Intesa Sanpaolo-BI-Rex: il 63,2% del manifatturiero emiliano-romagnolo addotta almeno una tecnologia 4.0

L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate migliora la produttività: tra 2019 e 2022 la crescita del valore aggiunto per addetto delle imprese 4.0 è stata del 21,6%

I visitatori hanno potuto vedere in azione la fabbrica digitale del futuro che integra le tecnologie Industria 4.0 con quelle tradizionali in un ambiente interconnesso

A Bologna presso la sede BI-Rex si è svolta la terza edizione di Osservatorio Industria 4.0, evento nel corso del quale è stato approfondito il tema degli effetti dell’adozione delle tecnologie 4.0 sui risultati economico-finanziari delle imprese. Accompagnare e supportare le Pmi dell’Emilia-Romagna verso l’innovazione tecnologica è la mission di Competence Center BI-Rex e Intesa Sanpaolo. Un momento di approfondimento e valorizzazione delle competenze rivolto alle numerose imprese presenti che ha visto tre distinti momenti: un focus sul tema innovazione e performance, lo scambio di conoscenze e la definizione di collaborazioni.

L’evento voluto da BI-Rex e Intesa Sanpaolo per le Pmi si è infatti aperto con la presentazione dell’approfondimento sugli effetti dell’adozione di soluzioni innovative sui risultati delle imprese. Lo studio è stato realizzato su oltre 230 imprese intervistate in occasione del secondo Osservatorio Isp-BI-Rex, dedicato allo stato di avanzamento delle tecnologie 4.0. L’incontro è proseguito con la visita alla Linea Pilota BI-Rex per vedere in azione le tecnologie 4.0 e si è concluso con una serie di tavoli tematici con le imprese per favorire e pianificare i processi di trasferimento tecnologico. Ad introdurre i lavori il direttore generale BI-Rex Stefano Cattorini e la direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo Alessandra Florio.







A presentare i risultati del 3° Osservatorio Industria 4.0 svolto in seno al panorama manifatturiero emiliano-romagnolo hanno provveduto Giovanni Foresti, Serena Fumagalli e Sara Giusti, economisti della direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. A seguire Alberto Marri, ceo di Astreo, ha portato la testimonianza aziendale della start-up innovativa del mondo dell’IoT, per la fornitura di soluzione wireless di alta qualità a reti decentralizzate. Mentre ad illustrare agli imprenditori e rappresentanti aziendali presenti la Linea Pilota BI-Rex ha provveduto il responsabile della stessa, Francesco Meoni: la visita alla Linea, fabbrica digitale del futuro che integra le tecnologie Industria 4.0 con quelle tradizionali in un ambiente interconnesso, ha consentito alle aziende partecipanti di toccare con mano le diverse macchine operative delle quattro diverse aree (Big Data, Additive Manufacturing, Robotica, Smart Manufacturing) e di vedere dal vivo come si crea innovazione. Ultima parte dell’appuntamento dedicato ai tavoli tematici con le imprese per favorire il trasferimento tecnologico, anche attraverso la predisposizione di appositi percorsi nel medio periodo.

A presentare i risultati hanno provveduto Giovanni Foresti, Serena Fumagalli e Sara Giusti, economisti della direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

«Un appuntamento ormai consolidato e di grande successo – afferma il direttore generale di BI-Rex, Stefano Cattorini – la terza edizione dell’evento dedicato all’Osservatorio Industria 4.0 testimonia l’importanza di uno strumento messo a punto 3 anni fa insieme ad Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di accompagnare e supportare le Pmi verso l’Industria 4.0 e le tecnologie del futuro. La riuscita del progetto ci rende particolarmente orgogliosi, non solo perché questa iniziativa ci dà l’opportunità di conoscere lo stato dell’arte in tema di innovazione e trasferimento tecnologico delle imprese, ma anche perché ci consente di monitorare e toccare con mano quella che è l’evoluzione tecnologica del tessuto industriale italiano nel corso degli anni, restituendoci così un quadro preciso sulla buona riuscita delle numerose attività implementate dal nostro Competence Center e sugli sforzi profusi a supporto dell’intero sistema paese».

«Intesa Sanpaolo crede nell’innovazione come elemento fondamentale della crescita delle nostre aziende e del paese e per tale ragione è entrata a far parte dei Centri Nazionali di Ricerca promossi dal Pnrr. La collaborazione con BI-Rex è centrale nella strategia del Gruppo per promuovere l’innovazione e la diffusione delle nuove tecnologie, favorendo la condivisione di percorsi e progetti con le imprese – sottolinea Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Come prima banca italiana siamo attenti ad affiancare all’offerta di prodotti finanziari, servizi di consulenza tecnologica e industriale per accompagnare le imprese nei loro processi di sviluppo, in particolare verso la transizione sostenibile, green e digitale. Dal nostro dialogo quotidiano con le aziende e dalle risultanze della nostra direzione studi emerge come le imprese che investono in innovazione, qualità, certificazioni e tutto ciò che va verso uno sviluppo green e digital hanno risultati migliori sia in termini di fatturato che di riconoscibilità sui mercati».

Migliori performance per le imprese 4.0

L’analisi delle performance aziendali è stata sviluppata su un campione di 234 imprese che hanno partecipato all’indagine Intesa Sanpaolo-BI-Rex sul trasferimento tecnologico condotta nel 2022. Il campione analizzato comprende realtà che operano in Emilia-Romagna e Marche nei settori della metalmeccanica, elettronica ed elettrotecnica e Ict e servizi alle imprese. Oltre la metà delle imprese del campione (63,2%) addotta almeno una tecnologia 4.0 con una buona diffusione sia per settore, sia per dimensione aziendale. I risultati evidenziano una maggior dinamicità delle imprese 4.0 che mostrano una crescita del fatturato, tra 2022 e 2019, del 32,5% (valore mediano), superiore a quella delle imprese che non adottano soluzioni 4.0 che si attesta al 16,6%; questa differenza è visibile per tutte le classi dimensionali e in tutti i settori indagati. Questo risultato si spiega con una maggior tenuta nell’anno della pandemia e in una maggiore dinamicità emersa soprattutto nel 2022. Anche in termini di marginalità, si evidenziano risultati migliori per le imprese più evolute tecnologicamente con livelli dell’Ebitda Margin (margine operativo lordo su fatturato) più elevati (nel 2022 10,7% verso 9,8%) e una maggiore tenuta nel periodo in esame.

L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate presenta dei ritorni anche in termini di produttività: tra 2019 e 2022 la crescita del valore aggiunto per addetto delle imprese 4.0 è stata del 21,6% (+13 mila euro per addetto), a fronte di un incremento più contenuto e pari al 7,8% per il resto del campione. Nel corso di questo quadriennio le imprese hanno mostrato anche un importante rafforzamento patrimoniale con una crescita dell’incidenza del patrimonio sul totale attivo che vede comunque un dato superiore per le imprese 4.0 (33,5% vs 30%); inoltre, è interessante sottolineare che le imprese presentano nel 2022 maggiori disponibilità liquide sull’attivo rispetto al 2019, elemento che può rappresentare una leva per sostenere gli investimenti in un contesto di rallentamento e incertezza. Anche in riferimento a questa dimensione, sono le imprese 4.0 ad aver incrementato maggiormente questo rapporto e a disporre di capacità di intervento più sostenute (disponibilità liquide su attivo pari a 11,2% verso 8,2%). Infine, è emerso come le realtà 4.0 siano anche quelle più evolute da un punto di vista di adozione di strategie come la presenza di brevetti, certificazioni e marchi che implementano in modo più diffuso e intenso.














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