McKinsey ha pubblicato il suo primo rapporto sull’informatica quantistica in collaborazione con la fiera Viva Technology (Parigi, 11-13 giugno). La società di consulenza stima che questa frontiera tecnologica potrà rappresentare nel 2035 un mercato globale di mille miliardi. McKinsey stima anche che nel mondo, entro il 2030, ci saranno tra i 2mila e i 5mila computer quantistici; gli utenti di questi computer saranno per lo più grandi aziende, o startup specializzate soprattutto nel segmento bioscience.
Nonostante si usi ancora la parola computer, queste macchine non hanno nulla a che fare con quelle adottate oggi. II rapporto raccomanda pertanto alle aziende di non perdere di vista le tecnologie quantistiche per avviare oggi strategie future.
Aree di applicazione e settori
Quattro i campi di applicazione: simulazione quantistica, ottimizzazione di analisi multivariata, fattorizzazione (scomposizione di numeri primi) e apprendimento automatico quantistico. L’uso di computer quantistici o pseudo-quantistici per risolvere i problemi di ottimizzazione inizierà tra il 2022 e il 2026, sempre secondo McKinsey.
I primi settori a beneficiare saranno la finanza, la logistica e il manifatturiero avanzato. Seguito da macchine abbastanza potenti da aiutare la creazione di nuove molecole nell’industria chimica, farmaceutica e della scienza dei materiali.
L’apprendimento automatico quantistico arriverà più tardi. Infine, la fattorizzazione di numeri primi molto grandi, che consentirà in particolare di “rompere” gli attuali algoritmi crittografici, non sarà possibile nella migliore delle ipotesi fino alla fine del decennio.
