Con Microsoft e Hochtief l’intelligenza artificiale entra in cantiere

Tramite Azure, i project manager possono documentare i difetti di costruzione attraverso dialoghi smart

Rendere più comoda e intuitiva la raccolta dei dati e la gestione delle informazioni in cantiere ai project manager: è questo l’obiettivo della società di edilizia Hochtief. Per evitare una duplicazione nell’archiviazione dei dati, che è anche soggetta a errori, l’azienda tedesca ha voluto creare una piattaforma da collegare al sistema IT esistente, in quanto era l’unico modo per garantire la raccolta di tutte le informazioni necessarie a documentare i difetti.

La società ha quindi deciso di affidarsi alle soluzioni cloud di cloud: «La fiducia è stata per noi una questione fondamentale – commenta Maximilian Brand, Responsabile della Trasformazione Digitale presso Hochtief Ppps Solutions – Prima di tutto perché i nostri clienti operano nel settore pubblico e si preoccupano quindi in modo particolare della protezione dei dati sensibili. Grazie ai servizi cloud di Microsoft possiamo soddisfare i massimi requisiti di conformità e sicurezza».







 

La sfida: agevolare il lavoro dei project manager

Con l’aiuto di un esperto professionista a conoscenza dei requisiti dell’operatività quotidiana di un cantiere, il team di Brand ha sviluppato un assistente virtuale che reagisce ai comandi vocali e fornisce una guida per l’utente. I capicantiere devono poter telefonare da qualsiasi luogo: dal cantiere, dall’auto al termine di un’ispezione, mentre guidano o camminano rientrando da un sopralluogo. L’assistente virtuale è in grado di recuperare e memorizzare diversi tipi di informazioni da singole frasi pronunciate, riconoscendone anche il contesto e ponendo quindi, all’occorrenza, ulteriori domande specifiche.

Nel frattempo, diversi servizi di Microsoft Azure interagiscono per svolgere il “lavoro di background”. L’elaborazione vocale si basa su Azure Cognitive Services, il Bot Framework fornisce la struttura per le azioni dell’assistente virtuale, mentre SharePoint Online funge da interfaccia con il rispettivo sistema speciale. «Per noi è importante non limitarci al ruolo di consumatori di soluzioni AI – afferma Brand – ma avere anche la possibilità di sviluppare soluzioni su misura per i progetti che gestiamo in prima persona, aggiungendo anche ulteriori opzioni efficaci a servizi e infrastrutture esistenti».

Per evitare una duplicazione nell’archiviazione dei dati, che è anche soggetta a errori, l’azienda tedesca ha voluto creare una piattaforma da collegare al sistema IT esistente, in quanto era l’unico modo per garantire la raccolta di tutte le informazioni necessarie a documentare i difetti

Assistente virtuale: così l’Ai è al servizio dei project manager

Per poter sfruttare il Bot Framework e i Cognitive Services il prima possibile, all’inizio Brand e il suo team hanno operato in stretta collaborazione con gli specialisti di Microsoft. Gli esperti Microsoft hanno configurato il sistema di base e trasmesso ai colleghi di Hochtief tutte le informazioni necessarie. Le funzioni del servizio Voce di Azure e del Language Understanding Intelligent Service (Luis) vengono combinate con gli “intenti” di Hochtief (cioè gli “obiettivi” dei richiedenti) come base per il riconoscimento del linguaggio naturale. Il modello Luis associa poi le domande all’intento e l’assistente virtuale, tramite le API, avvia la ricerca di risposte pronte all’interno del database predisposto da Hochtief. «La tecnologia di Microsoft Azure si basa su standard aperti – spiega Brand – Grazie al supporto dei servizi Microsoft, in breve tempo abbiamo fornito al mio team le competenze necessarie e ora siamo in grado di perfezionare autonomamente la programmazione dell’assistente virtuale».

Dopo soli sei mesi la prima versione dell’assistente virtuale era pronta per l’utilizzo. Il feedback dei primi utenti di prova ha confermato che sia la comunicazione via chat tramite un’app web indipendente dal dispositivo sia il dialogo con l’assistente virtuale funzionavano perfettamente, anche in presenza del rumore di fondo inevitabile in un cantiere. Inoltre l’assistente non ha difficoltà a comprendere la sintassi o i termini tecnici. Una volta raccolte sistematicamente tutte le informazioni necessarie, è possibile consultare immediatamente uno specialista tecnico per risolvere i difetti. A questo proposito, l’assistente virtuale verifica la disponibilità dei diversi colleghi e fornisce debite indicazioni al riguardo. Il capocantiere può anche chiedere all’assistente di inviare un ordine per qualsiasi componente necessario e il software inserisce automaticamente i dati nel rispettivo sistema IT, memorizzando tutte le informazioni ricevute.

 

I dati? Tutti sotto controllo

«L’assistente virtuale ci consente di strutturare il nostro vasto archivio di dati reali non strutturati – precisa Brand – Ogni progetto di costruzione genera enormi volumi di dati, alcuni dei quali non sono stati ancora strutturati e sono quindi inaccessibili». Inoltre la scalabilità del cloud consente anche di estendere a piacimento l’assistente virtuale. Brand ha previsto di impiegare l’assistente in tutte le filiali di Hochtief dislocate in ogni parte del mondo, aumentandone quindi vertiginosamente il numero di utenti. Il riconoscimento vocale e Luis supportano un numero davvero elevato di lingue, tra cui cinese e hindi, e può essere esteso fino a ulteriori 60 integrando l’Api Microsoft Translator. Quindi, anche sotto questo punto di vista, non ci sono limiti a un’implementazione globale della soluzione.














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