Arrivano i servo drive di Moog Industrial basati sulla piattaforma DX2020

Bruno Chiodi, engineering manager, spiega i trend e gli sviluppi futuri dell'azienda

Lo stabilimento di Moog Industrial a Casella.

Moog Industrial è un’azienda che progetta e realizza componenti e sistemi per il controllo di precisione e che nel 2019 ha registrato un fatturato di 918 milioni di dollari. Può vantare 40 sedi operative, una delle quali a Casella, in provincia di Genova. Uno stabilimento da 33.000 metri quadri dove lavorano 80 dipendenti e nel quale vengono realizzati i prodotti basati sulla piattaforma DX2020, progettata in-house.

Qui vengono prodotti i servoazionamenti Moog DS2020 digitali stand-alone o a singolo asse, pensati per il controllo dei motori sincroni o asincroni Prodotti caratterizzati da un ingombro ridotto, che assicura una maggiore compattezza e flessibilità rendendolo idoneo per una vasta gamma di applicazioni industriali. Ma anche Sempre nello stabilimento di Casella vengono prodotti il DM2020, un servoazionamento di ultima generazione in grado di garantire un’elevata personalizzazione, il DR2020, azionamento, singolo asse, integrabile all’interno di una configurazione multiasse e il DI2020, un azionamento integrato direttamente in un motore.







Tutti prodotti che trovano spazio in settori come la robotica, lo stampaggio delle materie plastiche, packaging, tessile e anche aeronautico. Ma qual è la visione per il futuro di Moog Industrial? Lo spiega Bruno Chiodi, Engineering Manager dell’azienda: «Dal punto di vista dei trend, è importante rilevare come, ormai da un paio di anni, si assista ad un passaggio dall’idraulica all’elettronica, con in mezzo una richiesta di soluzioni ibride, come l’Epu, in grado di assicurare un maggior risparmio energetico. All’interno dei mercati già esistenti, si aprono nuove possibilità trainate soprattutto da una maggiore richiesta da parte dei clienti di sistemi sempre più compatti ed efficienti. Abbiamo, inoltre, iniziato a muoverci nello sviluppo ed implementazione di funzionalità di sicurezza e, nella disponibilità di diversi fieldbus di comunicazione: lo standard è Ethercat, ma stiamo valutando anche Profinet. Importanti sfide derivano anche dall’esplorazione di mercati emergenti, in cui Moog entra per la prima volta, come l’elettrificazione del mercato Mobile. Vantiamo già diverse applicazioni sulle macchine movimento terra, su barche elettriche molto particolari e specifiche, oppure su macchinari industriali, quali ad esempio, escavatrici e gru, dove sono richieste potenze più elevate rispetto ad un’auto elettrica. Stiamo infine lavorando  – conclude Chiodi – alla realizzazione di un originale modulo denominato DE2020 che, rispetto al DX2020, consente di ottimizzare il consumo di energia della rete, ed è attualmente utilizzato in un importante progetto per la creazione di un innovativo Flight Simulator in cui siamo stati coinvolti».














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