo. Il vantaggio è che essendo quel garage una vecchia officina avevamo tutti i mezzi tecnici per costruire con le nostre mani l’unità produttiva. All’inizio lavoravamo in subappalto poi siamo riusciti a diventare fornitori diretti dei network. È stato difficile avere credibilità, ma grazie alla nostra capacità siamo emersi e il primo contratto triennale con la serie A, in un periodo in cui avevamo diverse squadre siciliane nella massima serie, lo abbiamo firmato nel 2011».

Fra i clienti di Nvp c’è anche Ferrari

Il mondo in dieci anni è cambiato. E in questi dieci anni quel mondo Nvp lo ha conquistato: fino ad accaparrarsi come cliente Ferrari, nel 2020. «Seguiamo la Ferrari Challenge, con un contratto ormai quadriennale – conclude Pintabona – I clienti li serviamo come consulenti, siamo il fornitore per chi ha un prodotto da valorizzare. E i risultati si vedono: Ferrari Challenge va in onda in molti paesi e ha raddoppiato la presenza perché il prodotto ha migliorato la qualità».














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