Dell’Orto: Il patto generazionale è un’occasione

Andrea Dell'Orto
Andrea Dell'Orto

di Christian Benna ♦ Assolombarda lancia servizi dedicati alla media impresa, focalizzati anche sul passaggio generazionale, pensato come nuova leva di sviluppo. Ne parla il vicepresidente dell’associazione con delega al manifatturiero e medie imprese Andrea Dell’Orto.







La staffetta è una disciplina per velocisti. Ma per le imprese, il passaggio del testimone, deve avere il passo del maratoneta che imposta una strategia di marcia a lungo termine e sa guardare lontano. Non tutte le aziende riescono a farlo, infatti solo il 12% delle società familiari riesce a superare lo scoglio della terza generazione. Il dato rischia di suonare come un allarme se lo si confronta con il fatto che un’azienda familiare italiana su cinque (molte di queste per sopraggiunti limiti di età dell’imprenditore al comando) prevede un cambio della guardia nei prossimi cinque anni.

Iniziativa lombarda

Nasce da questo contesto l’iniziativa di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza che, nel riordino delle competenze settoriali, ha diviso (novità assoluta per il sistema confindustriale) in tre le aree di riferimento: piccole, medie e grandi imprese. Perché ogni classe di azienda ha le sue esigenze. E in particolare per le medie aziende spuntano servizi dedicati all’internazionalizzazione (tema sempre caldo) e soprattutto al passaggio generazionale, argomento spesso trattato da convegni e seminari ma raramente in modo operativo. “Il passaggio generazionale è un momento cruciale per un’azienda alla pari dell’internazionalizzazione che può determinare opportunità perché introduce nuove strategie ma anche clamorosi insuccessi”, afferma Andrea Dell’Orto, vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega allo sviluppo manifatturiero e alle medie imprese, nonché rappresentante della terza generazione della Dell’Orto, azienda con più di 80 anni di vita (è nata nel 1932) attiva nella produzione di carburatori per moto e sistemi di alimentazione automotive. “Il peggior errore che si fa nell’affrontare un cambio di guida è la sottovalutazione di un processo che è complesso e delicato” dice l’imprenditore presentando a Milano la Guida alla successione aziendale, realizzata in collaborazione con Università Bocconi e Aidaf. “Perché si tratta di una vera riorganizzazione aziendale che prevede nuovi ruoli e nuove competenze. Perciò la staffetta va predisposta per tempo e pensata in termini strategici. Le aziende più strutturate, in genere, si trovano meglio incaricando manager esterni altri lo fanno da soli. E anche Assolombarda è un riferimento per questi passaggi generazionali offrendo servizi dedicati di consulenza sopportandone la crescita e lo sviluppo”.

Esperienza vissuta

Andrea Dell’Orto, che è anche presidente del presidio di Monza e Brianza di Assolombarda, “insiste sul concetto del ruolo sociale dell’azienda familiare, di un patrimonio economico e di know how che si riflette sui territori di appartenenza. “Il passaggio generazionale nelle aziende familiari non riguarda solo trasferimenti di quote cariche ma soprattutto un patrimonio di competenze aziendali. Non affrontarlo con gli strumenti adatti potrebbe mettere in difficoltà la continuità aziendale”. E questa sì che diventa un dramma che va al di là della continuità familiare in azienda ma ricade sulle comunità di riferimento. Tanto più che “come ha ricordato Mediobanca, le aziende familiari hanno registrato nella stagione di crisi risultati migliori rispetto a quelle non familiari. Si tratta davvero un patrimonio da non disperdere”. Guardando al resto del mondo Andrea Dell’Orto dice che “le imprese a carattere familiare non sono certo una prerogativa italiana. Sappiamo bene che negli Usa queste aziende rappresentano metà dell’occupazione e del Pil nazionale. La differenza è che in Italia la governance è saldamente controllata dalle famiglie. Solo in qualche caso ci sono manager esterni. E i concetti di premialità legati ai risultati sono anch’essi molto rari. Il passaggio generazionale diventa quindi un’occasione per ripensare i processi aziendali e trovare nuovi sviluppi di business”. Tutti argomenti che Andrea Dell’Orto conosce molto bene, visto che si trova nel pieno del passaggio generazionale nell’azienda di famiglia. “Faccio parte di quel 12% di aziende che vuole andare oltre la terza generazione”.

Monumento al patto generazionale?
Monumento al patto generazionale?













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