Mae: a Fiorenzuola il primo impianto per la fibra di carbonio made in Italy. Con Leonardo, Aviorec, Cnr e Invitalia

Il progetto di ricerca e sviluppo "L.A.M.P.O." prevede investimenti complessivi per 42 milioni di euro

L'obiettivo principale del progetto di ricerca e sviluppo è stato quello di sperimentare un potenziale modello produttivo attraverso l'implementazione di sistemi automatici per il rilevamento e la correzione dei difetti che possono verificarsi durante la produzione di materiali compositi a base di polimeri e fibra di carbonio

Mae ha inaugurato il primo impianto dimostrativo italiano per la produzione di fibra di carbonio, nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo “L.A.M.P.O.” (Leonardo Automated Manufacturing Process for Composit). L’impianto è situato nel centro di progettazione e sperimentazione “Galileo”, sviluppato da Mae a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza. Il progetto “L.A.M.P.O.” è stato reso possibile grazie alla collaborazione strategica con Leonardo, alla partecipazione di Aviorec, al coinvolgimento del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e al sostegno finanziario di Invitalia, con cui Mae ha potuto dar vita alla prima linea sperimentale di produzione di fibra di carbonio in Italia. Il progetto di ricerca e sviluppo prevede investimenti complessivi per 42 milioni di euro, di cui 9,1 riconosciuti a Mae. È stato finanziato attraverso il contratto di sviluppo con risorse messe a disposizione dal Mimit, a valere sul fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Le agevolazioni concesse dall’agenzia, nella forma di contributo a fondo perduto, ammontano complessivamente a 26 milioni di euro, dei quali 6,5 a favore di Mae.

Mae ha sviluppato ricette chimiche ottimizzate, anche con il recupero del 99,5% dei solventi utilizzati nei processi

Inoltre, il centro di sperimentazione “Galileo” di Fiorenzuola d’Arda, al cui interno è stato sviluppato “L.A.M.P.O.”, ha richiesto un investimento di ulteriori 17 milioni di euro da parte di Mae. Grazie a questo progetto, sono state poste le basi per produrre nel nostro Paese bobine di carbonio che potranno essere impiegate per l’industria civile dell’aerospace e dell’automotive, nonché nel campo energetico, rappresentando un notevole vantaggio strategico per il sistema Italia, paese tra i maggiori consumatori e trasformatori di fibra di carbonio al mondo. L’obiettivo principale del progetto di ricerca e sviluppo è stato quello di sperimentare un potenziale modello produttivo attraverso l’implementazione di sistemi automatici per il rilevamento e la correzione dei difetti che possono verificarsi durante la produzione di materiali compositi a base di polimeri e fibra di carbonio, rendendoli di fatto più performanti. Mae ha sviluppato ricette chimiche ottimizzate, anche con il recupero del 99,5% dei solventi utilizzati nei processi, garantendo prestazioni avanzate anche nel settore aerospaziale.







«L’inaugurazione di questo impianto – dichiara Marco Rovellini, presidente di Mae – segna un passo fondamentale nell’industria italiana, garantendo una produzione di fibre di carbonio nel nostro paese, finora importate prevalentemente da Cina e Giappone. Ringrazio Leonardo per aver creduto da subito in questo progetto e Aviorec, il Cnr per il supporto scientifico e Invitalia per il sostegno finanziario, partner istituzionali di primo rilievo che hanno reso possibile l’avvio di un percorso di sviluppo di soluzioni rivolte a settori strategici per il sistema produttivo nostrano».














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