La partita di Lutech per la continuità digitale della manifattura

di Marco de' Francesco ♦︎ Con le soluzioni olistiche in azienda c’è un unico flusso di dati che tutti utilizzano in modo differente. Le tecnologie in gioco: Crm, Plm, Erp, Mes-Mom. DemoLab IoT di Fornovo: trasferimento di competenze ict, in partnership con Cisco e Ptc. Customer-centricity: con IIoT, cloud, edge, analisi dati. Ar e Vr: per mostrare al cliente la soluzione in anticipo. Lutech Mile e il Campus. Ne parliamo con Manfredo D'Alessandro Caprice

Uno dei passaggi cruciali per le aziende manifatturiere è la “continuità digitale”.  La semplice convergenza tra IT e OT, tra apparati informatici e le operation, non basta più: occorre dar vita ad un flusso di dati disponibile a tutte le funzioni dell’impresa, superando l’isolamento delle informazioni tipicamente storicizzato nei silos dipartimentali. Questo flusso è utile di per sé per la singola attività: ad esempio, grazie alla continuità digitale gli ingegneri hanno accesso alle stesse versioni di progettazione su più domini, e questo consente loro di dar vita ad un lavoro sincronizzato, circostanza che permette peraltro una riduzione del time-to-market. Ma informazioni di natura ingegneristica, così come quelle attinenti al ciclo vita del prodotto, possono trovare utilità in fase di ingaggio del cliente, o per assumere decisioni strategiche.

Ovviamente, ciò non si realizza con un solo prodotto, ma con “soluzioni” che mettono insieme più tecnologie. È questo il nuovo lavoro dei system integrator; ed è per questo motivo che Lutech, tra i leader dell’IT in Italia, che dal 2021 fa parte del portafoglio di Apax – tra i più rilevanti fondi al monto nell’ambito dell’Hi-Tech – e che agisce su scala globale con 3mila professionisti, 466 milioni di fatturato e più di 100 partner tecnologici, è impegnato in questa partita.







D’altra parte, la società con sede a Cinisello Balsamo guidata dal Ceo Tullio Pirovano intende porsi come player di riferimento per il comparto manifatturiero: lo dimostrano le acquisizioni di un ramo di azienda di Sit, e integralmente di Advantage e di Know-How, system integrator specializzati nel settore, e infine di Stain, che sviluppa software Mes. Ma quali tecnologie vanno integrate per realizzare la continuità digitale? Nella strategia di Lutech, fondamentali sono il Crm, il Plm, l’Erp e il Mes-Mom. Non è una lista esaustiva, ma sono quelle strategiche per conseguire l’obiettivo. Ne abbiamo parlato con il Manufacturing Industry Expert e Ceo di Advantage del Gruppo Lutech Manfredo D’Alessandro Caprice.

 

Soluzioni olistiche per la continuità digitale

1)      Cos’è la continuità digitale e come si ottiene

Il Manufacturing Industry Expert e Ceo di Advantage del Gruppo Lutech Manfredo D’Alessandro Caprice

Come può Lutech aiutare le aziende clienti a realizzare la continuità digitale, traguardo strategico per la loro competitività? Si diceva che solo per alcune e limitate aree Lutech produce direttamente software, principalmente in ambito Fintech; per il resto, è un importante system integrator, con una presenza significativa nella manifattura e altri tipi di industrie affini quali il fashion e Retail che garantiscono attualmente il circa 30% delle revenue, e la quota è crescente. «Noi disponiamo delle competenze per scegliere e implementare le tecnologie leader di mercato e per realizzare soluzioni anche olistiche che consentano una perfetta integrazione dei dati tra le diverse funzioni. Non ci sono più barriere: c’è un unico percorso di accesso ai dati che tutti utilizzano per scopi diversi. Ora: ci sono mercati più o meno evoluti, e tecnologie generali e verticali. Tra i nostri partner, abbiamo selezionati i principali player di ciascun segmento tecnologico. E noi d’altronde vogliamo essere considerati in Italia il partner di assoluto riferimento per ognuno dei software vendor scelti. È l’esistenza stessa di questo ecosistema che consente l’implementazione delle tecnologie più appropriate, quelle che giocano un ruolo fondamentale in una trasformazione digitale che deve essere diretta ad una maggiore competitività delle imprese utenti» – afferma D’Alessandro Caprice.

