Il networking, un’efficace leva di business

di Chiara Volontè ♦︎ Edito da Guerini Next, il volume attraverso una serie di “take away” e consigli concreti insegna come prendersi cura della propria rete di contatti. Soprattutto nell'odierno mondo del lavoro, sempre più digitalizzato. A tu per tu con l'autore, Gianfranco Minutolo

«Nell’industria bisogna affiancare il potenziamento tecnologico con la capacità di creare networking. I robot e l’intelligenza artificiale sono sempre più evoluti, stanno imparando perfino a provare emozioni. Ma non sono in grado di intessere relazioni sociali, ed è questa la soft skill su cui dobbiamo puntare: un tema che deve essere affrontato come se fosse una ripianificazione di un business plan. Non fatturi se non gestisci bene la rete di contatti». È il mantra di Gianfranco Minutolo, founder di Corporate Consulting e autore del libro “I robot non sanno fare networking (per adesso)” edito da Guerini Next.

La tesi dell’economista è che ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale per quanto concerne le metodiche di contatto, in un periodo in cui la trasformazione tecnologica si è basata esclusivamente sulle hard skill come intelligenza artificiale o biotecnologie. Eppure, ciò che continua per ora a distinguerci dalle macchine – che hanno già vinto la battaglia “dei numeri” grezzi e della quantità – sono le soft skill. «La tecnologia – ci spiega Minutolo – offre degli strumenti di avvicinamento (telefono, Skype e via dicendo) che sono un po’ come delle pistole: in base a chi li maneggia cambia la loro pericolosità. Per questo ritengo che la grande opportunità di questi tempi sia quella di gestire le relazioni, a patto di sapere come fare, altrimenti si rischia di trovarsi di fronte a un’enorme tavola imbandita senza sapere da dove iniziare».







 

La digital transformation in azienda

Chi si occupa della digital transformation in azienda? fonte Kpmg

Secondo una ricerca condotta da Kpmg e Ipsos, chi si occupa di trasformazione digitale e di cambiamento della prospettiva in azienda è, nel 38% dei casi, il responsabile It, seguito da amministratore delegato o presidente (27%) e Cfo (22%). «Dobbiamo cambiare paradigma – prosegue Minutolo – perché bisogna affiancare la crescita tecnologica alla capacità gestionale e relazionale. La ricerca di Kpmg mostra dei numeri che devono essere cambiati, bisogna fare in modo che non se ne occupino soltanto gli Hr manager facendo fare dei corsi perché è previsto in un’ottica di sostenibilità. È necessario far capire che se non si cambia mentalità si soccombe, perché siamo in una fase di transizione che impone la comprensione dei nuovi fenomeni. Bisogna stimolare la riflessione».

Da questo punto di vista, come si evince dal libro di Minutolo, la digitalizzazione può essere un validissimo alleato anche per fare networking. Gli strumenti a nostra disposizione sono molteplici, e consentono di potenziare i rapporti interpersonali ad esempio attraverso social network come LinkedIn o Facebook, che permettono di creare una rete di contatti e di intessere relazioni che vanno oltre la sfera meramente amicale. Si tratta di due strumenti che sono impiegati anche dai giovani, ma che per questo devono essere utilizzati con una metodica precisa, altrimenti si rischia di ottenere risultati poco edificanti.

 

L’accesso democratico a internet

Amazon-Alexa
L’assistente vocale di Amazon Alexa

Oggi la novità che le nuove generazioni si trovano a fronteggiare è l’accesso democratico a internet. «Significa – prosegue Minutolo – cambiare la forma mentis della gente. Alexa, ad esempio, è già stata formattata due volte, perché in Inghilterra si sono accorti che aveva un impatto negativo nel rapporto tra genitori e figli. Perché? Perché all’assistente ti rivolgi con un tono imperativo, una modalità che veniva poi impiegata anche nel parlare con mamma e papà. Le soft skill delle persone che hanno capito che c’era qualcosa che non andava nell’algoritmo di intelligenza artificiale sono la cosa più importante: il software ti fa fare delle cose, le competenze decidono che cosa far fare al programma e come eventualmente modificarlo».

A giudizio dell’autore, nemmeno la scuola italiana sta dando una mano ai giovani per sviluppare le necessarie attitudini di approccio alle tecnologie. «Li aiutiamo – aggiunge – a potenziare solamente le competenze tecniche. In Danimarca e Finlandia c’è l’ora di empatia sin dalle elementari, in cui ci si confronta imparando a gestire le relazioni. E in Italia?».

 

Le soft skill per i giovani

La mancanza di skill è il motivo principale per cui gli imprenditori non investono. Fonte Wmf

Posto che la trasformazione tecnologica passa inevitabilmente per una serie di competenze necessaria a comprenderne la portata, è altrettanto lampante che i giovani devono essere in grado di gestire correttamente il tempo che hanno a disposizione. «Il robot – ci racconta Minutolo – può lavorare 24 ore al giorno, noi invece no. È evidente che i ragazzi, quindi, devono essere in grado di salire e scendere dai treni come avviene in India, cioè, fuor di metafora, catturare l’attenzione delle persone nel brevissimo tempo che hanno a disposizione. In un mondo che sta cambiando alla velocità della luce, dobbiamo mettere il nostro time managing come asse portante della quotidianità. Sapersi relazionare con le persone è un tema vecchissimo, ma i corsi oggi a chi si rivolgono? A executive già “stagionati” e formati, non ai giovani. A noi il compito di far loro comprendere che la vita non è tutto un “like”. C’è una recente ricerca che testimonia come negli Stati Uniti, fra 15 anni, avranno difficoltà a individuare il candidato adatto per fare il presidente, perché sicuramente spunteranno foto di quando le persone avevano 15 o 20 anni e avevano atteggiamenti sconvenienti. Dobbiamo istruire i giovani affinché comprendano che la gestione delle relazioni è un filo rosso cui vengono “appese tutte le mollette”, ovvero le soft skill».

Secondo l’autore de “I robot non sanno fare networking (per adesso)” nessuno si occupa di insegnarci a gestire la nostra rete di relazioni. Il mondo però va avanti, nonostante un cambiamento epocale che nella storia dell’umanità è stato vissuto probabilmente solo con la scoperta del fuoco, o l’invenzione della ruota e della scrittura. Non si tratta di un’esagerazione: tutte queste novità hanno impattato enormemente sulla formazione dell’essere umano.

 

Gestire la propria rete di relazioni

Gianfranco Minutolo

Sono dunque le relazioni il cuore pulsante della trattazione. Gestire con cura la propria rete di contatti diventa un’operazione assimilabile a quella del contadino che coltiva la terra. Il networking è agire con costanza nella gestione, cura e manutenzione dei rapporti interpersonali. «Il mio libro – aggiunge Minutolo – vuole essere un momento di confronto per ragionare su questi temi. Le aziende stanno iniziando a capire l’importanza dei rapporti, ma ancora non siamo abituati a investire tempo in queste cose. Eppure è un tema che riguarda tutte le imprese, piccole e grandi. I robot imparano alla velocità della luce, l’intelligenza artificiale inizia a interpretare anche le emozioni, se non si affronta il tema delle relazioni siamo finiti, verranno bruciati numerosi posti di lavoro. I robot, ad oggi, non fanno network quindi cerchiamo di potenziare le nostre capacità relazionali, perché solamente così possiamo rimanere competitivi e rilevanti in un mondo che cresce in modo esponenziale. È fondamentale che si percepisca che il tema della gestione delle relazioni deve essere affrontato come se fosse una ripianificazione di un business plan, non fatturi se non gestisci bene le relazioni, non hai team coesi e delle strategie innovative se non hai una buona gestione delle relazioni interne, perché le aziende che vanno molto bene sono quelle unite».

Bisogna dunque essere in grado di creare empatia aziendale, perché si ottengono risultati se si coltivano le relazioni interne. Se si crea un filo rosso tra la capacità di gestione delle relazioni personale e professionale e lo si riverbera in azienda, si cresce.

 

Trasformare il network Bocconi

Un esempio pratico di quanto teorizzato da Minutolo è quanto da lui fatto con l’associazione degli alumni della Bocconi. Chiamato nel 2010 come direttore generale, l’economista ha cambiato pelle all’organizzazione, passando in breve tempo da 2.000 a 13.000 iscritti, da 50 a 300 eventi all’anno. «Sono diventato – conclude – portatore sano di networking. Una volta terminato il mio incarico, ho deciso di scrivere questo libro spiegando come si possano e si debbano gestire le reti. Ho sempre apprezzato il modo americano di intrattenere i rapporti umani, estremamente positivo. Da noi invece c’è un po’ questa cultura del sospetto in cui il networking diventa sinonimo di raccomandazione».

 

Biografia dell’autore

Laureato in Economia Aziendale all’Università Luigi Boccon, dal 1994 Gianfranco Minutolo è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, è Consulente Tecnico del Tribunale e Consulente Tecnico di Parte. Ha ricoperto incarichi in Collegi Sindacali e Consigli di Amministrazione, è stato Partner di Studi Legali Tributari e Responsabile Fiscale di una società di revisione internazionale. Nel 2000, Gianfranco Minutolo fonda Corporate Consulting creando un modello di business finalizzato all’emersione di utili nascosti nelle Aziende mediante l’efficientamento dei costi operativi, raccogliendo intorno a sé un gruppo di esperti analisti specializzati nelle principali categorie di costo.

Dal 2010 al 2017 Gianfranco ha ricoperto il ruolo di Dirigente Responsabile della Direzione Relazioni con gli Alumni in Università Bocconi e contemporaneamente Direttore presso la BAA (Bocconi Alumni Association) contribuendo a sviluppare la Community globale degli Alumni, gestendo uno staff di 15 persone e un network di 180 volontari sparsi nel mondo. In questo periodo la partecipazione degli Alumni è cresciuta da 2500 a 13000 soci, sono stati organizzati oltre 1500 eventi a livello globale da tutto il network, sono cresciute le attività di raccolta fondi e si è consolidato il network professionale di oltre 104.000 Alumni nel mondo.














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