Leonardo e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova hanno unito le forze per dare vita a tre laboratori congiunti nei quali si farà ricerca su 3 aree strategiche per il Paese: calcolo ad alte prestazioni (supercomputer), i sistemi robotici per uso industriale e l’intelligenza artificiale. Al progetto verranno dedicati 30 ricercatori e investimenti per un milione di euro all’anno per i prossimi tre anni.
Il Lab congiunto destinato alla ricerca sul supercalcolo aumenterà le capacità tecnologiche nel calcolo ad alte prestazioni lavorando con le più moderne tecnologie e aprendo inoltre ai computer quantistici. Verranno sviluppati nuovi modelli numerici e nuovi codici di calcolo, per incrementare l’indipendenza tecnologica e implementare applicazioni proprietarie ad hoc. Nel medio termine saranno inoltre elaborati nuovi algoritmi per il green computing, con l’adozione di un approccio ecosostenibile, mirato alla riduzione del consumo energetico e dell’impatto sull’ambiente dell’intero settore – l’obiettivo europeo è di avere entro il 2030 tutta l’industria di cloud e data center carbon neutral (ad oggi il 5% dell’energia prodotta nel mondo è consumata dai data center. Tale percentuale è in costante aumento). Traguardo raggiungibile anche attraverso l’ottimizzazione dei codici di calcolo.
In questo contesto, il Joint-Lab dedicato all’HPC sta studiando ulteriori sistemi green applicati alle macchine di supercalcolo, come lo spegnimento automatico dei circuiti non utilizzati, l’alimentazione energetica da fonti alternative e i sistemi di raffreddamento ad altissima efficienza, ottenuti da risorse naturali – con l’impiego, ad esempio, dell’acqua di fiumi, falde, o l’utilizzo dell’evaporazione dell’acqua. Strumenti che consentono un risparmio energetico pari al 30%.
Ulteriore ambito di collaborazione è lo sviluppo di sistemi robotici integrati con l’intelligenza artificiale, per applicazioni in ambito industriale. Con soluzioni ibride di interazione tra l’uomo e i sistemi robotici, sarà possibile digitalizzare le aree produttive industriali con incremento dei livelli di sicurezza, la gestione programmata e predittiva della logistica, la migliore qualità della produzione e dei prodotti, il potenziamento del post vendita, grazie all’integrazione di sistemi di monitoraggio avanzati per manutenzioni programmate e indicatori di alert predittivi.
Si avvieranno sperimentazioni su squadre multi-robot, per svolgere in autonomia compiti di sollevamento, navigazione e stoccaggio delle merci e tecnologie per telecontrollare elementi robotici e consentire all’uomo di operare da remoto.
La ricerca e lo sviluppo di tecnologie robotiche da impiegare al di fuori dei contesti industriali, per operare in ambienti non strutturati, è un ulteriore settore di esplorazione del Joint lab. Tali ambienti prevedono l’adattabilità dei sistemi robotici a situazioni non previste, in condizioni ambientali critiche e la capacità di agire in autonomia. Le applicazioni riguardano principalmente lo Spazio – con l’impiego dei sistemi robotici, ad esempio, su pianeti e satelliti, dove gli strumenti sono soggetti a radiazioni, marcate escursioni termiche e condizioni di mobilità particolarmente difficili – e le situazioni emergenziali in caso di calamità naturali.