Gli algoritmi di Digimat a supporto di Mobas 4.0, il progetto di mobilità sostenibile della Regione Basilicata

di Marco De' Francesco ♦︎ La pmi innovativa lucana è specializzata nello sviluppo algoritmico, in particolare in progetti relativi all'osservazione della Terra. Collabora con realtà come Leonardo e ha aderito al progetto Mobas 4.0. Contribuendo allo sviluppo del minibus elettrico e della carrozzina elettrica smart. I motoriduttori per il collegamento fra ruota e motore elettrico. Il radar per garantire la sicurezza in movimento. Ne parliamo con il presidente Angelo Donvito

Immagine generata dall'IA

Utilizzare l’intelligenza artificiale per favorire la mobilità condivisa sostenibile in zone rurali, sviluppando una piattaforma e un’app con diverse funzionalità tra cui la navigazione autonoma. Progettare un sistema per monitorare il funzionamento di una carrozzina per persone diversamente abili, garantendo la sicurezza durante la guida e controllando lo stato di salute dell’utente. Avvalersi della tecnologia Radar per il monitoraggio della sicurezza di un minibus elettrico e dei suoi passeggeri. Queste sono le principali attività che il Gruppo Digimat di Matera (aerospaziale, Ict), ha portato avanti nel contesto del progetto di R&D Mobas 4.0 (acronimo di “Mobilità sOstenibile in BASilicata 4.0”), uno dei dieci co-finanziati nel 2021 dalla Regione Basilicata (nell’ambito dell’asse I – ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico del Po Fers 2014-2020, azione 1B.1.2.1.). il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea.

Il Gruppo Digimat, da oltre 20 anni coordina e partecipa a progetti di ricerca e sviluppo in ambito aerospaziale e Ict, gestendone ogni fase e collaborando con le migliori realtà accademiche e scientifiche a livello europeo. Ad esempio, ha realizzato alcune importanti attività di sviluppo algoritmico (tra cui Cosmo-Skymed, Csg, Kompsat5), e progressivamente esteso l’operatività in nuovi domini applicativi nel contesto del programma di osservazione della terra dell’Agenzia Spaziale Europea. Al contempo, fornisce recenti soluzioni in ambito software, cloud privato, servizi per smart working, server virtuali, applicazioni di Unified Communication, database e cybersecurity. Ha fondato Mph – Mediterranean Polytechnic Hub – che nasce per aiutare le imprese a superare gli ostacoli e le difficoltà di avvio e di crescita nel settore della ricerca e sviluppo, mettendo a disposizione dei propri partecipanti tutto il potenziale del centro di innovazione Digimat. Il presidente è Angelo Donvito.







L’obiettivo di Mobas 4.0 era quello di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche legate al settore automotive per migliorare i servizi della mobilità sostenibile pubblica e privata, e per creare i presupposti di una rafforzata competitività del sistema produttivo della Basilicata. Pertanto, le attività di ricerca e sviluppo sperimentale hanno riguardato ad esempio la pianificazione delle citate “colonnine” di ricarica per le auto green; una piattaforma e delle App per prenotare le corse del trasporto pubblico locale; la menzionata “carrozzina” per disabili geolocalizzata, sensorizzata per evitare ostacoli e per raccogliere informazioni sullo stato di salute degli utenti; il citato prototipo di bus elettrico dotato di intelligenza artificiale e lo sviluppo di tecnologie finalizzate al recupero delle parti metalliche ad alto valore e ad elevato impatto ambientale, nonché quello di un sistema “second life” per accumulatori già impiegati nella trazione elettrica. (Per maggiori informazioni sul progetto Mobas 4.0, leggere questo articolo di Industria Italiana).

Le attività hanno avuto inizio nel gennaio 2022 e sono terminate nel dicembre 2023. Capofila del progetto è stata la C.o.m. Società Cooperativa Officine Meccaniche di Palazzo San Gervasio (Potenza); a parte Digimat, erano della partita iI Consorzio Train “Consorzio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per il TRAsporto INnovativo” di Rotondella (Matera), la cooperativa di ingegneri elettronici Coing di Matera, l’Enea, la start-up innovativa Luxant (trasformazione digitale, sempre a Matera), la Plasticform di San Nicola – Melfi (Potenza) e l’Università della Basilicata. Di tutto ciò abbiamo parlato con Donvito.

D: Che cos’è esattamente Digimat e cosa fa? Quali sono le sue dimensioni?

Angelo Donvito, presidente di Digimat

R: Anzitutto Digimat è una pmi innovativa, fondata a Matera nel 2001. L’obiettivo era quello di diventare un punto di riferimento fra le realtà informatiche lucane e nazionali. Di fatto, Digimat si è specializzata principalmente nella progettazione, nello sviluppo e nella validazione di software per alcuni settori, come l’Osservazione della Terra, la Sanità, le infrastrutture Sdi (che sta per Sistema di Informazione: generalmente si riferiscono ad un sistema integrato di risorse, tecnologie e standard per la gestione e lo scambio di informazioni geospaziali. In genere, supportano la raccolta, l’organizzazione, l’analisi e la distribuzione di dati geografici per sostenere decisioni e attività legate al territorio; Ndr) utili alla gestione di dati territoriali, dei sistemi di monitoraggio ambientale indoor e outdoor, dei portali web, dei crm per pmi e delle soluzioni personalizzate per amministrazioni, enti pubblici e privati. Ha circa 50 fra dipendenti e collaboratori, 5 sedi distribuite sul territorio nazionale. È riconosciuta tra i principali centri di innovazione italiani ed ha il proprio punto di forza nella capacità di tradurre l’attività di ricerca in prodotti concreti e servizi utili alle aziende. Sulla scorta dell’esperienza e delle competenze algoritmiche sviluppate nelle missioni aerospaziali, forniamo e integriamo sistemi tecnologici all’avanguardia. Mettiamo il nostro sapere, la nostra cultura dell’innovazione e la nostra infrastruttura tecnologica a servizio di clienti con esigenze complesse, per realizzare soluzioni personalizzate, creative, affidabili e sicure.

D: Quanto contano per voi l’innovazione e la ricerca?

R: L’innovazione e la ricerca sono elementi fondamentali dell’impresa: infatti le nostre competenze vertono su molteplici aree dell’Ict: Ingegneria del software, realizzazione database, system virtual machine, algoritmica e signal processing, app per dispositivi mobile.

D: Quali particolari competenze avete sviluppato?

R: Digimat ha sviluppato importanti competenze tecnologiche e di know-how grazie ai numerosi progetti di ricerca realizzati. Il personale impegnato da Digimat nelle attività progettuali è altamente qualificato e con vasta e decennale esperienza nell’analisi e sviluppo delle soluzioni e degli studi previsti dai progetti di ricerca. L’alto numero di personale qualificato e l’impegno di spesa in attività di ricerca e sviluppo sono proprio due dei criteri che hanno permesso all’azienda di essere riconosciuta come pmi innovativa iscritta nell’apposito albo della camera di commercio. Digimat è inoltre membro fondatore dei Cluster Tecnologici Regionali, compreso quello dell’Automotive. Proprio in ottica di espansione trasversale nei vari settori dell’Industria 4.0, Digimat ha colto l’occasione della partnership venutasi a formare per realizzare il progetto MoBas4.0, un progetto ad elevatissima componente di ricerca nell’ambito dell’automotive elettrica e smart.

D: Qual è la strategia di crescita di Digimat?

Gli algoritmi di Digimat sono stati utilizzati nel sistema di osservazione terrestre dell’Agenzia Spaziale Italiana

R: La strategia di crescita Digimat si basa su un costante processo di raffinamento di quanto realizzato negli ultimi anni. Manteniamo una quota elevata di commesse generate da grandi imprese del gruppo Leonardo – Finmeccanica; e a ciò affianchiamo  attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che – con il supporto degli enti di ricerca di cui Digimat è partner da decenni, e grazie alle collaborazioni con centri di sviluppo tecnologico (Casa Tecnologie Emergenti di Matera, di Genova; Centri di Competenza Start 4.0 e Meditech) – costituiscono la base per la realizzazione e l’erogazione di servizi innovativi ed altamente tecnologici.

D: Perché avete aderito a Mobas 4.0?

R: Per importanti motivazioni di carattere industriale. Digimat, in quanto pmi innovativa, svolge progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale come attività caratteristica, sia per enti pubblici ma anche verso imprese. Proprio in quest’ottica, il progetto di ricerca è un tassello fondamentale per il mantenimento del know-how sempre elevato, anche come forma di finanziamento di attività di ricerca interna che porteranno poi, in seguito ad anni di studio ed analisi dei bisogni, ad erogazione di servizi per enti pubblici ed imprese.

D: Digimat è operativa nel WP3 (Servizi a supporto della mobilità condivisa) – in stretta collaborazione con Train e Enea per l’attività di progettazione algoritmi di ottimizzazione dei percorsi e progettazione e realizzare del prototipo di piattaforma operativa. Di che si tratta? Cosa è stato realizzato in concreto?

R: Il WP3 del progetto si concentra sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per favorire una mobilità condivisa sostenibile in zone rurali, sviluppando una piattaforma e un’app con diverse funzionalità. Queste includono la navigazione autonoma, il supporto alla mobilità condivisa attraverso informazioni sui viaggi pianificati e la possibilità di prenotare un posto sul bus tramite un’app gratuita. La piattaforma determina il numero di posti disponibili in base alle prenotazioni, garantendo così un servizio ottimizzato. Inoltre, offre supporto informativo riconoscendo la segnaletica stradale per informare i passeggeri sui servizi disponibili lungo il percorso. Questi sviluppi vengono implementati in un minibus presto disponibile presso Enea-Train.

Digimat in Mobas4.0 opera negli ambiti WP3 (servizi a supporto della mobilità sostenibile), WP4 (servizi a supporto della mobilità per la diversa abilità) e WP5 (mobilità sostenibile per il trasporto urbano).

D: Nel WP4 (Servizi a supporto della mobilità per la diversa abilità) Digimat intende avvalersi di una serie di tecnologie per la realizzazione di un sistema di monitoraggio sullo stato di sicurezza della carrozzina durante la corsa dell’autoveicolo elettrico (tecnologia Radar). Di che si tratta? Cosa è stato realizzato? Per rispondere a quali esigenze?

Nell’ambito di Mobas 4.0 Digimat si è occupata della realizzazione di un prototipo di carrozzina elettrica ultratecnologica, che include un radar, connetività Bluetooth e un modulo Gps.

R: Il progetto si propone di sviluppare una carrozzina elettrica avanzata con un sistema di controllo centrale. Le attività svolte includono la progettazione di un sistema per monitorare il funzionamento della carrozzina, garantire la sicurezza durante la guida e controllare lo stato di salute dell’utente. Le tecnologie utilizzate permettono di monitorare la meccanica ed elettronica della carrozzina, aumentare la sicurezza dell’utente, localizzare la carrozzina e raccogliere dati sullo stato di salute dell’utente. Questi dati vengono elaborati e trasmessi a un sistema cloud accessibile ai medici per un intervento tempestivo in caso di emergenza. Inoltre, il sistema avvisa gli operatori sanitari se i parametri vitali superano valori critici. La prima fase del progetto ha coinvolto un’analisi dettagliata delle carrozzine elettriche esistenti per comprendere le esigenze degli utenti. Successivamente, sono stati definiti i componenti principali del sistema tecnologico avanzato da integrare sulla carrozzina.

D: Nel WP5 (Mobilità sostenibile per il trasporto pubblico urbano) Digimat intende avvalersi di tecnologia Radar per il monitoraggio della sicurezza del veicolo e dei passeggeri e di una piattaforma di sensori per l’estrazione di parametri d’ambiente utili al monitoraggio del comfort sul veicolo. Di che si tratta? Cosa è stato realizzato? Per rispondere a quali esigenze?

R: Il WP5 si concentra sulla mobilità sostenibile nel trasporto pubblico urbano, sviluppando soluzioni tecnologiche innovative per un prototipo di bus elettrico. Si progettano motoriduttori per il collegamento tra la ruota e il motore elettrico e sistemi di sensing per migliorare la guida e ridurre gli incidenti. Queste tecnologie saranno testate su un minibus elettrico appositamente progettato. L’obiettivo è migliorare le competenze delle imprese regionali nel settore dell’automotive, con un focus sul trasporto pubblico elettrico. Le soluzioni sviluppate saranno integrate in un prototipo di minibus elettrico per testare le tecnologie in condizioni reali. Inoltre, viene studiata la posizione degli ostacoli rispetto al bus utilizzando un radar e un’unità di calcolo per elaborare e rendere disponibili i dati. Si utilizzano Raspberry Pi per gestire il flusso di dati, poiché offrono una capacità di calcolo sufficiente per le esigenze del progetto.

D: Quali risultati vi attendete da Mobas 4.0?

Minibus elettrico Mobas 4.0

R: I risultati previsti sono quelli definiti dalla proposta progettuale: grande innovazione in un settore (la mobilità) in grande espansione tecnologica. Per Digimat in particolare, ci attendiamo un incremento del proprio know-how tecnologico, con lo scopo di passare dalla realizzazione di un prodotto alla erogazione di un servizio, in modo da mantenere alto il proprio tasso di competitività sia in ambito locale che nazionale e internazionale.

D: Quali sono stati i maggiori ostacoli da superare per conseguire dei risultati?

R: A mio avviso, gli ostacoli per noi erano legati alla situazione bellica in Ucraina, che peraltro continua a manifestare effetti sul normale funzionamento delle attività in Europa. Digimat, che è un’impresa che realizza una grossa parte dei prodotti hardware in-house, partendo da componenti elettronici, ha riscontrato grosse difficoltà nell’approvvigionamento del materiale necessario. Tuttavia, anche grazie all’esperienza maturata, Digimat ha raggiunto gli obiettivi previsti in fase di proposta progettuale.

D: Cosa significa per voi operare in Basilicata?

R: Operare in Basilicata è fonte di orgoglio, in quanto la proprietà Digimat ed una grande percentuale della forza lavoro sono locali.

D: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

R: La regione Basilicata ha un’innata propensione per la ricerca e lo sviluppo. Digimat è beneficiaria, nel corso degli ultimi quindici anni, di tanti progetti e finanziamenti di carattere Regionale che le permettono di continuare a sviluppare le proprie competenze. Ci sono enti di Ricerca che possiedono inoltre vasta esperienza e sono partner affidabili dell’impresa. Nell’ultimo periodo si riscontra però un numero sempre minore di risorse altamente qualificate, che sono il pane quotidiano di un’impresa innovativa come Digimat.














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