Maire Tecnimont: ricavi per 2,8 miliardi nel 2021, in crescita dell’8,9%

La multinazionale ha raggiunto il livello più alto di sempre nelle acquisizioni, per un valore di 6,4 miliardi di euro

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont

Nel 2021 Maire Tecnimont ha registrato ricavi in crescita dell’8,9%, a quota 2.864,8 milioni di euro. L’Ebitda è di 172,7 milioni (+0,9%) mentre l’utile netto consolidato è pari a 80,5 milioni, in crescita del 48,5% rispetto al precedente esercizio.

I volumi dei ricavi realizzati riflettono l’evoluzione dei  progetti nel portafoglio ordini e l’andamento non lineare nel tempo  dipendente dalla programmazione dei singoli lavori nelle varie attività,  evidenziando un continuo trend di crescita grazie al progressivo processo  di normalizzazione delle attività per i progetti già in portafoglio, influenzati  dalle conseguenze della pandemia nei mesi precedenti. 







Il Margine di Commessa è pari a 323,3 milioni, in aumento del 3,7%,  ed esprime una marginalità pari all’11,3%

I costi generali e amministrativi sono pari a €72,9 milioni, in aumento  del 2,3%, anche a seguito del rafforzamento della struttura a sostegno  della Bu Green Energy, nonché a supporto delle attività in Africa sub sahariana. Inoltre, il dato di raffronto del 2020 beneficiava delle iniziative  di risparmio costi realizzate in conseguenza della crisi pandemica. 

La Posizione Finanziaria al 30 dicembre 2021 (al netto delle componenti  già indicate nella nota alla relativa tabella a pagina 2) mostra  Disponibilità Nette per 8,9 milioni, in miglioramento di 125,8 milioni  rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla generazione di cassa operativa  dei progetti in portafoglio per 232 milioni, inclusi gli incassi espressi  dai progetti di nuova acquisizione, nonostante il pagamento di dividendi  per 38,1 milioni e l’acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di  incentivazione per 5,5 milioni.  

Ulteriore miglioramento della posizione finanziaria si è registrato anche a  seguito delle variazioni del mark to market degli strumenti derivati che  hanno inciso positivamente per 49,4 milioni, principalmente in relazione  a strumenti derivati stipulati a copertura dell’esposizione al rischio di  cambio dei flussi connessi ai ricavi e ai costi di commessa, al prezzo di  alcune materie prime e a copertura del rischio di oscillazione del prezzo  dell’azione Maire Tecnimont essenzialmente legato ai piani di  incentivazione del personale in essere. 

Il Patrimonio Netto Consolidato ammonta a 527,3 milioni, in  aumento di 79,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2020. Il dato risente sia  di un risultato consolidato positivo del periodo per 80,5 milioni, che delle  variazioni positive della riserva di Cash Flow Hedge per 24,6 milioni e  della riserva di traduzione dei bilanci in valuta per 12,3 milioni, al netto  dei dividendi distribuiti pari a 38,1 milioni. 

Acquisizioni e Portafoglio Ordini

Grazie alle acquisizioni del 2021, che ammontano a 6.432,9 milioni (con un book-to-bill1 pari a 2,2), il Portafoglio Ordini al 31 dicembre 2021 è pari a 9.488,2 milioni (+3.486,3 milioni), di cui circa l’81% è costituito da progetti di gas monetization ed energy transition. Sia le acquisizioni che il Portafoglio Ordini hanno segnato livelli mai raggiunti prima.
In particolare, rientrano nel portafoglio ordini:

• due contratti Engineering, Procurement e Construction (EPC) siglati con Heydar Aliyev Oil Refinery, controllata di SOCAR, come parte dei lavori di ammodernamento e ricostruzione della raffineria Heydar Aliyev di Baku (Azerbaijan) per un valore complessivo pari a circa USD 160 milioni;

• un contratto EPC con Nigerian National Petroleum Company (NNPC) per i lavori di riabilitazione del complesso di raffinazione di Port Harcourt (Nigeria) per un valore di circa USD 1,5 miliardi;

• un contratto EPC con Advanced Global Investment Company (AGIC) per la realizzazione di di due unità di polipropilene a Jubail Industrial City II in Arabia Saudita per un valore di circa USD 500 milioni;

• un contratto Epcc (Engineering, Procurement, Construction e Commissioning) con Indian Oil Corporation Limited per la realizzazione di un nuovo impianto di paraxilene a Paradip, nell’India Orientale, per un valore di circa USD 450 milioni;
• un contratto Epcc con Indian Oil Corporation Limited per la realizzazione di un nuovo impianto di polipropilene e delle relative unità associate a Barauni, nell’India nordorientale, per un valore di 170 milioni di dollari;
• un contratto Epc con Repsol per la realizzazione di un’unità di polipropilene e una di polietilene nell’ambito del programma di espansione del complesso industriale di Repsol situato a Sines, in Portogallo, per un valore di circa €430 milioni;
• un contratto EPC con LOTOS Oil, relativo all’espansione della Raffineria di Danzica in Polonia, per un valore di oltre 200 milioni;
• tre contratti EPC del valore di USD 3,5 miliardi da parte di Borouge, relativi alla quarta fase di espansione (Borouge 4) del complesso di poliolefine di Ruwais, in Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti).














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