«Laddove non abbiamo una risposta positiva in termini di sostenibilità di business, cerchiamo un soggetto che, a nostro giudizio possa essere il miglior proprietario possibile per quell’attività».
Così Alessandro Profumo relativamente ai piani di m&a di Leonardo, a lato di un evento organizzato al Polo di Genova dal Gruppo attivo nell’industria dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. La domanda è stata ispirata dalla cessione in corso di Oto Melara, azienda che è nell’orbita dell’ex Finmeccanica dal 2016 e che produce cannoni navali della tipologia 76/62 mm. Impresa che potrebbe finire nell’orbita di Fincantieri, anche se Profumo non si è sbilanciato a riguardo, limitandosi a dire che, fra tutte le opzioni possibili ora sul piatto, verrà scelta la migliore.
«La nostra strategia è di essere molto forti nelle due piattaforme che abbiamo: elicotteri e velivoli – prosegue il numero uno di Leonardo – E l’anello di congiunzione che tiene insieme queste piattaforme sarà l’elettronica per la difesa, che consta di sensoristica e capacità di calcolo. Per quanto riguarda gli elicotteri vogliamo essere in un leader globale, mentre per i velivoli un leader europeo. Nell’ambito dell’elettronica per la difesa siamo un player molto forte in Europa e negli Usa».