Landi Renzo: fatturato in calo a 142,5 milioni. L’anno precedente erano quasi 192

Segni di ripresa nel secondo semestre dell'anno. Proseguono gli investimenti in R&S volti allo sviluppo di soluzioni per la mobilità sostenibile ad idrogeno e a gas

Cristiano Musi, ceo di Landi Renzo

Il cda di Landi Renzo ha approvato il bilancio di esercizio consolidato al 31 dicembre 2020′, mostrando un calo importante dei ricavi rispetto al 2019. Il fatturato consolidato è di 142,5 milioni di euro, contro i 191,9 milioni del precedente esercizio, mentre l’Ebitda adjusted è pari a 8 milioni di euro, contro i 26,3 del 2019. L’utile netto è di -7,9 milioni di euro, rispetto a un utile di 6 milioni dell’anno precedente.
Le previsioni sono però ottimistiche: nella seconda metà del 2020 si è osservato un miglioramento, seguita da un terzo trimestre positivo che ha fatto registrare un’importante ripresa delle vendite (+9,1% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente). L’Ebitda adjusted del quarto trimestre si è confermato positivo grazie alla ripresa delle vendite sul canale After Market.

Le vendite sul canale oem rappresentano il 45,6% del totale (38,5% al 31 dicembre 2019) e risultano in crescita nel corso del secondo semestre grazie ai crescenti ordinativi da parte di alcune primarie case automobilistiche europee che hanno puntato sui motori bifuel a GPL per lo sviluppo della propria offerta “green”. Le vendite sul canale After Market sono principalmente relative a ordinativi da distributori ed installatori autorizzati, sia nazionali che esteri. Seppur tale canale abbia continuato a risentire degli effetti negativi della pandemia, con un’importante riduzione del numero delle conversioni, la seconda parte del 2020 ha evidenziato una parziale ma progressiva ripresa di alcuni dei principali mercati del Gruppo. In particolare i mercati indiano e nordafricano, tra i più colpiti dagli effetti della pandemia, hanno mostrato un netto miglioramento con incrementi importanti delle vendite e ordinativi crescenti.







«Si è chiuso un anno durante il quale i nostri risultati sono stati impattati dalla “tempesta perfetta”, che ha messo in difficoltà anche le vendite nel canale After Market», ha commentato Cristiano Musi, amministratore delegato di Landi Renzo. «Siamo tuttavia molto fiduciosi che nel 2021 ci sarà una ripresa importante del nostro giro d’affari, in particolare sul canale After Market, accompagnato da una ripresa del canale oem anche grazie al lancio di nuove iniziative nel settore Mid&Heavy Duty, dove di recente ci siamo aggiudicati un importante ordine negli Stati Uniti. Inoltre la crisi Covid ci ha fatto ancora di più capire l’importanza della sostenibilità. Anche in un anno complesso abbiamo investito molto in Ricerca&Sviluppo e abbiamo oggi un portafoglio prodotti completo anche per l’idrogeno. La nostra joint venture Safe&Cec ha registrato nel 2020 un valore della produzione in crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, con un forte aumento della vendita di soluzioni biometano e una marginalità positiva e stiamo per lanciare le prime soluzioni per l’idrogeno.  Safe&Cec sta crescendo molto, tanto che oggi il suo portafoglio ordini è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020, con una crescita in tutte le geografie, che va di pari passo con quella del gas naturale e biometano nel settore dei trasporti. Iniziamo inoltre ad avere le prime negoziazioni sulle tecnologie per l’idrogeno per la sua compressione, sia in fase di produzione che di distribuzione».

«Il Covid 19 ha avuto delle conseguenze pesantissime sul sistema socio-economico mondiale, interessando trasversalmente tutti i settori», spiega Stefano Landi, presidente di Landi Renzo. «Sono tuttavia orgoglioso di come il Gruppo che presiedo sia riuscito a circoscrivere gli effetti di questo “tsunami pandemico” e per questo ringrazio tutti i nostri dipendenti per gli sforzi compiuti. Siamo anche orgogliosi di aver saputo garantire un ambiente di lavoro sicuro, che ha consentito di mantenere a livelli molto bassi il tasso di contagio tra i dipendenti. Questa pandemia, la cui componente antropica è indubbia, ha inoltre accresciuto la consapevolezza della necessità di accelerare sul fronte della sostenibilità ambientale, che passa anche per una transizione energetica basata sull’utilizzo di fonti green. Questo rappresenterà una spinta formidabile per il Gruppo Landi Renzo e l’intero settore della mobilità a gas e idrogeno».














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