Italvolt: siglato il protocollo di intesa per la realizzazione della Gigafactory nel sito dell’ex Olivetti

La struttura si estenderà per un milione di metri quadri e darà lavoro fino a 3.000 persone. La produzione verrà avviata nella seconda metà del 2024

Lars Carlstrom, fondatore di Italvolt

Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e i comuni di Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea hanno siglato il protocollo di intesa per la realizzazione di una Gigafactory nell’ex sito Olivetti di Scarmagno e Romano Canavese. Il progetto è stato presentato da Italvolt, che intende avviare la produzione di batterie già dalla seconda metà del 2024.

La fabbrica avrà una superficie totale di circa un milione di metri quadri, darà lavoro a circa 3.000 persone e avrà una capacità produttiva di 45 GWh.







Il protocollo di intesa prevede l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento che sarà presieduto da un delegato della Regione con il compito di coordinare e supportare i vari uffici istituzionali coinvolti, nell’ottica di un’efficiente azione amministrativa. Inoltre, considerati il rilevante interesse pubblico e i tempi per l’avvio della produzione previsti da Italvolt entro il 2024, gli enti sottoscrittori si sono impegnati a completare il procedimento entro sette mesi dalla presentazione dell’istanza prevista entro giugno 2022. La Regione Piemonte, per nome e per conto di tutti i firmatari, intensificherà i colloqui già avviati con il Ministero dello Sviluppo Economico e gli altri Ministeri competenti, allo scopo di affiancare Italvolt nell’individuazione delle misure di sostegno e finanziamento del progetto, incluse quelle previste dal Pnrr.

Ad aderire al Protocollo di Intesa è la stessa Italvolt, in qualità di proponente dell’iniziativa e del progetto. Il Suap di Ivrea è l’ente delegato a esperire le procedure urbanistiche ed edilizie correlate al progetto e di competenza dei Comuni di Scarmagno e Romano Canavese. 

«Dopo la presentazione del progetto preliminare e il successivo nulla osta ottenuto a inizio 2022, la firma del Protocollo d’Intesa testimonia l’avanzamento di un progetto che procede spedito grazie alla costante collaborazione con tutte le autorità locali. Il rispetto delle tempistiche del cronoprogramma condiviso ci porterà a diventare tra i primi player in Europa ad avviare la produzione, assicurandoci così un ruolo chiave nella filiera automobilistica elettrica», afferma Lars Carlstrom, fondatore e ceo di Italvolt.

«La firma di questo protocollo è la testimonianza precisa di come la Gigafactory a Scarmagno stia diventando sempre più concreta. Un cronoprogramma puntuale che scandisce i tempi di avvicinamento di un progetto che porterà benefici, sviluppo e occupazione; due successi fondamentali per il territorio e l’economia piemontese nei settori strategici come l’auto e l’innovazione tecnologica legata all’automotive. Questo protocollo è un classico esempio di collaborazione di un sistema, quello piemontese, che può crescere e ha un futuro», commentano il residente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore allo sviluppo economico Andrea Tronzano.

«La Città metropolitana di Torino avrà un ruolo cruciale nel procedimento di autorizzazione dell’impianto, in sinergia con la Regione Piemonte e i Comuni», dichiara Sonia Cambursano, consigliera delegata allo Sviluppo economico. «Lavorare in rete è per noi il miglior metodo per lo sviluppo del territorio. In questo progetto vediamo la possibilità di realizzare obiettivi di ricadute occupazionali e di sviluppo sul Canavese, ma anche di incentivare le energie sostenibili per la mobilità».

«Con il fondatore di Italvolt», commenta Stefano Sertoli, sindaco del Comune di Ivrea, «fin dal primo incontro a Ivrea, c’è stata un’immediata intesa che ha dato origine a un rapporto di reciproca stima e costante interlocuzione. Non posso che essere contento che anche gli altri Enti coinvolti, una volta condiviso il progetto, abbiano avviato una fattiva collaborazione. Il Protocollo d’intesa rappresenta un passo fondamentale per il rispetto del cronoprogramma in modo da addivenire alla realizzazione di un piano industriale che potrà segnare un passo epocale per il nostro territorio. Il luogo scelto è sicuramente strategico, sull’asse viario che dall’Italia porta al centro dell’Europa. Sono fiero e orgoglioso che ciò possa andare avanti».

«Ho assistito alla nascita di questo importantissimo progetto per il nostro territorio e la sigla del Protocollo mi rende veramente felice perché rappresenta un’azione concreta di sinergia tra gli Enti che devono procedere spediti al fianco di imprenditori determinati e coraggiosi come Lars Carlstrom. L’incremento di 3 mila posti di lavoro e l’indotto che creerebbe è un obiettivo al quale tutti insieme stiamo lavorando e nel quale crediamo», afferma Elisabetta Piccoli, vicesindaco del Comune di Ivrea.

“Credo di essere stato il primo Sindaco a incontrare Lars Carlstrom e Italvolt», dichiara Adriano Grassino, sindaco del Comune di Scarmagno. «Sono stato colpito dalla sua determinazione e dal progetto che riusciva a far trasparire dalle sue parole. La prima domanda che gli rivolsi riguardava la sicurezza e l’ambiente. La risposta fu esauriente e immediata. Si era già posto il quesito e trovato la soluzione ponendo la questione in primo piano. Alle parole seguirono i fatti. La determinazione a procedere per la realizzazione della Gigafactory prese via via corpo fino a giungere alla condivisione degli Enti preposti del Protocollo di Intesa e il cronoprogramma, fondamentale e indispensabile per la realizzazione del complesso industriale in tempi ragionevoli. Progetto importante e necessario per riavviare il motore dell’economia canavesana e della grande e complessa macchina trainante, Regione Piemonte. Con Italvolt, Scarmagno ritornerebbe a essere uno dei primi attori sulla ribalta dell’economia nazionale e forse anche oltre i confini. Nuovo e poderoso impulso subirebbero l’occupazione e il benessere in un territorio esausto che ne ha assolutamente bisogno».

«Il Comune di Romano Canavese ritiene la sottoscrizione del Protocollo di Intesa per la Gigafactory di Italvolt un momento importante per lo sviluppo di una nuova realtà economica e per il rilancio di un territorio come quello canavesano che, nonostante sia sempre stato considerato florido e patria di grandi aziende nazionali, negli ultimi tempi ha subito una perdita di opportunità sociali e lavorative», commenta il sindaco Oscarino Ferrero.














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