Siderweb: nel 2020 la Cina produrrà 1 miliardo di tonnellate di acciaio, minando la ripresa europea

I prezzi delle materie prime e dei prodotti siderurgici sono in assestamento o in lieve ribasso in Italia e sul mercato globale

La Cina continua a correre e nel 2020 si stima arriverà a produrre più di 1 miliardo di tonnellate di acciaio, con una crescita annuale del 3%. Cresce anche il consumo del materiale del 7%, arrivando a quota 955 milioni di tonnellate. Un «segnale di grande preoccupazione, in un momento in cui le acciaierie europee, e occidentali, stanno entrando nella seconda ondata della pandemia, in una fase quindi di rallentamenti e difficoltà economiche», secondo Emanuele Norsa, giornalista e analista di Kallanish. «Il mercato europeo è stabile. I produttori sono stati abili a controllare il livello della fornitura: dei 18 altiforni fermati a causa della pandemia, a oggi solo la metà è ripartita, con una ripresa della produzione che non è stata così forte da rischiare l’overproduction, restando in linea con l’andamento della domanda. Nessuno dei grandi produttori (Germania, Italia, Francia e Spagna) è ancora tornato ai livelli pre-virus; in Cina invece siamo già abbondantemente sopra».

«Mi auguro di poter dare a breve notizie più confortanti, e cioè che non aspetteremo la seconda fase del 2025, ma potremo partire con la realizzazione anche del forno elettrico» in parallelo, o quasi, all’attuazione della prima fase del piano di rilancio dello stabilimento siderurgico di Piombino, oggi Jsw Steel Italy, spiega Marco Carrai, vicepresidente esecutivo del braccio italiano di Jsw Steel intervistato dal direttore generale di Siderweb Lucio Dall’Angelo. «L’obiettivo è risolvere alla radice uno dei principali problemi dell’impianto: il costo di billette e blumi. Stiamo valutando i preventivi».







Il terzo trimestre 2020 «si è chiuso con 12,5 milioni di euro di perdite ma le attività intraprese e i segnali che arrivano dal mercato ci portano a essere ottimisti riguardo la possibilità che il mese di ottobre possa essere il primo nel quale riporteremo l’Ebitda in positivo».














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