 

2)      Soluzioni olistiche dal vivo al DemoLab IoT di Fornovo

D’altra parte, per consentire alle aziende clienti di sperimentare sia le tecnologie che le soluzioni complesse, «Lutech ha dato vita, a Fornovo – nel cuore della Motor Valley e nella sede di Innovation Farm – al DemoLab IoT. È un progetto che abbiamo condiviso con i nostri partner Cisco e Ptc, per favorire la sperimentazione ed il trasferimento di competenze – in particolare di quelle specialistiche Ict, che sono indispensabili sia per le nuove generazioni che devono coltivare la propria professionalità, sia per coloro che già lavorano ma devono aggiornarsi e riqualificarsi professionalmente» – afferma D’Alessandro Caprice.

 

3)      Con la customer-centricity il risultato finale conta più delle tecnologie componenti

Lutech, tra i leader dell’IT in Italia, dal 2021 fa parte del portafoglio di Apax – tra i più rilevanti fondi al monto nell’ambito dell’Hi-Tech. Agisce su scala globale con 3mila professionisti, 466 milioni di fatturato e più di 100 partner tecnologici

Sempre secondo D’Alessandro Caprice, «dal momento che si tende a realizzare soluzioni olistiche, che in vista della continuità digitale associano un numero sempre più rilevante di tecnologie diverse, in un certo senso queste saranno sempre più “nascoste” agli occhi dell’azienda utente». In un contesto di customer-centricity, cioè, ciò che conta sarà sempre di più l’adeguatezza della soluzione finale nel rispondere alle necessità del cliente. «Nel manifatturiero, accade già con la manutenzione predittiva. Si attiva un processo complesso, che riguarda fornitori di tecnologie diverse: l’IIoT, il Cloud, l’edge, l’analisi dei dati, la macchina, il componente. Ma per l’utente finale ciò che conta è che l’alert sia dato nei tempi giusti, e che si propongano soluzioni per intervenire con efficacia» – chiarisce D’Alessandro Caprice.

 

I pillar tecnologici della continuità digitale nella manifattura secondo Lutech

1)      Il Crm, per mettere insieme IT, marketing e vendite

Lutech ha dato vita, a Fornovo – nel cuore della Motor Valley e nella sede di Innovation Farm – al DemoLab IoT. È un progetto condiviso con i partner Cisco e Ptc, per favorire la sperimentazione e il trasferimento di competenze – in particolare di quelle specialistiche Ict

Anzitutto, un’azienda deve gestire le relazioni con i clienti, che generano flussi di informazioni. Il software adatto si chiama Crm (customer relationship management). I dati vengono raccolti da una serie di canali di comunicazione diversi, tra cui il sito web dell’azienda, il telefono, le e-mail, le chat, i materiali di marketing e, più recentemente, i social media. L’obiettivo conseguibile con un Crm è permettere alle aziende di restare in contatto con i propri clienti in modo continuativo, attraverso strategie di marketing orientate al miglioramento della relazione con questi ultimi. Partner di Lutech è Saleforce, che connette marketing, vendite, e-commerce, assistenza clienti e IT in un unico approccio.

 

2)      Il Plm, per gestire il life cycle del prodotto

Poi occorre un Plm, sta per “Product Lifecycle Management“. È una soluzione che serve a gestire l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla sua concezione al suo ritiro dal mercato; ciò avviene con una condivisione totale dei dati relativi al bene fra le diverse funzioni dell’impresa. «Il Plm è un vero e proprio orchestratore del processo digitale integrato, dall’acquisizione della commessa all’after sales» – afferma D’Alessandro Caprice. Questa tecnologia è destinata ad una costante evoluzione. Si estenderà sempre di più e riguarderà non solo aspetti meccatronici, ma l’amministrazione dei costi, quella dei requisiti e altro. Il Gruppo Lutech è peraltro partner platinum di Ptc, che ha nel proprio portafoglio il noto Plm Windchill. Come peraltro si accennava, a novembre dello scorso anno Lutech ha annunciato l’acquisizione del 100% delle quote di Advantage, system integrator di Parma focalizzato su processi Enterprise, Configuration Management, AR ed IoT e che definisce soluzioni in cui il Plm gioca un ruolo importante. Il mese dopo Lutech ha acquisito il ramo di azienda specializzato in soluzioni per il manufacturing di Sit (Sistemi Informatici e Telematici Srl), società con sede a Ferno (Varese). Entrambe le società sono partner di riferimento di Ptc.

 

3)      L’Erp e il Mes, per integrare i processi di business e per allineare la produzione

Per realizzare la continuità digitale, nella strategia di Lutech sono fondamentali il Crm, il Plm, l’Erp e il Mes-Mom

A quel punto si tratta di integrare il Plm con altre tecnologie che intervengono in fase di execution. Ad esempio l’Erp, (“pianificazione delle risorse d’impresa”) un software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda e tutte le funzioni, ad esempio vendite, acquisti, gestione magazzino, finanza, contabilità. Il Gruppo Lutech è partner gold di Infor, multinazionale americana che produce Infor Ln, soluzione Erp globale basata su cloud per aziende manifatturiere complesse di piccole e grandi dimensioni. O ancora il MesMom. Il Mom (manufacturing operations system), un’evoluzione del più noto Mes (manufacturing execution systems), che serve per controllare la fabbrica e allineare la produzione. Con il primo, invece, la sfera di azione si è estesa a 360 gradi: si possono pianificare le attività, tracciare componenti e prodotti, gestire la qualità e il magazzino. Insomma, da una postazione centralizzata, si può avere visibilità completa su tutti i processi e la facoltà di incidere real time sul loro andamento. È peraltro già possibile intravedere un’evoluzione di questa tecnologia: non è improbabile che i Plc (i controllori logico programmabili, che servono a monitorare i processi) alla fine saranno inglobati nei Mom. Continueranno ad esistere, ma non più come hardware; saranno virtualizzati in questo software.

Sempre come si accennava, lo scorso settembre, Lutech ha acquistato Stain, azienda bresciana che da quasi 30 anni sviluppa software Mes per i settori manufacturing e metal. «Questa operazione contribuirà a rafforzare la nostra offerta in questi comparti. Peraltro, grazie alla approfondita conoscenza del linguaggio delle macchine e degli operatori, Stain riesce a progettare strumenti interconnessi e performanti che permettono alle imprese clienti di ottimizzare la produzione – e questo è per noi un vantaggio competitivo» – afferma D’Alessandro Caprice.

 

4)      Il Cloud, per accelerare l’innovazione e il time-to-market

Agli inizi del 2022 la società ha dato vita a Lutech Mile, il Polo di Innovazione Tecnologica operativo nel Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis dell’Università degli Studi di Bari a Valenzano. L’investimento complessivo è pari a 24 milioni di euro

Un legame tra tutte queste tecnologie è il Cloud. «Secondo Lutech la migrazione in Cloud è una dinamica essenziale per rispondere tempestivamente alle esigenze del business. Tutti i principali vendor si stanno spostando su questa tecnologia, e anche l’Erp ha iniziato la sua transizione verso il Cloud» – afferma D’Alessandro Caprice. Per Lutech, peraltro, è importante, per l’azienda utente, supportare una multi-cloud strategy, che assicuri flessibilità, velocità, compliance e sicurezza. Quest’ultima ha a che fare con la cyber security. Sotto questo profilo, uno speciale team di Lutech (Cyber Security Advisory) realizza assessment delle reti delle imprese e supporta il personale di queste ultime con audit e training. Inoltre realizza soluzioni anche molto sofisticate «con una particolare attenzione ai protocolli industriali, che sono più fragili dei sistemi IT e si possono più facilmente espugnare. Nel backbone di dati, il layer di cyber security che garantiamo è molto forte» – afferma D’Alessandro Caprice.

 

Engagement dell’azienda cliente si realizza con nuove tecnologie

1)      Il cliente finale può vedere la soluzione in anticipo grazie all’AR e alla virtual reality

Il cliente finale può vedere la soluzione in anticipo grazie all’AR e alla virtual reality

Una fase cruciale, per ottenere l’engagement dell’azienda cliente, è quella della presentazione della soluzione olistica. Questa, come abbiamo detto, riguarda diverse funzioni aziendali. Come si può fare, nella manifattura? «Se ad esempio si tratta di una soluzione che riguarda un intero stabilimento produttivo, si procede anzitutto con un lay-out 3D dell’impianto. Una volta realizzata la “fabbrica virtuale”, con l’augmented reality (un’esperienza interattiva che combina il mondo reale e i contenuti generati dal computer) si possono “aggiungere” tutti i nuovi sistemi che si intende introdurre. Il cliente, tramite particolari dispositivi ottici, potrà navigare all’interno dello stabilimento, e valutare come se si trovasse in loco tutti i cambiamenti e tutti i vantaggi che la soluzione apporta, anche nei particolari. Potrà vedere in anticipo quali sono gli effetti sui processi produttivi, sui risparmi di energia, sull’organizzazione del lavoro e tanto altro» – afferma D’Alessandro Caprice.

