Leonardo alla conquista dello spazio: lavorerà sui bracci robotici per le missioni di Nasa ed Esa

Il colosso è impegnato nello sviluppo degli strumenti che equipaggeranno il rover e il lander nella missione Mars Sample Return

Braccio Delian di Leonardo per missioni spaziali.

Anche Leonardo contribuirà alla missione sul pianeta rosso di Mars Sample Return di Nasa ed Esa. In particolare, l’azienda ha siglato un contratto con Airbus per la fase di studio avanzata (Advanced B2) del braccio robotico del Sample Fetch Rover (Sfr) dell’Esa e ha ottenuto il finanziamento per proseguire lo studio del Sample Transfer Arm (Sta) per il lander della Nasa.

Il braccio robotico del rover Sfr, entra ora nella fase avanzata di progettazione e sviluppo del primo prototipo (breadboard) per dimostrare le elevate capacità del sistema. Si tratterà di un braccio a 6 gradi di libertà estendibile fino a circa 110 cm e di un gripper, ovvero una pinza, con tanto di sistema di controllo. L’Sta del lander NASA è un braccio più complesso, con 7 gradi di libertà che supera i 200 cm di estensione e entra ora nella fase di sviluppo del breadboard. In questo caso, Leonardo è responsabile di un consorzio industriale internazionale incaricato anche della progettazione dell’elettronica di controllo, del software e del sistema di visione. Entrambi i bracci sono il frutto dell’esperienza maturata nella realizzazione dei modelli Delian e Dexarm, sviluppati da Leonardo e tuttora considerati standard di riferimento nel mercato spaziale europeo.







Questi non sono gli unici progetti relativi all’esplorazione spaziale in cui è impegnata l’azienda: attraverso Thales Alenia Space, Leonardo contribuirà anche all’Earth Return Orbiter, che consentirà la trasmissione dei dati tra Terra, Ero e Marte, progetterà l’Orbit Insertion Module e gestirà la fase di Assembly Integration and Test (Ait) per il modello Proto-Flight della sonda Ero.














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