Survey Banca Ifis: nel 2020 portafogli unsecured sono il 31% delle vendite di Npl

Il rapporto Market Watch Npl evidenzia che quasi la metà dei crediti deteriorati in Italia è in mano a 6 servicer. 10 operazioni su 15 con garanzia statale stanno sottoperformando

Nell’ambito di The New Wave, l’evento organizzato da Banca Ifis incentrato sul mercato dei Non performing loans (Npl) e del bank restructuring, è stata presentata la più recente edizione del rapporto Market Watch Npl, la dodicesima, curata dall’ufficio studi dell’istituto finanziario. Un’analisi che indica come nel 2020 i portafogli unsecured rappresenteranno il 31% delle transazioni sul mercato Npl, il mercato secondario contribuirà in maniera importante al totale delle transazioni, che incideranno per il 29% nel 2020 e per il 30% nel 2021.

Il rapporto evidenzia come dal 2015 al 2020 la maggior parte degli Npl sono stati acquisiti da sole 6 aziende: 109 miliardi suddivisi fra Amco, Quaestio Capital Management, Banca Ifis, Fortress/Pimco, Intrum e Credito Fondiario/Elliott (elencato per volumi). Il mercato degli Utp (Unlikely to pay) per il 2020-2021 raggiungerà il valore di 27 miliardi di euro (16 dei quali nel 2020), al quale contribuiscono in maniera significativa i 3 miliardi di Mps (nel 2020) e i 6,5 miliardi che Unicredit ha messo in pipeline per il 2021. A oggi, la maggior parte del credito deteriorato è in mano a sei servicer, un settore che negli ultimi 6 anni ha fatto registrare una crescita dei ricavi media del 21%. La fetta più grossa è di DoValue (13%), seguita da Amco (9%), Prelios (7%), Cerved (7%), Banca Ifis (5%) e Credito Fondiario (3%).







In complessiva, il mercato delle transazioni Npl dal 2016 a oggi è rappresentato da 31 operazioni (6 sono attese per il 2020) per un totale equivalente a 77 miliardi di euro di gross book value (gbv). Un’analisi dei portafogli assistiti da Gacs condotta prima dell’emergenza sanitaria mostra che, nel confronto con i business plan originari, almeno 10 operazioni su 15 con garanzia statale stanno ottenendo risultati al di sotto delle aspettative, fatto che potrebbe indurre a nuove cessioni di parti dei portafogli unsecured a servicer specializzati. I flussi andrebbero quindi ad alimentare ulteriormente un già dinamico secondo mercato.














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