L’intelligenza artificiale sta stravolgendo l’approccio al lavoro e alle strategie ma sono ancora tante le aziende che non l’hanno integrata nei propri processi e flussi di lavoro. In parte perché viene erroneamente considerata una tecnologia molto costosa, in parte perché non sempre è semplice comprendere i vantaggi che può portare in termini di efficienza e produttività.
Il 27 settembre Vedrai organizzerà a Milano un incontro, in presenza, per discutere il tema dell’Ia e condividere i risultati degli algoritmi dell’aziende applicati a mercati, trend e materie prime.
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A presentare la conferenza sarà il direttore di Wired Italia, Federico Ferrazza, e parteciperanno al dibattito Federico Cabitza, ppofessore associato di Interazione Uomo-Macchina all’Università di Milano-Bicocca, Alessandro Zambotti, group cfo di Azimut Group e Michele Grazioli, presidente di Vedrai.
Vedrai è un’azienda che realizza soluzioni per aziende basate su Ia. In particolare, agenti virtuali, dei chatbot evoluti che affiancano le principali funzioni aziendali offrendo suggerimenti, previsioni e stime basati su dati provenienti da tutti il mondo. L’obiettivo è quello di aiutare il management a prendere decisioni informate e più consapevoli.
James, per esempio, è l’agente virtuale progettato per supportare il ceo. L’amministratore delegato potrà interrogarlo in linguaggio naturale per avere informazioni sull’andamento del mercato, sulle performance aziendali, anche comparate con altre realtà, sul raggiungimento degli obiettivi del business plan. E potrà aiutare il manager automatizzando le attività di reportistica.
Frank, invece, assisterà il direttore vendite, prevedendo il futuro valore di mercato e di produzione di specifiche categorie di prodotto, offrendo informazioni sulla domanda da parte degli utenti finali così come sull’andamento dei prezzi.
Altri agenti supporteranno il direttore acquisti, il marketing manager, il responsabile acquisti e di produzione.
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