La legge di bilancio 2021 prevede una serie di incentivi per i macchinari industriali acquistati nel 2021 e consegnati entro giugno 2022. Secondo Federmacchine, federazione che rappresenta oltre 5.000 imprese, e un comparto che vale 51 miliardi di fatturato, questa scadenza va però spostata di sei mesi, a dicembre 2022. L’attuale contesto, infatti, caratterizzato dalla difficoltà a reperire componenti a livello globale, rende molto difficile rispettare i tempi di consegna inizialmente previsti.
«Nella realtà molte delle aziende produttrici di macchinari rischiano di non riuscire a rispettare i tempi ora stabili e non per propria inefficienza ma per le condizioni del mercato», affermato Giuseppe Lesce, presidente di Federmacchine. «D’altra parte la modifica non comporterebbe alcun aggravio sulle casse dello Stato poiché lo spostamento avviene all’interno dello stesso anno fiscale; avrebbe invece benefici immediatamente misurabili sull’intero sistema manifatturiero del paese che sta vivendo una necessaria fase di sviluppo in chiave digitale. Siamo consapevoli che sul tavolo del governo vi siano temi complessi e scottanti non ultimi il caro energia e transizione elettrica che impattano direttamente anche sul mondo del bene strumentale, ma crediamo che questa questione meriti uguale attenzione in ragione degli effetti che può avere sulle migliaia di imprese manifatturiere clienti dei costruttori di beni strumentali che vedranno ridursi il beneficio fiscale legato all’acquisizione di quei macchinari.
Quello che può sembrare un dettaglio burocratico della legge rappresenta un enorme ostacolo allo svolgimento dell’operatività delle aziende. Per questo nell’ultimo consiglio direttivo, abbiamo convenuto che tutte le 12 federate di Federmaachine sollecitassero l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico, scrivendo direttamente al Ministro Giancarlo Giorgetti. Aspettiamo fiduciosi».