Innovazione + meccanica = Mechinno! Servizi industriali d’ingegneria per automotive, machinery…

di Piero Macrì ♦︎ Dal concept alla simulazione, fino a prototipazione e industrializzazione: l’azienda bolognese è coinvolta in tutti i processi aziendali. Tra i clienti: Ducati, Lamborghini, Moto Guzzi, Aprilia, Gruppo Fabbri, Sidel, Robopac, Cnh Industrial, Argo Tractors. Le officine per l’additive prototyping: stampanti 3D Stratasys. Ne parliamo con il ceo Fabio Di Martino

Ducati, una delle aziende coinvolte nei progetti innovativi di Mechinno

Dal concept al progetto, dallo studio di fattibilità alla parte di calcolo ingegneristico, per poi passare alla simulazione e alla prototipazione. E’ il metodo Mechinno, la società di consulenza di ingegneria e progettazione meccanica, fondata a Bologna nel 2006, nota soprattutto in ambito automotive e motorsport, settore da cui deriva circa il 70% del fatturato, che nel 2022 si è chiuso a 8,6 milioni con una crescita dell’8%. Collaborazioni con le principali case automobilistiche dell’Emilia-Romagna, la Motor Valley Italiana, e progetti di ingegneria in ambito off-highway (trattori) e machinery, comparto su cui Mechinno sta rapidamente espandendosi. «Per il machinery offriamo supporto ai reparti tecnici con progettazione di carpenterie leggere e pesanti, cinematismi ad alte prestazioni, organi di macchina con dimensionamento meccanico», afferma il Ceo Fabio Di Martino.

Nell’automotive le richieste arrivano sempre più dalla progettazione elettrica. «Il nostro valore è sapere realizzare un’organizzazione flessibile e versatile. Siamo coinvolti nel progetto del primo modello full electric di Ducati come pure nel nuovo powertrain di Lamborghini», dice Di Martino. Progettazione di parti della carrozzeria e del telaio di Moto Guzzi, sviluppo della Rear Wheel Sabe, la carenatura ad alta aerodinamicità realizzata per Ducati Corse, collaborazione con Gruppo Piaggio nell’ambito dei progetti Aprilia. Sono solo alcune delle attività su cui Mechinno è stata coinvolta negli ultimi anni. Non meno importanti le collaborazioni nell’industrial machinery. Per il Gruppo Fabbri ha sviluppato la progettazione e prototipazione di un banco di lavoro semiautomatico, in Sidel è stata coinvolta nella modellazione e progettazione di macchine lavabottiglie e pastorizzatori mentre per Robopac ha realizzato un prototipo di una nastratrice semiautomatica. E i trattori. Con Cnh Industrial e Argo Tractors si sono realizzate attività di progettazione ingegneristica della parte elettrica, idraulica e di cablaggio. «Nell’off-highway vengono ormai richieste performance e caratteristiche di comfort che si avvicinano a quelle di un’auto, esigenze che richiedono una progettazione molto accurata e innovativa», dice Di Martino.







Obiettivo di Mechinno è unire l’innovazione alla meccanica, da qui il nome, in un mercato che richiede progettazione di prodotti con un alto standard di qualità, caratterizzati da tecnologie sempre più avanzate. Nel futuro anche l’aerospace & defence, settore con un alto potenziale di crescita, molto interessato alla produzione additiva, tecnologia sulla quale l’azienda ha investito dotandosi di un’officina dove sono presenti diverse stampanti 3D Stratasys. Nelle officine Mechinno sono già stati sviluppati in additive prototipi di parti per Piaggio e Ducati e noti marchi nel settore delle quattro ruote. «La missione è offrire alle aziende che operano nel mondo della meccanica la flessibilità dell’outsourcing e l’affidabilità di un team di progettisti di alto livello», afferma Di Martino. Siamo appassionati progettisti di vetture sportive con competenze specifiche nella progettazione della carrozzeria, di motori e di materiali. Competenze che si estendono ormai al machinery e all’off-highway. I servizi vanno dal concept design, alla progettazione, all’approvvigionamento di materiali prototipali fino all’industrializzazione. Realizziamo prototipi su cui è possibile effettuare performance test, verifica dei requisiti e validazione, che permettono poi al cliente di passare alla produzione»

 

Una società di servizi industriali d’ingegneria con un posizionamento di mercato unico e originale

Fabio Di Martino, ceo Mechinno

«Fino al 2008 il 90% delle società di servizi ingegneristici italiane lavorava per Fiat, poi la crisi industriale del gruppo ha modificato l’intero settore. Poche sono quelle che sono riuscite a riposizionarsi e ricollocarsi sul mercato. Noi abbiamo avuto l’intuizione di lavorare per le supercar e il settore di lusso, comparti che non risentono dei down di mercato e che danno spazio per lavorare con gruppi diversificati. 135 professionisti, di cui quasi 100 ingegneri, il punto di forza di Mechinno sono le competenze ingegneristiche, il rispetto delle tempistiche e la capacità di project management. «I nostri clienti sanno di poter contare su team ben organizzati, in grado di reagire con flessibilità agli imprevisti e ai tanti aggiornamenti che vengono richiesti nel corso dello sviluppo prodotto, dice Di Martino.

 

Un porto sicuro dove trovare risorse e competenze per i progetti d’ingegneria più innovativi

«Le aziende non riescono a trovare ingegneri, è il problema dei problemi, dice Di Martino. Spesso, sono piene di commesse, ma non riescono a portarli a termine per mancanza di personale. Noi facciamo scouting sul mercato, cercando di portare a casa i talenti, ma le competenze vengono create anche al nostro interno, attraverso l’Academy che offre un percorso formativo a diplomati e laureati. Insomma, per le aziende noi rappresentiamo un porto sicuro, dove trovare risorse e competenze adeguate da coinvolgere nei più diversi sviluppi progettuali della parte meccanica ed elettrica. Generalmente, il percorso di formazione dura quattro settimane ed è funzionale all’inserimento su progetti e attività dei nostri clienti. Durante questo percorso si ha la possibilità di imparare a utilizzare strumenti Cad e software per il design e la progettazione maggiormente richiesti e adottati dalle aziende italiane, quali Creo, Catia, Nx, Solidworks e Inventor. Il tutto finalizzato alla creazione di team di lavoro multidisciplinari con competenze trasversali, il cui obiettivo è fornire soluzioni tecnologiche personalizzate. Uno dei nostri punti di forza sta proprio nella diversificazione delle professionalità dei nostri consulenti», sottolinea Di Martino.

 

Simulazione e libertà progettuale, massima trasparenza e velocità di esecuzione

La sede Mechinno, azienda fondata a Bologna nel 2006, nota soprattutto in ambito automotive e motorsport, settore da cui deriva circa il 70% del fatturato, che nel 2022 si è chiuso a 8,6 milioni con una crescita dell’8%

Come è cambiata la progettazione in Mechinno? «Una parte sempre più importante la riveste la simulazione. Esistono strumenti e risorse di calcolo molto potenti che permettono di velocizzare tutti i processi, il che significa miglioramento delle tempistiche, spiega Di Martino. La digitalizzazione permette inoltre di mettere a punto una modalità di lavoro collaborativa che prima non esisteva. Con i nostri clienti siamo connessi al loro Erp e Plm, è come se lavorassimo all’interno dello stesso ufficio tecnico. La realizzazione digitale del progetto consente di vedere il prodotto sin dalle prime fasi e di farsi subito un’idea come sarà effettivamente nella realtà. La simulazione permette di valutare già in fase di progetto ingombro, resistenza, impatto a livello termico, acustico e fluidodinamico. Semplifica, quindi, e risolve tutta una serie di problemi che, se affrontati alla fine del processo, obbligano a infiniti aggiornamenti sulla parte meccanica. Una volta il cablaggio era l’ultima cosa nella progettazione, ma fare passare cavi e fissarli a cose fatte non è così semplice, si deve intervenire con modifiche al progetto. Oggi è tutto diverso, perché la parte di cablaggio viene eseguita in parallelo allo sviluppo del progetto stesso. La simulazione, infine, dà un’estrema libertà nel proporre delle varianti al progetto, mettendo il cliente nelle condizioni e di poter valutare sin dall’inizio le diverse opzioni progettuali. Durante lo studio di fattibilità delineiamo e analizziamo tutte le alternative per ottenere il risultato desiderato. Questo aiuta a restringere l’ambito del progetto e identificarne lo scenario migliore», afferma Di Martino

 

Il metodo Mechinno e le modalità di ingaggio In-House, On-site e Turnkey

Per Robopack Mechinno ha realizzato un prototipo di una nastratrice semiautomatica

Offrire la massima flessibilità nell’approccio allo sviluppo del progetto. E’ questo l’obiettivo su cui Mechinno ha sviluppato la sua operatività. Tre le diverse modalità di lavoro proposte: il servizio On Site, con personale Mechinno che lavora direttamente nella sede del cliente: in questo caso, in funzione delle specifiche vengono messi a disposizione know-how ed esperienza per sviluppare le diverse attività e i consulenti Mechinno diventano parte integrante del team di progettisti dell’azienda stessa. C’è poi la modalità di lavoro In House, attraverso cui Mechinno si prende carico delle attività direttamente dalla propria sede: le risorse messe a disposizione lavorano sulle specifiche fornite dal cliente sotto la supervisione di un project manager di Mechinno, che diventa il punto di riferimento e di contatto diretto tra le due controparti. Terza modalità, il Turnkey Project, in cui si lavora per progetti “chiavi in mano”: dal concept design alla progettazione, all’approvvigionamento di materiali prototipali, fino all’industrializzazione. In quest’ultima caso l’azienda ha come sua unica interfaccia il project manager di Mechinno, una persona competente in progettazione e project management che visiona e guida il progetto in tutte le fasi di avanzamento dei lavori.

 

Le officine Mechinno per l’additive prototyping

Stampante 3D. Nelle officine Mechinno sono già stati sviluppati in additive prototipi di parti per Piaggio e Ducati e noti marchi nel settore delle quattro ruote

Nelle Officine Mechinno si realizzano prototipi su cui è possibile effettuare test di performance, verifiche dei requisiti e validazione, prima di passare alla produzione definitiva. La tecnologia utilizzata è rappresentata dalle stampanti 3D Stratasys. «Il nostro obiettivo è quello di poter fornire un servizio completo al cliente, di supportarlo e affiancarlo nelle diverse fasi di sviluppo prodotto, dal concept, alla progettazione, al design, all’elaborazione del modello 3D, fino alla realizzazione del prototipo e relativa produzione», spiega Di Martino. All’interno delle Officine sono già stati sviluppati svariati progetti. Tra questi, il prototipo di un banco da lavoro semiautomatico comprensivo di carrello montaggio cinghie per il gruppo Fabbri, sul quale sono stati montati particolari prodotti in stampa 3D, e il prototipo delle carene moto per la Ducati, oltre a pezzi e particolari di vario genere realizzati per aziende del settore automotive.

 

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 8 maggio 2023)














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