 

2)      Digital Twin e AR per l’assistenza

Una volta realizzata la “fabbrica virtuale”, con l’augmented reality si possono “aggiungere” tutti i nuovi sistemi che si intende introdurre. Il cliente, tramite particolari dispositivi ottici, potrà navigare all’interno dello stabilimento, e valutare come se si trovasse in loco tutti i cambiamenti e tutti i vantaggi che la soluzione apporta, anche nei particolari

«Una volta che la soluzione sia stata approvata dall’azienda cliente, siamo in grado di realizzare un digital twin dello stabilimento o di parti di esso» – afferma D’Alessandro Caprice. I digital twin sono repliche digitali di entità fisiche, l’alter ego di dispositivi, infrastrutture, sistemi, prodotti e processi industriali. Grazie alla raccolta e all’elaborazione di dati, la copia virtuale che ne deriva è una rappresentazione dell’oggetto in tutte le sue caratteristiche funzionali, dall’elettronica alla meccanica, dalla fluidica alla geometria. Tipicamente il digital twin è un simulatore. Uno strumento che assume un rilievo particolare nel caso in cui, ad esempio, si intenda imitare alla perfezione un prodotto, e replicare anche le condizioni in cui questo si troverà ad operare. «Ma può essere utilizzato per ridurre i tempi di fermo in caso di manutenzione o ad esempio intraprendere rapidamente un cambio di formato (operazione che può essere previamente simulata)» – continua D’Alessandro Caprice.

Quanto alla manutenzione, con l’AR in congiunzione con l’IIoT si possono ottenere informazioni in real time, come dati, manuali, indicazioni sul comportamento, semplicemente scansionando con un tablet l’apposito tag presente sui macchinari. L’AR supporta anche  gli impiantisti e i tecnici dell’azienda cliente da remoto e le persone nelle operation, valorizzando skills individuali. Con l’AR si possono poi tenere sessioni di training da remoto con simulazioni AR su modelli digital twin.

 

Innovazione tecnologica di Lutech mile

Agli inizi del 2022 la società ha dato vita a Lutech Mile, il Polo di Innovazione Tecnologica operativo nel Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis dell’Università degli Studi di Bari a Valenzano. L’investimento complessivo è pari a 24 milioni di euro. Cosa si vuole fare? Progetti di sviluppo in collaborazione con gli atenei locali (Politecnico di Bari, Università Aldo Moro, Lum) relativi ad architetture dati innovative basate su AI, Quantum Computing, Digital Twin per i comparti Energy, Fintech, Life science, Smart Learning, fino alle tecnologie IoT e Blockchain per il Manufacturing. Saranno inseriti 60 tra neolaureati e tecnici per la realizzazione di un nuovo data center. Saranno assunti 500 tecnici in 5 anni per portare avanti i progetti. Si terranno seminari tecnici e percorsi di stage e tirocini sia con studenti universitari che degli Itis locali.

 

Un nuovo campus a Milano

Il Gruppo Lutech ha dato vita, negli spazi polifunzionali della sede di Cinisello, anche al Lutech Campus, una piattaforma di open innovation di formazione e incubazione. Si intende realizzare (in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende) progetti su tematiche specifiche come le blockchain, l’AI, il quantum computing, la cyber security, il 5G e l’Iot, il Fintech e l’insurtech. Saranno dedicati a laureandi, neolaureati, diplomati in area Stem, clienti e stakeholder. Inoltre, saranno selezionate e incubate delle start-up innovative e operanti sulle tematiche citate. Sarà realizzato un demo-lab e una piattaforma per la realizzazione di eventi.














Articolo precedenteAccordo Cnr-Irea e Flyted per il monitoraggio delle infrastrutture idriche
Articolo successivoGigafactory italiana Joerg Klingler (Bosch) entra nel board di Italvolt






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui