Meta-Bmw Group: la realtà virtuale e aumentata arriva su strada

Mark Zuckerberg ha condiviso un importante aggiornamento che riguarda i progessi compiuti dalle due aziende

Si potrà anche giocare virtualmente mentre si viaggia comodamente in auto

La collaborazione tra Meta e Bmw Group era stata annunciata nel 2021: l’obiettivo era quello di utilizzare la realtà virtuale (Vr) e la realtà aumentata (Ar) in auto per migliorare l’esperienza dei passeggeri e, eventualmente, dei conducenti e rendere il tempo trascorso  più produttivo, divertente e socialmente utile, con modalità innovative che superano l’interazione con gli schermi e gli strumenti attuali. Sull’innovativo progetto di ricerca di Reality Labs di Meta il ceo Mark Zuckerberg ha condiviso un importante aggiornamento che riguarda l’abitacolo di una vettura in movimento a velocità sostenuta: i sensori della vettura sono stati collegati a un visore Quest Pro per consentire agli oggetti virtuali di spostarsi di pari passo con l’auto.

Utilizzare la Vr all’interno di un’auto in movimento è una sfida tecnicamente complessa: i sensori del dispositivo infatti tendono a diventare poco affidabili e precisi rendendo impossibile visualizzare i contenuti virtuali in modo stabile. Le due aziende sono riuscite a integrare i sensori del veicolo con gli occhiali Project Aria per mettere i dati a disposizione dei visori in tempo reale, in modo da calcolare la posizione degli occhiali rispetto all’auto. L’integrazione ha permesso di passare a una fase di test con il visore Quest Pro di Meta, che è in grado di ancorare gli oggetti virtuali all’auto in movimento grazie ai dati dei sensori della vettura, problema comune all’intera industria che non era stato risolto fino ad ora. Le prime demo hanno dimostrato buone potenzialità, ma c’è ancora da fare per integrare la posizione dell’auto rispetto all’ambiente circostante.







Meta e Bmw utilizzano il digital twin per “ancorare” gli oggetti virtuali

Sono state incorporate le informazioni provenienti dalla rete di sensori di un’auto Bmw nel sistema di tracciamento di un Quest Pro. Questo ha permesso ai gruppi di ricerca di Bmw e Reality Labs di ottenere un risultato importantissimo: ancorare con precisione gli oggetti virtuali a un’auto in movimento utilizzando un gemello digitale del veicolo. Utilizzando questo nuovo sistema di tracciamento e Meta Quest Pro, sono riusciti a testare potenziali esperienze di realtà virtuale e realtà mista per i passeggeri delle auto Bmw iX, per offrire alle persone esperienze Ar/Vr utili nella vita quotidiana.

Secondo Meta, l’integrazione di queste esperienze in auto rappresenta solo il primo passo: se avrà successo, potrebbe essere estesa anche a treni, aerei e altri mezzi di trasporto o scenari di utilizzo ancora inesplorati.

Claus Dorrer, responsabile del Bmw Group Technology Office Usa a Mountain View, ha dichiarato: «È troppo presto per dire esattamente come o quando questa tecnologia arriverà nelle mani dei clienti, ma immaginiamo diversi casi d’uso potenziali per i dispositivi Xr nelle auto, dall’aiutare il conducente a trovare la propria auto in un parcheggio affollato all’avvertirli dei pericoli sulla strada e fornire informazioni importanti sulle condizioni del veicolo. Le implicazioni dei futuri occhiali Ar e dei dispositivi Vr – per i passeggeri e anche per i conducenti – sono promettenti. La partnership di ricerca con Meta ci permetterà di scoprire quale potrebbe essere l’aspetto delle esperienze immersive Xr all’interno dei veicoli e di guidare l’integrazione senza soluzione di continuità di tali dispositivi nelle auto».

Richard Newcombe, vice president of research science presso Reality Labs Research, ha dichiarato: «Il nostro prototipo di ricerca dimostra che possiamo offrire esperienze coinvolgenti e confortevoli per i passeggeri nell’auto stessa tra cui giochi Vr e Mr, intrattenimento, produttività e altro ancora. La tecnologia ha il potenziale per trasformare il modo in cui interagiamo in sicurezza con l’ambiente durante i viaggi e in un prossimo futuro sarà possibile per i passeggeri vedere cose come segnalatori per punti di riferimento, ristoranti, luoghi di interesse e altro ancora».

 

 

 














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