Microsoft Digital Civility Index: Internet sta diventando un po’ più sicuro per le persone, ma le donne rimangono le più esposte ai rischi

Secondo lo studio del colosso di Redmond, a livello globale diminuisce lievemente l’esposizione di giovani e adulti ai rischi online. Il mondo è considerato un posto più sicuro rispetto a due anni fa,. Merito anche dei meeting online, dello smart working e della Dad

Il Digital Civility Index è una ricerca condotta da Microsoft in vari Paesi con l’obiettivo di misurare il livello di esposizione delle persone ai rischi online. Un punteggio basso implica un livello basso di esposizione ai pericoli online e di conseguenza, una posizione alta in classifica. L’analisi prende in esame 22 Paesi, Italia inclusa, e mostra come sia leggermente diminuita l’esposizione di giovani e adulti ai rischi online: il Civility Index globale migliora di 2 punti: il web è insomma percepito quindi come un luogo più civile e sicuro rispetto a un anno fa. L’Italia, nello specifico, ha guadagnato due posizione rispetto alla fotografia scattata due anni fa, e si posiziona al 10° posto su 22 Paesi. In cima alla classifica i Paesi Bassi, seguiti da Germania e Regno Unito. Per la prima volta un paese del Sudamerica entra nella top ten: il Cile, che si posiziona al 9° posto.

Secondo Microsoft, il Digital Civility Index è migliorato di due punti a livello globale

Il miglioramento, però, riguarda prevalentemente i maschi e nel mondo sono le donne le più esposte ai rischi online: 57% vs. 43% degli uomini, sia in età adolescenziale sia in età adulta. Percentuale che scende lievemente in Italia (53% donne vs. 47% uomini). Questa maggiore esposizione che portato il 38% delle Italiane a fidarsi di meno degli altri quando si tratta della dimensione online.







Il Covid ha avuto un forte impatto e l’analisi mostra come la Covid Fatigue, il protrarsi della pandemia, continui ad avere un impatto rilevante sulle interazioni online degli Italiani. il 40% dichiara un peggioramento del livello di civiltà (vs. 30% a livello mondiale), in crescita rispetto al 23% dello scorso anno (22% a livello mondiale). Gli Italiani riscontrano infatti una maggiore manifestazione online da parte delle persone delle proprie frustrazioni e in generale minore tolleranza verso l’altro. D’altro canto, il Covid ha avuto anche dei risvolti positivi e pratiche come i meeting online tipici dello smart working e la didattica integrata digitale hanno contribuito a migliorare il livello di civiltà online quest’anno, secondo l’82% degli Italiani (vs. 75,5% a livello globale).

«Il Microsoft Digital Civility Index riflette da sempre l’evoluzione dei nostri comportamenti online, mettendo in luce quali sono i rischi e i pericoli causati da un uso scorretto della Rete e come cambiano nel tempo. In un momento storico come quello attuale che ci ha portato a trascorrere più tempo della nostra vita online rispetto al passato, è confortante vedere crescere – nonostante la stanchezza di questo periodo incerto – la consapevolezza nei confronti degli atteggiamenti incivili e la capacità di gestione del pericolo», commenta Matteo Mille, chief marketing and operations officer di Microsoft Italia. «Resta preoccupante il fatto che le donne siano le più esposte. Appuntamenti come il Safer Internet Day restano quindi indispensabili per sensibilizzare tutti a un uso più consapevole delle nuove tecnologie. Il digitale può generare opportunità straordinarie per migliorare la qualità della nostra vita, saper usare i nuovi strumenti in modo sicuro è fondamentale per un cambiamento positivo».














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