NextChem (Maire Tecnimont) ha completato un impianto dimostrativo per il riciclo di Pet e poliestere da tessuti

È stata adottata una tecnologia di depolimerizzazione basata sulla reazione di idrolisi alcalina che ottenere monomeri puri da utilizzare nei processi industriali così da produrre nuovi polimeri

L'impianto dimostrativo realizzato da Nectchem nel Parco Tecnologico d’Abruzzo

Il primo impianto dimostrativo in Italia per il riciclo chimico di Pet e poliestere da tessuti è stato installato nel Parco Tecnologico d’Abruzzo. A realizzarlo Nextchem, nell’ambito del progetto Demeto, cofinanziato  dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Nell’ambito di questo progetto, Nextchem ha coordinato un consorzio di 14 aziende: 3V Tech, Spinfox U,Technical University of Denmark, The European Outdoor Group, EuPC, The Fricke and Mallah GmbH, gr3n, H&M Group, Neogroyp, Recuprenda, Petcia, Supsi, Synesi.

La tecnologia di depolimerizzazione adottata, basata sulla reazione di idrolisi alcalina2 con
utilizzo delle microonde, permette di riciclare chimicamente il Pet e il poliestere delle fibre
tessili di scarto e ottenere monomeri puri da utilizzare nei processi industriali per produrre
nuovi polimeri. NextChem ha il ruolo di sviluppatore e co-licensor della tecnologia di depolimerizzazione, di cui è titolare la start-up svizzera gr3n, oltre a quello di progettista e realizzatore dell’impianto. Diverse tipologie di materiali, incluse le fibre tessili a base poliestere, saranno testate nell’impianto, in grado di riciclare quasi il 100% del materiale in entrata, pari a un milione di kg/anno.







L’impianto dimostrativo realizzato da Nextchem e dai suoi partner

Questa tecnologia potrebbe contribuire anche alla soluzione di alcuni problemi ancora irrisolti nel riciclo dei rifiuti tessili, quale quello relativo alle fibre accoppiate. Solo in Italia, nel 2019 i rifiuti tessili tracciati erano pari a 157,7 Kt, di cui il 47% costituito da fibre sintetiche accoppiate e non3. In Italia il 5,7% dei rifiuti indifferenziati è composto da rifiuti tessili4 per un totale stimato di circa 663 kta5. In Europa ogni abitante utilizza ogni anno 26 kg di materiale tessile e ne smaltisce 116, con una produzione totale di rifiuti tessili stimata in circa 5 Mt/a.

«Siamo molto orgogliosi di aver realizzato questo impianto, primo nel suo genere in Italia e tra i primi in Europa, in particolare in un momento in cui si stanno iniziando a creare, in Italia come negli altri Paesi europei, sistemi nazionali di raccolta e riciclo dei rifiuti tessili, in attuazione della normativa», afferma Pierroberto Folgiero, ad di Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem. «Siamo convinti che questa tecnologia possa dare molti frutti in futuro per realizzare più compiutamente un modello di economia circolare a scala industriale».














Articolo precedenteLe soluzioni di Robopac e Ocme protagoniste all’Anuga FoodTec 2022 di Colonia (26-29 aprile)
Articolo successivoCon LuxryUp Altea Up porta Sap nel settore fashion & luxury






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui