Ima: crescono i ricavi 2019 a 1,6 miliardi (+6,3%)

L'azienda guidata da Alberto Vacchi ha migliorato le sue performance anche grazie all'incremento delle vendite di macchine automatiche e linee complete

Presidente IMA_S.p.A
Alberto Vacchi, Presidente e ad Ima

Un 2019 positivo quello di Ima, che chiude l’anno con ricavi consolidati preliminari pari a 1,595 miliardi di euro, in crescita del 6,3% rispetto a 1,500 miliardi al 31 dicembre 2018. Le stime preliminari di consuntivo 2019 indicano un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di riferimento.

«I risultati preliminari del 2019 evidenziano l’andamento positivo dei ricavi che hanno raggiunto circa 1,6 miliardi di euro – commenta Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di Ima – L’esercizio 2019 si delinea in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente e conferma la validità della nostra strategia focalizzata sulla continua ricerca di soluzioni sempre più innovative al servizio del packaging che impiega nuovi materiali ecocompatibili».







In crescita anche il margine operativo lordo (Ebitda) ante oneri non ricorrenti salito a 281 milioni di euro (+8,1% rispetto ai 260 milioni al 31 dicembre 2018) e il margine operativo lordo (Ebitda) salito a 273,4 milioni di euro (+7,8% rispetto ai 253,6 milioni al 31 dicembre 2018). Tale dato risulta in aumento di 23,2 milioni di euro per effetto dell’applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16. Il portafoglio ordini consolidato, pari a 909 milioni di euro, risulta in leggera flessione (-3,5%) rispetto ai 941,5 milioni al 31 dicembre 2018.

«Alla nostra crescita hanno contribuito le acquisizioni effettuate nel 2019 – prosegue Vacchi – tra cui Atop che ha riportato ottimi risultati in termini di fatturato e redditività nel primo anno di ingresso nel Gruppo Ima e che ci ha consentito di entrare con autorevolezza nell’E-traction, uno dei mercati a più alta espansione a livello mondiale. Il processo acquisitivo ci ha permesso l’ulteriore ampliamento del portafoglio prodotti rafforzando il nostro posizionamento e la diversificazione in nuovi mercati di riferimento».

L’indebitamento finanziario netto preliminare del Gruppo Ima al 31 dicembre 2019 è risultato pari a 636,9 milioni di euro rispetto ai 184,6 milioni al 31 dicembre 2018, al netto dell’esborso per acquisizione partecipazioni pari a 281,9 milioni di euro. Tale dato risulta in aumento di 156 milioni di euro per effetto dell’introduzione del nuovo principio contabile Ifrs 16, in vigore dall’1 gennaio 2019. L’indebitamento finanziario netto 2019 beneficia di un sensibile miglioramento della generazione di cassa rispetto all’esercizio precedente.

«Nel corso del 2019 abbiamo accelerato, coerentemente con il programma pluriennale Ima Digital, la trasformazione digitale dei nostri prodotti e della nostra organizzazione per essere sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti e per rafforzare la nostra competitività – conclude Vacchi – Il portafoglio ordini consolidato a fine dicembre, unitamente a numerose trattative in via di finalizzazione nelle varie aree di business, ci consente di avere una buona visibilità sull’anno in corso e di poter guardare con fiducia all’evolversi del 2020. I nostri obiettivi di medio e lungo termine confermano l’impegno del Gruppo per una crescita sostenibile che possa creare valore per tutti i nostri stakeholder».

I risultati definitivi dell’esercizio 2019 saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione di Ima convocato per il 12 marzo 2020.














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