La fusione nucleare? È tutta una questione di Big Data

di FIlippo Astone ♦︎ VIDEOINTERVISTA ♦︎ La nuova forma di generazione energetica dall'atomo sarà pulita e cambierà il mondo, quando sarà accessibile (le ipotesi vanno da 10 a 30 anni), azzerando la dipendenza da petrolio e forme fossili. I modelli matematici che la rendono possibile hanno bisogno di enormi capacità di calcolo, misurabili in petaflops, milioni di miliardi di dati. L'Eni partecipa all'avventura (insieme a Enea, Cnr ed a primarie istituzioni francesi e giapponesi) anche mettendo a disposizione il suo supercomputer industriale: Hpc5, realizzato in collaborazione con Dell. E con il Mit di Boston vengono costruite la macchina Sparc e la Arc, che dovrà produrre energia da immettere in rete

Claudio Carati, Senior Researcher presso ENI














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