Mise, Mid e Mur: partito il bando sui Digital Innovation Hub europei

Le preselezioni sono attive dal 10 al 24 settembre. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 97 milioni di euro

Le due fasi della procedura di selezione permetteranno ai Poli di avere una copertura dei costi ammissibili che in alcuni casi potrà essere pari al 100%.

Il Programma Europa Digitale prevede la realizzazione di una rete europea di European Digital Innovation Hubs – dei Poli di innovazione digitale – che avranno il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria sulla base di tecnologie come intelligenza artificiale, sicurezza informatica e calcolo ad alte prestazioni. Si tratta di un programma rivolto in maniera particolare alle pmi e alla pubblica amministrazione.

A tal proposito, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato i criteri e le modalità di presentazione delle domande e dei progetti da finanziare e dato il via alla procedura di preselezione, che sarà aperta dal 10 settembre al 24 settembre.  La preselezione è solo la prima delle due fasi, e ha l’obiettivo di individuare i soggetti che hanno le capacità tecnico-scientifica e giuridico-amministrativa per partecipare alla rete. La seconda fase verrà gestita dalla Commissione Europea e vi parteciperanno i candidati presentati dagli Stati membri. Le due fasi della procedura di selezione permetteranno ai Poli di avere una copertura dei costi ammissibili che in alcuni casi potrà essere pari al 100%.







Per il bando sono stati stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico 97 milioni di euro, ma la cifra potrà essere aumentata con risorse messe a disposizione da altri Ministeri, regioni, province autonome ed altre amministrazioni pubbliche.

«Un passo importante per sviluppare una rete di poli di innovazione digitale italiana ed europea», ha dichiarato Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione. «Per poter competere a livello internazionale è necessario un gioco di squadra, sviluppare le eccellenze territoriali già nate e farne crescere di nuove. La direzione deve essere comune e basata non solo su progetti ma su importanti sfide a cui la società è chiamata a rispondere nei prossimi anni, non solo a livello regionale o nazionale ma a livello europeo. Per ottenere questo risultato, fondamentale è rafforzare il legame tra ricerca, imprese e servizi della Pubblica Amministrazione. Proprio in questa direzione va sia questa azione, sia il protocollo firmato pochi giorni fa tra i tre ministri. È ormai un obbligo per il nostro paese recuperare il terreno perso nello sviluppo e nell’applicazione di innovazione e nuove tecnologie per fornire una prospettiva chiara di futuro fondata su risultati».

«Gli European Digital Innovation Hub sono un’azione fondamentale per l’attuazione del processo di trasformazione digitale del Paese e del trasferimento tecnologico al sistema produttivo delle pmi e alla Pa», spiega il Ministero dell’Università della ricerca, Gaetano Manfredi. «L’intero progetto di innovazione nasce da una stretta collaborazione tra i Ministeri competenti con una visione di forte qualificazione degli interventi in una dimensione internazionale. Si realizza così una rete di nodi distribuiti sul territorio italiano ma integrati nella rete europea della ricerca e dell’innovazione che va a rinsaldare un forte legame anche con le iniziative svolte in ambito regionale. Le tematiche d’interesse dei Digital Innovation Hub – Intelligenza Artificiale, Sicurezza Informatica, Big Data e Sistemi di Calcolo ad Alte prestazione e Tecnologie Digitali – rientrano in modo significativo nel Piano Nazionale della Ricerca. Sono temi in cui il sistema universitario e della ricerca è altamente competitivo e va sostenuto con importanti investimenti”.














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