Accenture assume 2.500 persone l’anno! E con Industry X abilita la digitalizzazione dell’industria

di Laura Magna ♦︎ Da un lato prodotti intelligenti e digital twin, dall'altro processi manifatturieri e capital projects: sono le due anime della divisione della multinazionale della consulenza. I casi Lu-Ve Group, Cnh Industrial e Microsoft. Ne parliamo con Fabio Fantauzzi, intelligent products & platforms lead dell'azienda

Abilitare la trasformazione digitale dell’industria è diventato business core per ogni colosso della consulenza. Ne è un esempio Accenture che cinque anni fa ha fondato una divisione dedicata interamente allo scopo. Si chiama Industry X e ha fra i suoi centri nevralgici l’Italia. Tra le case history di digitalizzazione più interessanti di cui la multinazionale della consulenza si è occupata, figura Lu-Ve group, il terzo produttore mondiale nel settore degli scambiatori di calore ad aria. Con gli ingegneri di Industry X, il gruppo ha introdotto la prototipazione 3D ed è riuscito a semplificare e centralizzare i processi di progettazione e produzione in 16 siti produttivi in nove Paesi.

Con Cnh Industrial e Microsoft, invece, Accenture ha avviato una collaborazione quinquennale per sviluppare veicoli industriali connessi, in un programma che è parte integrante del percorso di trasformazione digitale avviato dal gruppo per aumentare le performance finanziarie e contribuire a un’agricoltura sostenibile, migliorando sicurezza e qualità del lavoro dei propri clienti. «La X sta per qualcosa che va già oltre il 4.0: immaginiamo un’industria 5.0, ma anche 6.0», dice a Industria Italiana Fabio Fantauzzi, che in Accenture è intelligent products & platforms lead per l’Italia, l’Europa Centrale e la Grecia all’interno della divisione Industry X.







 

La divisione Industry

Fabio Fantauzzi, Intelligent Products & Platforms Lead per l’Italia, l’Europa Centrale e la Grecia all’interno della divisione Industry X di Accenture

Il business relativo all’area Industry X di Accenture ha due anime, una focalizzata su prodotti intelligenti e piattaforme digitali; comprende dunque tutto ciò che è auto o altri dispositivi connessi, come elettrodomestici, macchine industriali, aerei, elicotteri e droni e le piattaforme che realizzano il digital twin del prodotto fisico. L’altra si occupa dei processi nelle fabbriche manifatturiere dei diversi settori industriali (auto, consumer goods, A&D, pharma, ecc) e nell’area delle materie prime e dei cosiddetti capital projects. Per riuscire a fornire ai propri clienti le competenze più avanzate e porsi come abilitatore dell’Industry X, Accenture ha anche realizzato una serie di acquisizioni: una delle ultime in ordine di tempo è stata fatta proprio in Italia, e ha riguardato PLM Systems, società con sede a Torino che fornisce soluzioni metodologiche e tecnologiche a supporto del processo di sviluppo di prodotti industriali.

Con l’obiettivo poi di valorizzare le eccellenze dei vari territori Industry X ha creato una serie di centri di innovazione, come quello di Milano, il Milan Industry X Innovation Center for Engineering, dedicato ai servizi di ingegneria e ai capital projects, e ancora più recentemente quello di Torino, dedicato ai prodotti intelligenti e alle piattaforme digitali che lo supportano. «In Italia abbiamo bacini di competenza che non ci sono altrove e con questi bacini serviamo clienti che sono in tutto il mondo, Francia, Germania, Regno Unito, ma anche Usa, Cina e Giappone. Grazie alle università italiane molto forti nella preparazione dei talenti e alla leadership dell’Italia in settori chiave della meccatronica, la dimensione italiana di Accenture è ben riconosciuta nel mondo, tanto da gestire localmente progetti con impatti globali, come quelli legati ad esempio alle auto connesse», dice Fantauzzi.

 

Sguardo globale e innovazione dirompente

Turin Industry X Innovation Center by Accenture dedicato allo sviluppo di piattaforme e prodotti intelligenti e connessi

L’auto connessa è, a dire di Fantauzzi, uno dei casi di eccellenza del made in Italy del prossimo futuro, così come lo sono i progetti nell’area delle macchine industriali in ambito di aerospazio e difesa, relativi in particolare all’esperienza di guida del pilota, e infine negli ambiti delle utilities e dell’energia. Parliamo di una delle aziende che nel mondo è più attenta a reclutare talenti giovani in settori diversi e che questi talenti li coinvolge da subito su progetti concreti. «In Italia siamo ad esempio al centro del cambiamento che ha interessato il mondo dell’auto: ecco che un ragazzo che lavora con noi può lavorare alla realizzazione di una macchina, con tutti i servizi connessi, fin dal suo primo ingresso in azienda. O occuparsi di nuove esperienze di guida per i piloti dell’aerospazio e difesa, nel trasporto sia civile sia militare», dice Fantauzzi.

È un ambiente dinamico e giovane, ma anche molto formativo, in cui «investiamo molto nel training on the job. Possibile anche grazie a un network internazionale composto da oltre 500mila professionisti che ha funzionato anche da remoto. Abbiamo attraversato la crisi in maniera positiva, le aziende hanno dovuto reagire accelerando sulla trasformazione digitale, e su questo le abbiamo supportate e continuiamo a supportarle con successo sostenendo numerosi progetti». Un volume di attività che non ha compromesso il necessario bilanciamento tra vita personale e professionale, che in Accenture è una priorità. «Dare alle persone gli strumenti per poter lavorare in modo equilibrato è un nostro valore. E evolviamo in base agli sviluppi del contesto – dice il manager – post pandemia abbiamo ufficializzato che lo smart working sarà portato a tre giorni a settimana, in maniera estensiva per tutti, mentre prima era previsto solo per alcune funzioni e per un massimo di due giorni».

 

Il capitale umano

Milan Industry X Innovation Center for Engineering di Accenture

Il valore umano è fondamentale per Accenture. Lo spiega bene Fantauzzi. «Cerchiamo persone che in qualche modo siano appassionate di tecnologia perché ci muoviamo sull’onda dell’innovazione – risponde Fantauzzi – L’imprenditorialità è un altro elemento importante. Abbiamo un percorso di carriera che richiede una responsabilizzazione crescente che inizia molto presto, con giovani che gestiscono progetti articolati come project manager e gradualmente arrivano ad avere la responsabilità non solo della qualità del delivery ma anche della “salute” economica del progetto e del suo impatto a 360, ad esempio in termini di sustainability». La pandemia ha cambiato anche parzialmente i termini della ricerca.

«Prima chiedevamo molta disponibilità a viaggiare perché lavoriamo dove il cliente ci chiede di essere. Ora che il lavoro a distanza è parte integrante del modo di lavorare è un requisito che cerchiamo meno. Valorizziamo background in discipline economiche, tecnico-scientifiche e percorsi universitari interdisciplinari che associano studi Stem a materie umanistiche, assicurando la combinazione di tecnologia e ingegno umano. Ma abbiamo opportunità anche per chi, pur avendo seguito un percorso in ambito esclusivamente economico o umanistico, desidera avviare una carriera nel settore tecnologico, acquisendo competenze anche attraverso le nostre academy, che integrano approfondimenti tecnologici a quanto appreso nel corso degli studi universitari. Insomma, guardiamo soprattutto al potenziale». E le occasioni sono molte: per l’anno fiscale 2021 Accenture ha annunciato un piano di inserimenti totale pari a circa 2.500 assunzioni in linea con la media degli ultimi 3 anni, e 800 inserimenti in stage formativi, con un trend di conversione in assunzione pari al 70%.

 

I profili ricercati in Industry X

L’ Industrial IoT Innovation Center di Accenture a Modena

I profili di meccatronica risultano di particolare interesse per le aree degli Engineering Services, dello sviluppo prodotto, dell’embedded software, delle piattaforme digitali al servizio dei prodotti connessi, dello smart manufacturing, dei capital projects e della robotica. «I profili degli ingegneri meccatronici sono interessanti perché sintetizzano le competenze dell’ingegnere meccanico e dell’ingegnere elettronico e hanno delle competenze hard nel campo dell’informatica che possono essere applicate anche al mondo della robotica e dell’IoT – dice Fantauzzi – Industry X è un’area di crescita strategica per Accenture, con un aumento dei professionisti in tutto il mondo, con esperienza e formazione molto diverse fra loro, ma tutte accomunate da un unico obiettivo: quello di aiutare i clienti nelle varie industry ad inventare, disegnare e creare prodotti sempre più intelligenti in ambienti digitalizzati e smart, e supportati da piattaforme digitali innovative che fanno leva su cloud, intelligenza artificiale, edge computing».

 

Il Recruiting di Accenture

Fabio Benasso, residente e AD di Accenture Italia

Accenture gestisce attualmente in media l’ingresso di 200 persone ogni mese. Le modalità con cui il recruiting si svolge riflettono l’innovazione che ispira l’azienda e il suo modo di fare business. Per esempio, i futuri candidati vengono coinvolti in iniziative speciali in un’ottica che supera la tradizionale analisi delle informazioni contenute nel curriculum vitae. Il percorso di selezione stesso è stato ideato per valorizzare gli interessi, le curiosità, la propensione alla tecnologia e all’innovazione delle persone e combinarli con le aspirazioni professionali dei candidati. Un percorso che allinea gli interessi individuali alla carriera, in piena coerenza con i valori aziendali. «In questo periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dal blocco di molte attività produttive, con notevoli ripercussioni a livello economico e sociale – dice Fantauzzi – non abbiamo smesso di assumere e di investire sulla ricerca e valorizzazione dei talenti, continuando a formare i professionisti del futuro. Il processo di selezione e recruiting si è rapidamente adattato alla nuova realtà e alle esigenze di distanziamento sociale, spostandosi ad un livello digitale e prevedendo nuove modalità di interazione con i candidati, che hanno tra l’altro accelerato di molto il processo di assunzione». Inoltre sono state introdotte nuove modalità di recruiting online, come la pagina internet professioni.accenture.it dedicata alle opportunità di carriera; i canali su Youtube, Facebook, Instagram e Linkedin e il blog ospita articoli, testimonianze e ricerca di posizioni aperte.

«Ci sono le candidature spontanee e anche l’employee program, che consente alle persone che lavorano con noi di segnalare dei profili. Il recruiting fa un primo colloquio individuale e di gruppo, prima del Covid in presenza, ora virtuale. Dopo questa fase il candidato incontra persone con responsabilità crescenti, fino all’ultimo step con che porta all’impegno all’assunzione». La collaborazione con le università è fondamentale: a oggi sono 34 le collaborazioni attive per circa 250 iniziative universitarie (es. Career Days) organizzate ogni anno. «Cerchiamo anche attraverso la sponsorizzazione di Master di arricchire il curriculum accademico di persone che potranno poi candidarsi per opportunità di carriera nell’ambito delle nuove professioni”. La collaborazione non si limita al mondo universitario. Dal 2016 Accenture contribuisce ai programmi di Pcto (ex Alternanza Scuola Lavoro) collaborando con oltre 40 Scuole tra Licei, Istituti tecnici, ed Università con una proposta formativa ampia che spazia da tematiche di business, digital a quelle di orientamento al lavoro. Inoltre, nell’ambito delle iniziative di responsabilità sociale è nato Job Lab, che ha già formato oltre 2.800 studenti sul territorio nazionale in 7 città italiane (Milano, Torino, Cremona, Verona, Roma, Napoli, Cagliari)». Job Lab permette di acquisire capacità “sul campo” fornendo competenze soft e tecnico-specialistiche oltre a basilari linee guida per comporre un curriculum efficace. La pandemia ha fornito un nuovo volto al progetto che prende il nome di Job Lab Smart Education, e che si concretizza in una serie di videolezioni sui temi legati all’imprenditorialità e al digitale, fruibili in maniera autonoma dagli studenti delle scuole superiori tramite piattaforma di Fondazione Italiana Accenture.

«Ci sono contenuti formativi su tematiche Business o Digital e su tematiche molto attuali come Cyber Security e Blockchain. E sono messi gratuitamente a disposizione per aiutare le scuole e gli insegnanti ad impostare le attività di educazione a distanza – spiega il manager – L’obiettivo è di continuare a supportare le istituzioni scolastiche coinvolgendo un numero sempre maggiore di studenti su tematiche sempre attuali per il mercato del lavoro. Il futuro – conclude Fantauzzi – è ancora tutto da scrivere e proprio per questo c’è bisogno della collaborazione e creatività di tutti. In questa partita per l’innovazione, ognuno gioca un ruolo importante che nasce dall’incontro di prospettive e background differenti: ingegneri, economisti, umanisti, informatici, appassionati di tecnologia, esperti di comunicazione e designer. Per questo è sempre più sentita l’esigenza di formare professionisti che possano essere attori e propulsori del cambiamento, capaci di portare il loro contributo distintivo grazie a competenze nuove e interdisciplinari».

[Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 24/5/2021]














Articolo precedenteLe sfide per il food&beverage? Conformità, igiene e tracciabilità. Ecco come Advantech prova a vincerle
Articolo successivoDalla trasformazione del latte alla produzione di tofu: Sordi cresce grazie alla meccatronica






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui