Ima: mentre Benetton e Del Vecchio jr investono, fari puntati su possibile fusione con gli americani di Promach

di Filippo Astone ♦︎ La società guidata da Alberto Vacchi entra in sinergia con l’americana Promach, attiva sempre nei macchinari per il packaging alimentare e farmaceutico. Entrambe sono partecipate dalla merchant americana Bdt & Msd Partners (Warren Buffett). Si sta formando un gruppo da 5 miliardi di euro che potrebbe venire quotato a Wall Street. Intanto, sono arrivati gli investimenti di Leonardo Maria Del Vecchio e della Edizione Holding di Alessandro Benetton

Alberto Vacchi, Presidente e ad di Ima

Ma la Ima di Alberto Vacchi quando si fonderà con l’americana ProMach? E nel caso come potrebbe essere organizzata la nuova realtà da 4 miliardi di euro di fatturato (gli italiani ne generano 2,3 e gli altri 1,7) che risulterà dal matrimonio fra i due? Da inizio 2024 sono domande che girano fra i dipendenti di Ima, i fornitori, e tutto il vasto mondo che ruota attorno alla multinazionale dei macchinari per il packaging.

Che la fusione fosse nell’aria si sapeva fin da quando, a fine luglio 2023, la banca d’affari americana Bdt & Msd Partners – partecipata da Warren Buffett e diretta da Byron Trott – è entrata nel capitale di Ima con il 49,8%, sostituendosi al fondo di private equity Bc Partners per un valore di 6,5 miliardi di dollari (quasi il doppio di quanto Bc Partners l’aveva pagata un anno prima, delistandola da Piazza Affari). Solo due mesi prima, in maggio, Bdt & Msd Partners era diventata socio di minoranza di Promach, che in Illinois fa più o meno lo stesso mestiere di Ima ed è guidata da Mark Anderson. Il progetto industriale, insomma, era molto chiaro. 







Ma qualche giorno fa, Alberto Vacchi, intervistato da Sara Bennewitz per Affari e Finanza di Repubblica, ha dato delle conferme molto esplicite. «Per quanto riguarda ProMach, anche prima del nostro incontro con Bdt & Msd Partners, avevamo identificato questa realtà con cui allearci», ha dichiarato il presidente di Ima. Ed ha aggiunto: «Il fatto poi che Bdt & Msd Partners abbia acquisito il 50% di ProMach, porterà necessariamente a forti interazioni tra noi. La sfida è grande, si tratta di creare un gruppo da oltre 5 miliardi di ricavi, con elevate sinergie, e capace di affrontare le sfide del packaging al servizio dell’industria del nuovo millennio».

Leonardo Maria Del Vecchio, giovane figlio del fondatore di Luxottica, che con il suo family office Lmdv ha investito 50 milioni di euro, per acquisire l’1,1% del capitale del Gruppo controllato dalla famiglia Vacchi. Credits Linkedin

Resta da vedere come verrà organizzata la fusione tra le due realtà, e quando. Chi avrà la maggioranza del capitale? Che tipo di governance ci sarà? I due gruppi hanno una organizzazione molto simile. Sono holding che controllano decine di società con marchi diversificati e costituiti in società autonome, abbastanza indipendenti l’una dall’altra. Entrambi sono attivi nel packaging per l’alimentare e il farmaceutico. Ima però ha fatto crescere nel tempo un terzo business, molto promettante, che ProMach non ha: i macchinari e i sistemi di automazione per la mobilità elettrica. A tale proposito, sempre nell’intervista a Repubblica, Vacchi ha detto: «attendiamo il decollo verticale del mondo della mobilità elettrica e delle batterie, su cui abbiamo molto investito».

E’ anche possibile che si vogliano fare ulteriori acquisizioni prima di consolidare il tutto. E in agenda ci potrebbe anche essere un ritorno in Borsa, magari a Wall Street. Il presidente di Ima, infine, ha annunciato che i ricavi 2023 del gruppo industriale bolognese saranno di 2,3 miliardi rispetto ai 2 miliardi dell’anno prima. Contemporaneamente, alcuni grandi investitori italiani hanno trovato un forte interesse nel nuovo gruppo industriale che si sta formando. Il primo è stato Leonardo Maria Del Vecchio, giovane figlio del fondatore di Luxottica, che con il suo family office Lmdv ha investito 50 milioni di euro, per acquisire l’1,1% del capitale del Gruppo controllato dalla famiglia Vacchi.

Edizione Holding, la finanziaria della famiglia Benetton guidata dal presidente Alessandro Benetton, ha invece investito 120 milioni di euro in modo indiretto nel Gruppo controllato dalla famiglia Vacchi

Edizione Holding, la finanziaria della famiglia Benetton guidata dal presidente Alessandro Benetton, ha invece investito 120 milioni di euro in modo indiretto. La cifra infatti è stata versata nell’ultimo fondo flagship di Bdt & Msd Partners, il Fund 4, che ha chiuso da qualche tempo una raccolta da 14 miliardi di dollari. Edizione Holding e Bdt & Msd Partners collaborano da tempo e sono co-investitori in diverse iniziative. Ci saranno ulteriori sviluppi anche nell’industria italiana?














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