Le ricette per il passaggio del testimone in azienda

Matteo e Camilla Lunelli
Matteo e Camilla Lunelli

Dalla teoria all’esperienza. Gli scenari delineati da Gianfelice Rocca e Andrea Dell’Orto, rispettivamente presidente e vicepresidente di Assolombarda Milano Monza e Brianza, hanno consegnato al pubblico l’esperienza diretta da protagonisti di passaggi generazionali nelle rispettive imprese di famiglia. Tutti e due hanno trovato il loro punto di confronto nel corso della tavola rotonda, moderata dalla giornalista Maria Latella, e a cui hanno partecipato tre importanti imprenditori italiani: Matteo Lunelli (nella foto in altro), presidente delle Cantine Ferrari Trento, Cristina Nonino, amministratore delegato di Nonino distillatori, e Mario Preve, presidente di Riso Gallo. Latella in chiusura dell’incontro ha chiesto agli ospiti le rispettive tre regole d’oro per superare la consegna di testimone di padre in figlio/figli, aumentando nel contempo il valore delle aziende.

Avvicendamento frizzante







Per Matteo Lunelli, che rappresenta un passaggio generazionale con più successori, le mosse vincenti consistono nel “preparare nel tempo la successione con progressione e forte determinazione per stabilire le regole del gioco; avere i più anziani il coraggio di far largo ai più giovani; assicurarsi la presenza, sin dall’inizio e in ogni fase, di una persona esperta e terza alla famiglia in grado di sorvegliare, guidare, consigliare e soprattutto ad aiutare a stabilire le regole”

Secondo Cristina Nonino, anche lei protagonista di una successione a più voci, le indicazioni sono quelle di “programmare per tempo il passaggio, ovvero quando il leader è nel pieno delle sue funzioni ed energie; puntare sulla riorganizzazione aziendale prima del passaggio, abituando i figli a partecipare a riunioni di famiglia come fossero veri e propri consigli di amministrazione; e soprattutto la cura da parte dei padri fondatori di non porre al centro la competizione fra i successori”.

La famiglia Nonino (Cristina in basso a destra)
La famiglia Nonino (Cristina in basso a destra)

E anche nella testimonianza di Mario Preve, ultrasettantenne e carismatico imprenditore, che ha introdotto i suoi quattro figli in azienda dopo essere stato anche lui in passato al centro di passaggi generazionali, le regole sono le stesse: “Programmare il cambiamento nei momenti di pace e qualora si fronteggiassero discussioni o momenti di frizione ricordarsi che in azienda non ci sono buoni o cattivi, ma solo portatori di interessi; agire sempre ricordando che l’azienda e la famiglia sono cose distinte, in azienda non ci sono padri, figli, fratelli; avere molta fortuna”.

Nel loro insieme le ricette di Lunelli, Nonino e Preve trovano eco e conforto nella Guida per i passaggi generazionali: condizioni di successo, errori da evitare e case history, dispensa a cura dell’Area Internazionalizzazione e Strategia di Impresa edita da Assolombarda nel giugno 2016 ed elaborata con la Cattedra AldAf-EY di Startegia delle Aziende Familiari in memoria di Alberto Falck guidata dai professori Guido Corbetta e Alessandro Minichilli. Come scrive Andrea Dell’Orto nella prefazione: “Il passaggio generazionale è un tema delicato e cruciale… per questo Assolombarda Confindustria Monza e Brianza ha ritenuto necessario inserire nel suo piano strategico Far Volare Milano, il progetto Cultura manageriale e passaggio generazionale, teso a rafforzare le aziende sia attraverso le competenze manageriali sia attraverso un passaggio generazionale ben gestito”.

Mario Preve con i figli
Mario Preve con i figli

Il testo identifica quattro pilastri:

1 Le sette condizioni per un passaggio generazionale di successo (ovvero: distinguere l’impresa dalla famiglia; applicare un sistema di governance moderno; valutare la competenza più dell’appartenenza; definire presto e bene le regole condivise per il cambiamento; prepararsi all’imprevisto: le condizioni patrimoniali; pianificare obiettivo e processo, coinvolgere attori terzi)

2 Le fasi del ricambio generazionale

3 I diversi tipi di ricambio generazionale

4 Le possibili ragioni di insuccesso nel ricambio generazionale.














Articolo precedenteIndustria: il passaggio generazionale è uno dei temi più caldi
Articolo successivoIl Politecnico: Gli italiani online sono multicanali






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui