L’appello di 400 scienziati: per evitare il declino bisogna investire 15 miliardi in ricerca e sviluppo

di Piero Formica ♦︎ La ripartenza deve passare dalle università ed è fondamentale dare più peso all'R&D, anche sfruttando le risorse del Recovery Fund. Ma servono anche le sinergie con aziende, banche, imprenditori. In caso contrario, il declino è inevitabile

Che ne sarebbe del flusso di denaro destinato alla ricerca se passioni, motivazioni e attitudini imprenditoriali dei ricercatori non fossero riconosciute e coltivate, oppure, peggio, se sacrificate sull’altare delle numerose licenze necessarie e del ricorso agli accordi di non concorrenza, come riferito dalla Fondazione Kauffman nel caso degli Stati Uniti e come lo stesso vale, con l’aggravante delle cervellotiche procedure di regolamentazione, per quanto riguarda l’Italia? Scienziati e ricercatori in veste imprenditoriale sono gli invasori che in modo contro-intuitivo, sfruttando enormi opportunità non intraviste dalle imprese esistenti, penetrano nei settori industriali ridefinendoli. La creatività e la passione dei tali invasori funzionano come un mulino a vento che sfrutta le forti raffiche della ricerca per dare nuova energia all’imprenditorialità. Rinverdiamo allora i fasti di Giulio Natta, ingegnere chimico e accademico, che incontrò Pietro Giustiniani, un imprenditore poi diventato il leader della Montecatini, la più grande azienda chimica italiana dell’epoca. Quell’incontro fu per molti versi all’origine di un premio Nobel e di un prodotto di successo.

È questo il prologo da non trascurare nell’accogliere l’appello degli scienziati rivolto al governo affinché vengano impiegate nella ricerca 15 miliardi in cinque anni. Nuove risorse sono necessarie per scalare le classifiche internazionali che collocano l’Italia tra le 23ma e la 27ma posizione. La sollecitazione degli scienziati riporta alla luce due scenari di fondo rappresentati, l’uno, dall’ISTAT e, l’altro, dal Global Innovation Index.







L’appello, redatto da 400 scienziati, è stato inviato a maggio di quest’anno al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier Giuseppe Conte. Mai come oggi, mentre si parla dell’allocazione delle risorse previste dal Recovery Fund, si può e si deve pensare a un migliore impiego dei denari per la ricerca e lo sviluppo. «Per uscire dalla crisi – si legge nel manifesto – serviranno importanti investimenti pubblici, atti a sostenere le aziende pronte ad abbandonare i precedenti e superati modelli produttivi. Del resto, chi non sarà pronto alla sfida che la pandemia ha reso ancora più urgente, sarà presto messo in seria crisi dalla svolta epocale prevista dal New Green Deal in Europa. Serve un Piano Nazionale per il trasferimento delle conoscenze scientifiche alle imprese, dalle grandi alle piccolissime imprese. In particolare, queste ultime, così diffuse in Italia, rimangono, spesso, ai margini dei processi di trasferimento di conoscenze scientifiche che, fino a ora, anche quando avviene, è raramente coerente con i principi di compatibilità ambientale e di sviluppo sostenibile».

Piero Formica

Le 10 idee concrete in 10 settori chiave per la ripartenza

AGRIFOOD E PRODOTTI BIO: promuovere “Italian food” ecosostenibile, biologico, diversificato, recuperando le aree ‘marginali’ (p.es., transizione da allevamenti e colture industriali a una nuova zootecnia di qualità, anche per prevenire future epidemie/pandemie; incentivazione agro-bio-food in aree agricole interne abbandonate o in via di abbandono).

CITTA’ VERDI: sottrarre le periferie e le aree industriali periurbane alla cementificazione selvaggia che sta divorando 2 metri quadri di territorio italiano al secondo; costruire solo sul costruito, ripristinare edifici abbandonati; valorizzare i centri storici, promuovere l’Urban Nature (p.es., un piano per il verde urbano per tutti i comuni, unitamente alla realizzazione di foreste urbane nelle grandi città e un piano per la revisione di leggi urbanistiche e incentivi alla ristrutturazione delle periferie urbane).

ENERGIE RINNOVABILI: attivazione immediata del Piano Nazionale Integrato per l’Energia con la priorità relativa alle energie rinnovabili (p.es., un piano per superare il 50% del fabbisogno energetico con rinnovabili entro il 2030).

CAMBIAMENTI CLIMATICI: un piano straordinario per la riduzione delle emissioni climalteranti, per la mitigazione degli impatti e l’adattamento ai cambiamenti climatici (p.es., un piano d’investimenti per l’attuazione di misure di adattamento ai e mitigazione dei cambiamenti climatici).

TURISMO SOSTENIBILE: rilancio dell’offerta turistica sostenibile blu e verde del nostro paese, con offerte ecologiche e innovative che promuovano l’immagine dell’Italia come paese di cultura e bellezza (p.es., un piano per l’estensione temporale del turismo, distribuendolo su 12 mesi all’anno, anche con piani per il godimento delle ferie nel pubblico impiego e accordi con il mondo della scuola).

LOTTA ALL’INQUINAMENTO E PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE: un piano straordinario nazionale per la bonifica dei siti contaminati e la drastica riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli, la riconversione delle aree industriali dismesse (p.es., siti di interesse nazionale, conversione di impianti in città industriali come Genova, Napoli, Taranto tra le altre).

BIODIVERSITA’ E RESTAURO AMBIENTALE: rilancio del Piano Nazionale per la Biodiversità, con estensione delle aree protette terrestri e marine e la creazione di efficaci reti ecologiche, riducendo drasticamente la frammentazione del territorio e il consumo di suolo e tutelando la ricchezza della biodiversità del nostro paese (p.es., Piano nazionale per il restauro e ripristino degli ecosistemi terrestri e marini degradati nell’ambito del decennio UN 2021-2030 sul Restauro degli Ecosistemi – Ecosystem restoration).

RISORSE BLU: incentivare la Blue Growth e la Blue Economy, ovvero l’economia del mare e la pesca eco-sostenibile, con la creazione di una carta vocazionale dei mari italiani in grado di promuovere l’economia sostenibile del mare alla luce del decennio UN 2021-2030 “Ocean science for a sustainable development” (p.es., transizione ecologica della pesca, valorizzazione del Cluster Nazionale – Blue Italian Growth, proibizione del deep-sea mining nel Mediterraneo).

RICERCA e FORMAZIONE: rilancio della ricerca pubblica e privata sostenuta dal contributo di Enti Pubblici di Ricerca ed Università per aumentare cultura e competitività del Paese. Insegnamento dei principi dell’ecologia e degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella scuola dell’obbligo (p.es., Piano straordinario per promuovere le brevettazioni e il trasferimento tecnologico con collaborazione tra Enti Pubblici di Ricerca-Università e Imprese per soluzioni innovative volte alla riduzione dell’inquinamento; piano per la formazione degli insegnanti sui temi della ecologia e sostenibilità ambientale; modifica dei piani di studio).

INNOVAZIONE GREEN PER LA SOSTENIBILITÀ E IL BENESSERE: promuovere lo sviluppo di Green e Blue technologies in grado di valorizzare le industrie e il mondo produttivo in chiave sostenibile e per lo sviluppo di politiche ambientali. Creazione di strutture, infrastrutture e network tra parti sociali, imprenditoriali, gruppi industriali, ricerca e territorio per lo sviluppo di strategie e pratiche per la promozione dello sviluppo sostenibile e del benessere sociale e della salute attraverso l’approccio ‘One Health’ (p.es., incentivazione dell’industria 4.0 su attività industriali eco-compatibili e sull’economia circolare, commuting a impatto zero, alimentazione mediterranea, piano per lo sport cittadino).

Secondo l’ISTAT, Imprese e istituzioni non profit hanno destinato alla R&S risorse 2,7 volte più di quelle mobilitate dalle università. Queste ultime sono state circa il doppio di quelle messo in campo dalle istituzioni pubbliche. L’aumento della spesa tende a raggrupparsi intorno alle attività di sviluppo sperimentale, a scapito della ricerca pura e di quella applicata per le quali si è nel tempo rilevata una diminuzione. È nel settore delle istituzioni pubbliche che si è osservato un aumento del peso della spesa destinata alla ricerca di base insieme a quella per lo sviluppo sperimentale. Oltre due terzi della spesa sono concentrate in Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Per le sole imprese, la quota supera il 75%. Nel contesto dell’Unione Europea, queste nostre cinque regioni sono entrate nel secondo decennio di questo secolo collocandosi a metà classifica o nelle sue vicinanze per incidenza sull’occupazione complessiva dei professionisti coinvolti nella concezione e creazione di nuova conoscenza, nella gestione dei progetti di ricerca e nella loro trasformazione in processi, metodi e prodotti innovativi.

Secondo il Global Innovation Index che copre 143 paesi, l’Italia rientra nel secondo raggruppamento per la capacità di realizzare prodotti creativi, ma scende all’ultimo per l’impegno nelle attività intangibili e la creazione e organizzazione di modelli di business legati all’ICT.

Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca
Scientifica.

Con la R&S sono in gioco conoscenza e tecnologia il cui rilievo nella quarta rivoluzione industriale in corso va oltre i fattori classici della produzione: terra, lavoro e capitale. Non pare però scontato che i fondi pubblici iniettati nella ricerca abbiamo un impatto sulla crescita economica. Uno studio dell’Ocse sulle fonti della crescita nei paesi membri (Sources of economic growth in Oecd countries) è giunto alla conclusione che, al contrario della spesa in R&S effettuata dal settore privato, quella in capo alla spesa pubblica non presenta una chiara e marcata relazione positiva con la crescita economica, almeno nel breve termine. Certo, c’è da tenere conto delle ricadute a lungo termine della ricerca pubblica di base. A questo riguardo, non va trascurato il ruolo della tecnologia come acceleratore degli sviluppi scientifici e come trait d’union tra scienza, innovazione e nuova imprenditorialità. Si suole vedere la scienza nelle vesti di regina e la tecnologia nei panni dell’ancella. Eppure, quest’ultima allarga il campo di esplorazione da parte della scienza e lo fa creando artefatti tangibili e intangibili che estendono le nostre le capacità biologiche e mentali.

Mentre gli scienziati reclamano più risorse pubbliche per la ricerca, non vanno trascurate le ricadute economiche derivanti dalla maggiore spesa. C’è da incoraggiare passioni, motivazioni e attitudini imprenditoriali delle persone allenate nella palestra intellettuale della R&S, da non sacrificare sull’altare di rigorose regole burocratiche che impediscono di ottenere il massimo di sviluppo imprenditoriale dalle scoperte e invenzioni. La ricerca crea conoscenza che l’imprenditorialità s’incarica di mettere in azione. Da questa prospettiva appaiono incoraggianti gli esperimenti in corso nel nostro paese. Qui riferiamo di tre iniziative avviate nel Nordest.

L’Università di Bolzano

La Libera Università di Bolzano ha promosso una ricerca internazionale sull’Industria 4.0 con la co-partecipazione di università europee, asiatiche e americane. La quarta rivoluzione industriale è un futuro di fabbriche tra loro in rete con robot connessi e schierati in linee di produzione completamente automatizzate. Nell’ecosistema digitale che si viene così a creare, l’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti (ciò che ha preso il nome di “Internet delle cose”, abbreviato in “IoT”) permette di collegare l’ambiente fisico della fabbrica con la realtà virtuale. Sono i sistemi automatizzati a far salire la produttività tanto dei leader industriali quanto delle imprese seguaci che altrimenti resterebbero aggrovigliate attorno alla lunga coda di quelle a bassa e decrescente produttività.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale permettono al Saper Fare di nascere a nuova vita accoppiandosi con il Saper Pensare, Immaginare e Capire. Uno stare insieme dei “4 Saperi” che esige dimestichezza con l’Arte. Nel Contamination Lab dell’Università di Padova s’incontrano e convivono giovani studenti, laureati, dottorandi, dottorati, ricercatori provenienti da diversi contesti culturali e disciplinari. Costoro sono impegnati in dialoghi all’intersezione di idee artistiche, scientifiche, commerciali e sociali. Il processo di ideazione si svolge nei laboratori di sperimentazione e mediante conversazioni spontanee formando comunità a zero densità gerarchica e organizzativa, come nel caso dei salotti intellettuali del Seicento e del Settecento e dei club del Settecento che inaugurano, rispettivamente, l’Illuminismo e la prima Rivoluzione Industriale. La qualità della conversazione contrae il tempo di gestazione di idee altamente trasformative.

L’Università di Padova

UniSMART è la Fondazione Università degli Studi di Padova nata per promuovere il trasferimento tecnologico e la formazione post-laurea. È un ponte tra scienziati, imprenditori e manager costruito per rispondere alle necessità delle organizzazioni private e pubbliche interessate a intraprendere cammini di innovazione imprenditoriale. Punto d’incontro tra eccellenza universitaria, mondo imprenditoriale e stakeholder privati e pubblici, la Fondazione opera per la valorizzazione delle risorse e competenze universitarie, attivando e gestendo collaborazioni di breve e lungo periodo che coinvolgono tutti i docenti, ricercatori, studenti e staff dell’Ateneo, ed i partner della sua comunità di innovazione aperta. Multinazionali, PMI, startup, banche, associazioni di categoria, comuni ed organizzazioni appartenenti a mercati eterogenei dialogano tra loro e con l’università mettendosi in discussione attraverso il confronto e generando valore attraverso le numerose iniziative promosse.

Il modello di trasferimento tecnologico dalla ricerca universitaria al mondo commerciale messo a punto da UniSmart dà concretezza all’incontro tra due culture così diverse quali sono la cultura della ricerca e quella del business. Lo fa con i “multilinguisti”, intermediari capaci di comprendere e praticare le due culture. I multilinguisti perseguono obiettivi imprenditoriali. La loro imprenditorialità è un contributo alle ricadute economiche della ricerca accademica. Nel primo decennio del Novecento, General Electric, AT&T e Westinghouse fondano i primi laboratori di ricerca dell’industria americana sull’onda di un’idea concepita dall’inventore e imprenditore Thomas Edison. In poco tempo appare evidente che la ricerca industriale assorbe risorse umane che l’università produce. Da qui l’esigenza dell’industria di sostenere finanziariamente l’istruzione superiore e avanzata. Il modello di riferimento è il sistema tedesco d’interscambio tra le università e i produttori, studiato dagli scienziati americani in missione nel vecchio continente e trasferito nel nuovo. Per la cooperazione inizia un lungo percorso di apprendistato attraverso i contratti di ricerca, l’integrazione tra équipe universitarie e industriali e la crescente partecipazione degli accademici allo sviluppo delle comunità territoriali d’insediamento dell’università e dell’industria.

Particolarmente per le imprese minori, si è rilevato che tra le più forti ricadute positive dalla cooperazione con l’università si annovera la mancata dequalificazione del personale causata dal rapido sviluppo delle conoscenze applicate all’industria – il cosiddetto “effetto Diebold”, dal nome dell’imprenditore statunitense John Diebold, pioniere nel campo dell’automazione, che ha misurato il tasso di consumo delle conoscenze, nell’arco della vita lavorativa di un individuo, in funzione del tasso di crescita delle stesse. Imprenditorialità e ricerca scientifica non sono in conflitto. Che gli accademici creatori d’impresa pubblichino di più e con più alta qualità è un risultato non trascurabile del connubio tra scienza e imprenditorialità, come dimostrano diverse ricerche condotte anche da studiosi italiani delle Università degli Studi di Roma Tor Vergata e di Napoli Parthenope.

Permettiamo allora alla scienza e all’imprenditorialità di formare una coppia che balla insieme, mano nella mano. A volte è la scienza a stabilire il ritmo; in altre circostanze è il contrario.

Elenco dei primi firmatari del manifesto

Roberto Danovaro, Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn
Carlo Petrini, Presidente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Silvio Greco, Presidente Consiglio Scientifico Ambiente-Mare, Coldiretti
Aurelia Sole, Rettore Università della Basilicata
Anna Fano, Presidente Società Italiana Ecologia, Ordinario Università di Ferrara
Enrico Alleva, Presidente FISNA, Fed. Italiana Scienze Natura e Ambiente, Accademico dei Lincei
Sauro Longhi, Presidente GARR, già Rettore Università Politecnica delle Marche
Antonio Uricchio, Presidente comitato scientifico SIMA, Società Italiana Medicina dell’Ambiente (già Rettore Università di Bari).
Annibale Mottana, Presidente Accademia delle Scienze detta dei XL
Nicola Casagli, Presidente Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale (INOGS)
Carlo Doglioni, Presidente Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Nichi D’Amico, Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
Anna Maria Ajello, Presidente INVALSI, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.
Sebastiano Fadda, Presidente INAPP, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche
Gian Carlo Blangiardo, Presidente ISTAT, Istituto nazionale di statistica
Francesco Priolo, Rettore Università di Catania
Riccardo Valentini, Premio Nobel per IPCC, Università della Tuscia
Fabio Trincardi, Direttore Dipartimento Terra e Ambiente, CNR
Roberto Bassi, Biotecnologo, Università di Verona, Accademico dei Lincei
Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia
Pietro Brandmayr, Presidente dell’Unione Zoologica Italiana ETS
Antonio Pusceddu, Presidente Associazione Italiana Oceanografia e Limnologia, Università Cagliari
Gianni Russo, Presidente Società Italiana di Biologia Marina
Adriana Albini, Direttore Scientifico MultiMedica Onlus, Milano
Andrea Pieroni, Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Antonio Mingozzi, Prof. direttore Parco Nazionale Gran Paradiso
Mauro Gallegati, Macroeconomista, Università Politecnica delle Marche
Domenico Delli Gatti Prof. Economia Politica, Università Cattolica Milano
Ferdinando Boero, Presidente Fondazione Dohrn, Napoli
Luca Crescenzi, Presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici
Giovanni Bondi Presidente Indire Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa
Carlo Gaudio, SubCommissario CREA per l’Attività Scientifica
Sandra Savaglio, Assessore all’istruzione e alla Ricerca Scientifica Regione Calabria, Prof. Ordinario
Paola Del Negro, Biologa, Direttore Generale OGS
Pier Luigi Zinzani, Prof. Ordinario di Ematologia Università di Bologna
Marco Candela, Prof., Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Università Bologna
Nunziacarla Spanò, Biologa, Delegata del Rettore, Università di Messina
Barbara Nicolaus, Direttore ICB CNR
Lucio Lucadamo, Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della Calabria
Pier Giorgio Ardeni, Prof. Economia politica e dello sviluppo, Università di Bologna
Raffaella Alò, Ricercatore, Dip. Best UNICAL, CdS Sc Naturali
Giovanni Aramini, Dirigente, Dip. Ambiente, Regione Calabria
Maria Pia Bernasconi, Prof. Associato, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Teresa Bonacci, Ricercatore, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Elvira Brunelli, Prof. Associato, Dip. Best, UNICAL
Radiana Cozza, Prof. Associato Dip. Best, UNICAL, CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Alessandra Crispini, Prof. Ordinario, Direttore Dip CTC-UNICAL
Antonio Di Franco, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn (PA)
Emilia Furia Ricercatore, Dip. CTC, UNICAL
Romina Fusillo, Docente Dip. Best, UNICAL
Luana Gallo, Ricercatore Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Marilina Gualtieri, Prof. Dip. Matematica e Informatica-UNICAL
Sandra Imbrogno, Prof. Dip. Best-UNICAL- CdS Sc Naturali
Mauro Francesco La Russa, Prof. Dip Best, UNICAL, CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Floriana Manotavano, Dip. Best
Silvia Mazzuca, Prof. Associato, Dip-CTC- CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Daniela Pellegrino, Ricercatore, Dip. Best-UNICAL
Amalia Piro, Docente Dip-CTC
Emilio Sperone, RTD-B, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Sandro Tripepi Prof. Ordinario Dip. Best-UNICAL- CdS Sc Naturali
Diego Rubolini, Prof. Associato di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Letizia Marsili, Prof. Associato, Università di Siena
Andrea Binelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Marco Milazzo, Prof. Associato di Ecologia, Università di Palermo
Mariachiara Chiantore, Prof. Associato BIO07, DiSTAV-Università di Genova
Agnese Marchini, Prof. Associato in Ecologia, Università di Pavia
Maria Laura Carranza, Prof. Associato di Ecologia, Università degli studi del Molise
Luciana Migliore, Prof. Associato, Università Tor Vergata Roma
Antonio Dell’Anno, Prof. Ordinario di Ecologia, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Marcello Vitale, Prof. Associato, Dip Biologia Ambientale, Università degli Studi “Sapienza”, Roma
Francesca Bona, Prof. Associato Ecologia, Università di Torino, Centro Alpstream
Paolo Tremolada, Prof. di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Danilo Russo, Prof. di Ecologia, Dip. Agraria, Università degli studi di Napoli Federico II
Antonio Finizio, Prof. Associato, Università degli Studi di Milano Bicocca
Giulia Maisto, Prof. Associato, Dip di Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II
Valerio Matozzo, Prof. Associato, Dip. di Biologia, Università di Padova
Gianluca Sara’, Prof. Ordinario di Ecologia, Università Degli Studi di Palermo
Pier Paolo Franzese, Prof. Associato BIO/07, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Teresa Bottari, Ricercatore, Irbim, CNR- Messina
Stefano Fenoglio, Prof. Associato BIO/05 Zoologia, DBIOS – Università degli Studi di Torino
Fabio Pranovi, Prof. Associato, Università Ca’ Foscari di Venezia
Flora Angela Rutigliano, Prof. Ordinario di Ecologia, DiSTABiF, Università degli Studi della Campania
Concetta Gugliandolo, Prof. Ordinario di Ecologia, CHIBIOFARAM, Università degli Studi di Messina
Irene Petrosillo, Prof. Associato di Ecologia, Università del Salento
Lucia Santorufo, Ricercatrice, Università di Napoli Federico II
Carlo Blasi, Prof. Emerito di Ecologia Vegetale, Sapienza Università di Roma
Fausto Manes, Prof. Ordinario, Sapienza Università di Roma
Marina Antonia Colangelo, Ricercatore, Università di Bologna
Sebastiano Calvo, Prof. Ordinario di Ecologia Applicata e VIA, Università di Palermo
Antonietta Fioretto, Prof. Ordinario di Ecologia, l’Università degli Studi della Campania
Giuseppe Nascetti, Prof. Ordinario Ecologia, Dip Scienze Ecol e Biologiche, Università della Tuscia
Simone Fattorini, Prof., Dip Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze Vita e Ambiente, Università dell’Aquila
Nicolas Romillac, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Valeria Rossi, Prof. Associato, Università di Parma
Simone Mirto, Primo Ricercatore, IAS-CNR, Palermo
Carlo D’Ippoliti, Prof. Associato, Sapienza Università di Roma
Alberto Basset, Prof. Ordinario di Ecologia, Università del Salento (CNR-IRET / LifeWatch ERIC)
Marco Bartoli, Prof. Associato in Ecologia, Università di Parma
Orazio Romeo, Ricercatore Senior, Università di Messina
Daniele Canestrelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università della Tuscia
Omar Di Stefano, RTD-B, Dipartimento MIFT, Università di Messina
Carlo Calfapietra, Direttore dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET), CNR
Caterina Faggio, Prof. Associato, Chi Bio Far Am, Università di Messina
Roberto Carlucci, Prof. Associato di Ecologia, Dipartimento di Biologia Università di Bari
Giulia Ceccherelli, Prof. Associato di Ecologia, Dip Chimica e Farmacia, Università di Sassari
Carlo Cerrano, Prof. Ordinario Zoologia, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Massimiliano Bottaro, Ricercatore III Livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Carlo Pipitone, Ricercatore, CNR-IAS
Serenella Cabiddu, Ricercatore, Dip. Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università di Cagliari
Luca Appolloni, Ecologia Marina, Università degli studi di Napoli Parthenope
Gianfranco D’Onghia, Ordinario Ecologia, Università degli Studi di Bari Aldo Moro,
Ivan Guala, Ricercatore, Fondazione IMC Centro Marino Internazionale (Oristano)
Cristina Ingarao, Tecnico professionista in ecologia e biologia marina, Arta Abruzzo
Angelo Cau, Zoologo, Prof. Emerito, Università di Cagliari
Renato Chemello, Ecologo, Dip. Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo
Mario Maiolo, Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente (DIAm), Università della Calabria
Livio Favaro, Ricercatore, Dip. Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università degli Studi di Torino
Sarah Caronni, Assegnista di ricerca, Dip Scienze dell’Ambiente e della Terra, Università di Milano Bicocca.
Daniela Baldantoni, Prof. Associato Ecologia, Dip Chimica e Biologia, Università degli Studi di Salerno
Valeria Mezzanotte, Prof. Associato, DISAT, Università degli Studi di Milano Bicocca,
Giovanni Sicoli, PhD, DiBEST, Università della Calabria
G. Damiana Costanzo, Prof. Ordinario Statistica, Unical
Giovanni Fanelli, Responsabile di Sede CNR-IRSA, Taranto
De Francesco Anna Maria, Prof. Dip. Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della Calabria
Laura Corradi, Ricercatore, Dipartimento Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria
Dan Chamberlain, Prof. Ecologia, Università degli Studi di Torino
Rocco Dominici, Ricercatore geologo, Università della Calabria
Antonio, Di Guardo, Prof. Associato Università degli Studi dell’Insubria, Como
Marino Gatto, Prof. di Ecologia, Politecnico di Milano
Letterio Guglielmo, Research Fellow, Stazione Zoologica di Napoli
Irene Piccini, PhD, Dip. Scienze della Vita e dei Sistemi Biologici, Università di Torino
Serena Savoca, Dip. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche Ambientali, Università Messina
Sandro Bertolino, Prof. Dip di Scienze della Vita e dei Sistemi Biologici, Università di Torino
Barbara Mussi Presidente Oceanomare Delphis
Teresa Romeo, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Stefania Pinna, Fondazione IMC (OR)
Valentina Gnisci, MIUR-docente precario Matematica e Scienze
Cinzia Corinaldesi, Prof. Associato, Università Politecnica delle Marche
Daniele Arduini, Borsista, Università del Salento
Elisabetta Damiani, Ricercatore, Università Politecnica Delle Marche
Emilia Sicilia, Prof. Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, Università della Calabria
Maria Flavia Gravina, Ricercatore in Ecologia, Dip di Biologia, Università di Roma “Tor Vergata”
Rosanna Floris, Ph.D., afferente alla Società Italiana Biologia Marina
Cristina Gambi, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Gianluca Agostinelli, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Chiara Papetti, Prof. Associato, Dipartimento di Biologia, Università di Padova
Maria Grazia Ortore, Ricercatrice, Università Politecnica delle Marche
Edoardo Casoli, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Simone Bava, Direttore dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi (SV)
Giovanna Cristina Varese, Prof. Dip Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino
Ester Cecere, Primo Ricercatore, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Daniele Porretta, Prof. Associato di Ecologia, Sapienza Università di Roma
Silvia Bianchelli, RTD-B, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Rossana Morabito, Prof., Dip Scienze Chimiche, Biol, Farmace Amb, Università di Messina
Emanuela Fanelli, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche, Ancona
Roberto Ambrosini, Prof. di Ecologia, Dip Scienze e Politiche Ambientali, Università di Milano
Raoul Manenti, Ricercatore zoologo, Università degli Studi di Milano
Stella Agostini, Prof. Tecnica Pianif. Urbanistica, Dip Scienze Politiche Amb, Università di Milano
Tomaso Fortibuoni, Ricercatore, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Marzio Galeotti, Prof. di Economia Politica, Università degli studi di Milano
Martina Gaglioti, CMCC@Ca’Foscari di Venezia
Francesco Regoli, Prof Ordinario, Direttore DISVA, Università Politecnica delle Marche
Francesca Beolchini, Prof Ordinario Teoria Sviluppo Processi Chimici, Università Politecnica delle Marche
Adriana Canapa, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Angela Rita Mauceri, Prof. Ordinario, Università di Messina
Luisella Verotta, Ricercatore, Dip. Scienze ambientali e politiche, Università di Milano
Anna Occhipinti, Professore Ordinario di Ecologia, Università di Pavia
Maria Elena Bruni, Ricercatore Unical
Riccardo Cattaneo-Vietti, Prof. Ordinario, DISTAV, Università di Genova
Vincenzo Parino, Ricercatore, Università di Messina
Beatrice Nervo, Dip Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università degli Studi di Torino
Luisa Nicoletti, ISPRA
Mario Pestarino, Prof. a contratto, DISTAV, Università di Genova
Sabina Passamonti, Dr. med. PhD, Università di Trieste
Leonardo Langone, Dirigente di ricerca CNR
Jacopo Aguzzi, Ricercatore CNR, affiliato, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Antonio Trincone, Primo ricercatore, CNR, Istituto di Chimica Biomolecolare Napoli
Antonella Bandiera, Ricercatore, Università degli Studi di Trieste, Dip. di Scienze della Vita
Maria Cristina Gambi, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Gian Luigi Russo, Dirigente di Ricerca, Istituto Scienze dell’Alimentazione – CNR
Rita Marino, Tecnologo, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Alessandra Pagliarani, Prof. Associata, DIMEVET, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
Adriano Martinoli, Prof. di Zoologia e Conservazione della Fauna, Università degli Studi dell’Insubria
Maria Vallisneri, Prof. aggregato di Zoologia, BiGeA, Università di Bologna,
Katrin Schroeder, Primo Ricercatore, CNR Istituto di Scienze Marine (ISMAR), Venezia.
Simonetta Fraschetti, Prof. Ordinario, Università di Napoli Federico II
Luigi Musco, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Concettina Galati, Ricercatrice, Università della Calabria
Imma Castellano, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Fabio Marino, Prof. Ordinario – Ittiopatologia e tecniche diagnostiche, università degli studi di Messina
Alessia Giannetto, Ricercatore, Università di Messina
Simonepietro Canese, Tecnologo, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Barbara Calcinai, Prof Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Letizia Sion, Ricercatrice, Dip. di Biologia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Lucia Baldi, Prof. Associato, Università di Messina
Antonietta Rosso, Prof. Ordinario, Università di Catania
Stefania Marzorati, Dip Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di Milano
Anna Maria Mannino, Ricercatore, Università di Palermo
Diego Vicinanza, Prof. Associato di Ingegneria Costiera, Università della Campania
Marco Guida, Prof. Ordinario di Igiene Generale ed Applicata, Università degli Studi di Napoli Federico II
Franco Rubino, Prof. Ordinario, Dip Scienze Aziendali e Giuridiche, Unical
Erika Cione, Assistant Professor of Applied Biochemistry and Molecular Biology, Unical
Manuela Stranges, Ricercatore in Demografia, Unical
Simona Cortellesi, consulente bancario Retail
Monia Renzi, Prof. Associato BIO/07, Università degli Studi di Trieste
Donata Canu, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
Adele Cutignano, Ricercatore, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Stefania Puce, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Eugenia Rita Lauriano, Ricercatore, Dipartimento Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali Università degli Studi di Messina
Isabella Buttino Ricercatrice ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Nicola Olivieri, docente, Facoltà di Bioscienze dell’Università degli studi di Teramo
Giovanna Romano, Ricercatore, Dip. Biotecnologie Marine, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Giangiacomo Beretta, Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di Milano
Maria Cristina Fossi, Prof. Ordinario Ecotossicologia, Università di Siena
Agatino Manganaro Prof. Ecologia Università di Messina.
Giuseppe Barbiero, Ricercatore Ecologia (BIO/07), Università della Valle d’Aosta
Simone Libralato, Ricercatore Ecologia Marina, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
Tomas Morosinotto, Prof. Ordinario Fisiologia vegetale, Dip Biologia, Università di Padova
Mauro Sinopoli, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn (sede di Palermo)
Antonia Granata, Prof. Associato, Università di Messina
Leonardo Tunesi, Dirigente di Ricerca, Responsabile Area Tutela Biodiversità, Habitat e Specie Marine Protette, ISPRA
Simonetto Serra, Ricercatore del Servizio Risorse Ittiche dell’AGRIS (Agenzia della Regione Sardegna per la ricerca in Agricoltura)
Ernesto Azzurro, Ricercatore IRBIM CNR-Ancona
Maria Costantini, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Alessandra Gagliardi, Zoologa, Università degli Studi dell’Insubria
Antonella Petrocelli, Ricercatore, CNR-IRSA, Taranto
Giovanna D’Angelo, Prof. Associato, Dip. Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra, Università di Messina
Michela Giusti, Ricercatore, ISPRA
Irene Paterniti, RTD-B Farmacologia (SSD BIO/14), Dip. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali, Università degli Studi di Messina
Graziano Pesole, Prof. Ordinario di Biologia Molecolare dell’Università di Bari “A. Moro”, associato del IBIOM-CNR e Direttore del Nodo Italiano dell’Infrastruttura di Ricerca Europea per le Scienze della Vita
Emanuela Esposito, Prof. Ordinario Farmacologia (SSD BIO/14), Dip. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali, Università degli Studi di Messina
Assunta Biscotti, RTD-B, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Elisabeth Kubin, Assegnista di ricerca, OGS
Milva Pepi, Ricercatore, Dip Ecologia Marina Integrata, Centro Ricerche Marine di Fano, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Clara Urzi, Prof. Associato SSD BIO/19, Università di Messina
Salvatore D’Aniello, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dorhn Napoli
Caterina Missero, Biologia Molecolare, Università di Napoli Federico II e CEINGE Biotecnologie Avanzate
Relini Giulio, Prof. Ordinario di Ecologia (in pensione), Università degli studi di Genova
Carmen Arena, Prof Associato, Dip Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II
Stanislao Bevilacqua, Docente Ecologia e Biologia Marina, Dip Scienze della Vita, Università di Trieste
Alessandra Conversi, Primo Ricercatore, ISMAR, CNR
Marcella Di Bella, Assegnista di ricerca, INGV –Palermo
Salvatore Savasta, Prof. Associato in fisica della materia, MIFT, Università di Messina
Valentina Esposito, ricercatore TD, OGS
Marco Bertolino, Ricercatore, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Giovanni D’Anna, Dirigente di Ricerca, Istituto Impatti Antropici e Sostenibilità Amb Marino, CNR.
Adriana Zingone, Dirigente di Ricerca, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Rocco Auriemma, Ricercatore, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
Fabio Crocetta, Ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Gianluca Piovesan, Prof. Ordinario selvicoltura e assestamento forestale, Dafne – Università Tuscia
Gioele Capillo, Ricercatore, Dip Scienze Veterinarie, Università degli Studi di Messina.
David Costantini, Prof. Ordinario, Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi
Daniela Pessani, Prof. a contratto, Dip. Scienze della vita, Università di Torino
Tiziana Cappello, Ricercatore, Università di Messina
Monica Montefalcone, Ricercatore, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Roberto Silvestri, Biologo della Pesca, Centro Interuniversitario di Biologia Marina CIBM, Livorno
Angela Sardo, Tecnologo III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Emilio de Domenico, Prof. Ordinario di Ecologia, Università di Messina
Daniela Prevedelli Università di Modena e Reggio Emilia
Alessandro Chiarucci, Prof. Ordinario, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Silvia Seracini, Università Politecnica delle Marche
Laura Sadori, Prof. Ordinario, Dipartimento di Biologia Ambientale, Università di Roma, Sapienza
Maria Beatrice Bitonti, Prof. Ordinario di Botanica in quiescenza, Università della Calabria
Bruno Massa, Prof. Ordinario di entomologia generale e applicata (in pensione), Università di Palermo
Francesca Strano, School of Biological Sciences, Victoria University of Wellington, NZ
Mattia Tonelli, Prof. Supplente di Matematica e Scienze; Professore a contratto, Università di Urbino
Irene Pellegrino, RTD-A in Zoologia, Università Piemonte Orientale
Alberto Castelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università di Pisa
Maurizio Biondi, Prof. Ordinario di Zoologia, Dip. Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila
Maria Maisano, Prof. Associato, Università degli Studi di Messina
Gianfranco Santovito, Ricercatore, Università degli Studi di Padova
Matteo Montagna, Prof. Associato AGR/11 – DiSAA Università degli Studi di Milano
Campagna Sebastiano, Prof. Ordinario di Chimica Fisica, Università di Messina
Omar Rota Stabelli, Ricercatore confermato indet., Istituzione Fondazione Edmund Mach
Sugni Michela, Prof. Associato BIO05, Università degli Studi di Milano
Cristina Miceli, Prof. Ordinario BIO/06, Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Università di Camerino
Tosca Ballerini, Coordinatrice scientifica Expédition MED
Marco Alberto Bologna, Prof. Ordinario Zoologia, Università Roma Tre, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, Presidente del Comitato Scientifico per la Fauna d’Italia, Membro Ordinario dell’Accademia nazionale italiana di Entomologia, Vice Presidente dell’Associazione romana di Entomologia, Consigliere della Società entomologica Italiana
Valerio Sbordoni, Prof. Accademia Nazionale delle Scienze
Maria Balsamo, Prof. Ordinario di Zoologia, Università di Urbino
Giambruno Martinucci, socio U.Z.I. già Prof. ordinario di Zoologia, Università degli Studi di Padova
Claudia Ricci, già Prof. Ordinario di Zoologia, Facoltà di Agraria, Università deli Studi di Milano
Giorgio Bavestrello, Prof. Zoologia, Dip. Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, Università degli Studi di Genova
Pierangelo Luporini, Prof. emerito Zoologia, Università di Camerino
Lara Maistrello, Prof. Associato In Entomologia Generale ed Applicata, Università di Modena e Reggio Emilia
Paola Vittorioso, Ricercatore a tempo indeterminato, Sapienza Università di Roma
Guidi Loretta, Ricercatore a tempo indeterminato BIO/05, Università di Urbino
Luigi Maiorano, RTD-B, Dip. Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, Università di Roma “La Sapienza”
Cataldo Pierri, Ricercatore Dipartimento di Biologia, Università di Bari
Fiorentina Ascenzioni, Prof. Associato, Sapienza Università di Roma
Francesco Ferretti, Professore Associato di Zoologia, Università di Siena
Stefano Schiaparelli, Professore Associato (Zoologia), Università degli Studi di Genova
Federica Semprucci, RTD-B, Università di Urbino
Pierfilippo Cerretti, Prof. Associato di Zoologia, Sapienza università di Roma
Alessandro Bruno Biscaccianti, Entomologo libero professionista
Marzia Bo, Ricercatore di Zoologia, Università degli Studi di Genova
Loris Galli, Ricercatore confermato di Zoologia (Bio/05), Università degli studi di Genova
Laura Núñez Pons, Ricercatrice III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Andrea Balduzzi, Ricercatore (in pensione), ssd BIO/05, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Anna Di Cosmo, Prof. Ordinario di Zoologia, Università di Napoli
M. Elena Miranda Banos, Prof. Associato, Università di Roma Sapienza
Marco Curini-Galletti, Prof. Ordinario Zoologia, Università di Sassari
Giuliana Allegrucci, Prof. Associato di Zoologia, Dip Biologia, Università di Roma Tor Vergata
Sergio Balzano, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Alessandro Miani, Prof Aggregato, università degli Studi di milano
Donato Giovanelli, RTD-B, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Sara Di Pietro, Referente per la Didattica, Personale tecnico-amministrativo, Dip Biologia e biotecnologie “C. Darwin”, Sapienza
Valentina Asnaghi, RTD-A, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Diego Fontaneto, Ricercatore CNR
Massimo Blonda, Biologo, Ricercatore CNR-IRSA
Renata Denaro, Ricercatrice IRSA-CNR
Aldo Marchetto, Ricercatore CNR Istituto di Ricerca sulle Acque Verbania
Stefano Mammola, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque, CNR.
Piero Guilizzoni, Ricercatore associato senior, CNR IRSA Verbania
Gianni Tartari, Ricercatore, Water Research Institute (IRSA-CNR)
Alfieri Pollice, Dirigente di ricerca, IRSA CNR
Rosaria Lauceri, Ricercatrice, CNR-IRSA sede di Verbania
Ciampittiello Marzia, Ricercatrice al CNR IRSA sede di Verbania
Annamaria Zoppini, Ricercatrice al CNR IRSA sede di Verbania
Rosario Mosello, Ricercatore Associato, CNR, Verbania Pallanza
Emanuele Romano, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque, CNR
Francesca Cima, Prof. Associato Anatomia Comparata e Citologia, Dip. Biologia, Università di Padova
Rosaria Lauceri, Ricercatrice CNR-IRSA sede di Verbania
Sabrina Lo Brutto, Prof. Associato Università degli Studi di Palermo
Ulisse Cardini, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Simonetta Corsolini, Ricercatore confermato, Università di Siena
Angela Marino, Prof. Associato, Di. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali, Università degli Studi di Messina
Pierluigi Viaroli, Prof. Ordinario di Ecologia, Dip. Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, Università degli Studi di Parma
Paolo Favali, ex-Direttore di Ricerca INGV, Associato di Ricerca INGV, Coordinatore della JRU EMSO-Italia, EMSO ERIC Strategic and Funding Advisory
Elisabetta Tosti, Primo ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Franco Fassio, Ricercatore in EcoDesign e Circular Economy for Food, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Giovanni Chimienti, Ricercatore, Dip. di Biologia, Università degli Studi di Bari
Marco Borra, Primo tecnologo, Direttore di Dipartimento, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Valerio Funari, Ricercatore, Dip. Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’ambiente, ISMAR-CNR
Maria Vittoria Modica, Ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Adriana Vallesi, Prof. Associato in Zoologia, Università di Camerino
Carmen Rizzo, Ricercatore III Livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Fiorenza De Bernardi, già Prof. Ordinario di Zoologia, Università degli studi di Milano
Aniello Russo Senior Scientist NATO Center for Maritime Research and Experimentation
Nicola Armaroli, Dirigente di Ricerca, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna
Vincenzo Saggiomo Dirigente ricerca, Fondazione Dohrn, Napoli
Romolo Fochetti, Prof. Associato di Zoologia, Università della Tuscia, Viterbo
Giacomo Zagami Prof. Associato, Università di Messina
Maria Luisa Chiusano, Prof. Associato, Università degli Studi di Napoli e Ricercatore Associato Stazione Zoologica Anton Dohrn
Claudio Lardicci, Prof. Associato di Ecologia, Dip. Scienze della Terra, Università di Pisa
Chiara Lauritano, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Luciano, Bani, Ricercatore, Università Milano-Bicocca
Marco Lo Martire, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Eugenio Rastelli, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Michael Tangherlini, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn

Il professor Piero Formica, fondatore dell’International Entrepreneurship Academy, è Senior Research Fellow dell’International Value Institute presso la National University of Ireland in Maynooth, Dublin e dirige un laboratorio di sperimentazione di startup innovative presso il centro di imprenditorialità EDEN della stessa università.

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 12/10/2020)














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